Sulla vicenda Sacal è intervenuto il Coordinatore regionale di Noi con l’Italia e Federazione Popolare dei Democratici Cristiani, Vincenzo Speciali. «Da quanto stiamo apprendendo – ha detto Speziali – in merito alla vicenda che investe la Sacal, con relativa dubbia regolarità della scalata dei soci privati, in capo ai quali oggi vi si trova il pacchetto di controllo maggioritario della società aeroportuale, la tal cosa assume, molto poco probabilmente, connotati a metà strada tra il grottesco, l’insipienza, il dilettantismo e la negligenza, per la quale – a questo punto – sarà la magistratura ad appurare se è da considerarsi colposa o dolosa e se vi si incorre, financo, nella malagestio.
«Di certo, va dato merito al Presidente Occhiuto di essersi mosso, non appena insediato, per denunciare il fatto (anche se nel caso di specie sarebbe opportuno definirlo misfatto), così come è anche doveroso dare merito all’ENAC di essere intervenuta energicamente, inviando le carte – con relativo esposto – alla Procura di Catanzaro, nella persona del dott. Nicola Gratteri.
La questione, però rischia di essere maggiormente più scabrosa (tanto per usare un eufemismo), perché qui ci sono in ballo anche i finanziamenti europei di 25 milioni, il cui iter coinvolgeva la Regione, ovvero lo stesso ente gestito chissà come da questo improbabile Spirlì, il quale voleva (…e magari vorrebbe ancora…) farsi passare come un politico, persino bravo o di razza, mentre da tutto ciò emerge il suo dilattentismo, che gli elettori e i calabresi sono gli unici a dover decidere se è becero o meno.
«È chiaro che con una maggioranza ai privati, il finanziamento, a norma di legge, non si potrebbe dare, però tutto questo veniva non considerato dal facente funzioni in quota Lega, anche perché non conosce, anzi misconosce il soggetto in questione, cioè Spirlì Nino per la precisione, tali meccanismi disciplinati dalle procedure vigenti, in Italia e a livello Comunitario:siamo all’apoteosi del dilettantismo, smerciato a suo tempo come un valore, mentre oggi, sulla nostra pelle, paghiamo un simile, avventato, fallimentare e propagandistico qualunquismo!
«È da questa estate che ripeto come sia necessario formare una classe politica, legittimata e coerentemente credibile, per governare i processi e gli esecutivi (dal nazionale ai locali), ma nessuno ha avuto l’onestà intellettuale di convenire con me o di, almeno, fermarsi a ragionare, circa quanto proponevo e i fatti lo stanno dimostrando, a ben donde.
«Ho sempre pensato che la politica non si faccia con le cause in Tribunale, però al punto in cui siamo arrivati, anche per spazzare via questo insopportabile e pericoloso dilettantismo quantificabile come un tanto al chilo, valuterò personalmente e proporrò alla mia aggregazione partitica, un’azione legale, ove mai sussistessero i presupposti e fossero accertate le responsabilità degli incompetenti specifici o di un incompetente notorio, poiché o si ritorna a dare autorevolezza nel regionalismo come nelle istituzioni parlamentari e governative, oppure la vedo male – e di ciò purtroppo ne pagheranno le conseguenze i cittadini come al solito – anche per quanto concerne la spesa dei fondi comunitari in arrivo per il Paese e la Regione. (rrm)