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REGGIO – Proseguono le Notti d’Estate al MArRC

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Questa sera, alle 21, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio, è in programma la conferenza della prof.ssa Paola Radici Colace su Elettra di Euripide. Necessità e ingiustizia della morte di Clitennestra in un mondo irriducibile all’ordine logico a cura del Centro Internazionale Scrittori della Calabria

«Continuano gli eventi promossi dal MArRC per le celebrazioni del Cinquantesimo anniversario dal rinvenimento dei Bronzi di Riace – commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino –. Per questa ricorrenza vogliamo valorizzare le sinergie messe in campo con le associazioni del territorio e con i partner istituzionali. Il programma delle “Notti d’Estate” al MArRC ci accompagnerà fino a settembre con ospiti ed eventi prestigiosi. Venerdì – conclude Malacrino – inaugureremo una nuova grande mostra, dal titolo “Oltre l’emergenza. Attività e restauri dopo l’alluvione del 2018”, che ho avuto il piacere di curare insieme alla dott.ssa Barbara Fazzari, responsabile del laboratorio di restauro del MArRC».   

«Ringraziamo il Museo per la collaborazione che conduciamo da diversi anni – dichiara la Presidente del CIS, Loreley Rosita Borruto – e che ci consentirà di parlare di letteratura greca nella straordinaria location, unica al mondo per la suggestiva vista che offre sullo Stretto e per l’incanto del panorama, nel quale sembra debbano materializzarsi da un momento e l’altro, tra le luci delle due sponde, personaggi mitologici e storici che hanno vissuto in questo braccio di mare la loro epopea cantata da poeti e scrittori».

«La conferenza – spiega la professoressa Paola Radici Colace – porrà al centro dell’attenzione una tragedia di Euripide, dedicata a una degli sfortunati figli di Agamennone, Elettra, figlia emarginata, le cui azioni sono mosse da odio, vendetta e rimorso. La presenza in scena del fratello Oreste spinge gli spettatori a riflettere su questo immenso dramma familiare. La vittoria che perseguono si rivela, in realtà, una “triste sozzura” e, in questa storia, nessuno invocherà la Giustizia, né la Verità. Il viaggio nel tempo iniziato duemilacinquecento anni fa e che dura fino ai nostri giorni – conclude – ha trasformato una tragedia greca in terapia familiare, in analisi psico-mitologica del rapporto tra genitori e figli, e tra fratelli». (rrc)

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