CATANZARO – Malumori e acque agitate in Consiglio comunale

Malumori e acque agitate in Consiglio comunale a Catanzaro dopo le voci di un probabile rimpasto di Giunta. Il consigliere comunale e (da poco anche) regionale Antonello Talerico ha trasmesso ai giornali una nota in cui dice di prendete atto «dell’esistenza di un sedicente movimento definito Rinascita di cui non sono noti i componenti, i ruoli e neanche chi scrive (anche della mia persona) per conto di tale entità movimentale. 
A me consta la conoscenza di un Gruppo consiliare denominato “Rinascita”, ma non conoscevo dell’esistenza di un movimento omonimo.
Del resto, chi non mette il proprio nome già si commenta e si qualifica da solo, anche sul piano politico.
Questo movimento “rinascente” si stupisce che un componente della maggioranza possa esprimere una propria valutazione politica sulla necessità o meno di sollecitare un rimpasto nell’esecutivo di cui fa parte.
Magari questi anonimi componenti del movimento (che ripeto non so chi siano) che parlano di coerenza dovrebbero tacere poiché se questo movimento c.d. Rinascita è collegato alla Lista Rinascita (ed alla debacle delle scorse elezioni comunali) dovremmo ricordargli che hanno stretto accordi e camminano a braccetto con gente di estrema destra, di estrema sinistra, di centro e tanti altri, pur di far numero.
Anzi aggiungo che qualcuno di costoro magari sarà uscito dal Pd poiché non aveva spazio, qualcun altro addirittura aveva pure costituito il gruppo consiliare di Azione (senza rispettare le regole di partito), salvo poi doverlo ritirare, altri appartengono all’area politica che fa capo ai Guerriero, altri in passato erano con Nicola fiorita, altri ancora addirittura sono tesserati Forza Italia o di Fratelli d’Italia, ma si ritrovano comunque bene in questa “Rinascita” spensierata.
Questo Movimento anziché banalizzare la politica, dovrebbe iniziare a fare politica e meno conferenze o note stampa dove si enfatizzano circostanze che veri politici manco si sognerebbero di parlarne a casa o al bar, in ragione del ruolo politico-amministrativo marginale, da qui la necessità di innescare (finti) scoop.

Questo sedicente movimento si preoccupa di cosa pensano gli altri Partiti o soggetti politici anziché tentare loro stessi di fare una analisi, innanzitutto sulla propria ragion di esistere nel panorama politico locale.

Ma questi anonimi “sottoscrittori” sono ossessionati ancora dagli accordi, tanto da definirli sottotraccia (a cui probabilmente avevano fatto ricorso loro per tentare di governare la Città), insinuando anche le origini temporali e circostanziali e gridando al tradimento degli elettori e della battaglia identitaria falsamente condotta in campagna elettorale.
Ai cittadini di Catanzaro interessa la risoluzione delle tante criticità, che certamente non possono essere risolte in pochi mesi, i bilanci si fanno a fine mandato e non ad ogni consiglio comunale, dove parte della opposizione (magari scopriamo che c’è qualcuno che fa parte anche del sedicente movimento Rinascita) predilige lo scontro ed il voto contrario a prescindere».

Gli ha fatto eco il responsabile provinciale dell’UDC  Vincenzo Speziali: «Apprendo senza nessuna meraviglia – poiché l’ho più volte detto pubblicamente e per primo – che l’avv. Talerico, pregiatissimo professionista nel campo giuridico, nella sua veste di ‘dominus’ dell’ Amministrazione Fiorita (non intesa, in senso floreale e men che mai di beltà gestionale), ha annunciato la sostituzione degli Assessori Comunali Catanzaresi.
La cosa era di domino pubblico, pure a fronte dei profluvi messaggi anticipatori che anche io ho avuto l’onere e la grazia di ricevere dal Consigliere Regionale sub iudice (termine, consono, in quanto riportato in capo al Talerico, dal Dott. Luca Palamara in una sua recente intervista), epperò ciò conferma – buon per Talerico, non per la città di Catanzaro, visto i risultati scarsi di siffatta esperienza Amministrativa – che è lui a ‘comandare’, non ovviamente il futuro ex Sindaco Nicola Fiorit(‘ens’).
In più, l’Udc nazionale e regionale -non solo per mio tramite!- porrà una questione preliminare (giammai pregiudiziale, poiché siamo politici e rappresentiamo la politica!), circa l’incompatibilità di chi è ‘dominus’ -per di più con suoi Assessori Comunali conclamati- di un’esperienza gestionale di sinistra indefinita e movimentista, di chiaro stampo castrista e da relativismo (para)etico, discutibilmente prassiata e metodista, con l’apporto di una componente ‘talericiana’, che tenterebbe di collocarsi al di qua e al di là degli schieramenti, per di più a seconda di convenienze di politicume, perciò aconcettualistiche e non ideologiche.
Per quanto riguarda la nostra intolleranza politica a siffatto modo di fare, essa sarà portata all’attenzione dei tavoli nazionali di centrodestra e a cascata al Presidente della Giunta Regionale, in quanto fin quando vi sarà la presenza di Talerico in Aula Consiliare a Palazzo Campanella, è ininfluente per la maggioranza, come già ben dimostrato, dallo stesso Presidente Occhiuto e dal Presidente del Consiglio Regionale, Mancuso, proprio lo scorso sabato 25 Marzo, in occasione dell’incontro con il Presidente del Catanzaro, ing. Floriano Noto, alfine di comunicare -‘in absentia’ del Sindaco (e senza coinvolgere minimamente lui, assieme alla sua ‘non maggioranza’, quindi pure a Talerico)- circa la prima tranche dei finanziamenti per lo Stadio Comunale.
Insomma, più chiaro di così, non si può: serve solo un sigillo cassazionale!».  (rcz)

Vincenzo Speziali nuovo responsabile regionale UDC in Calabria

Vincenzo Speziali è stato nominato responsabile regionale dell’UDC per la Calabria. L’incarico gli è stato conferito direttamente dall’on. Cesa, segretario politico dell’UDC.

«Ringrazio l’on.Lorenzo Cesa e gli altri amici – ha detto Speziali – , per la fiducia che hanno riposto in me e non ho nessun infingimento a confermare quanto sia lusingato di questo grande onere ed onore. La sfida è seria e l’impegno sarà altrettanto totalizzante.
Lo sarà pure, per le mie notorie comportamentalità e attiduni, poiché è chiaro come il sottoscritto non si limiterà soltanto a costruire e radicare un soggetto politico -aperto pure e financo alle esperienze della migliore tradizione riformista- oltre a confermare la determinazione -attraverso i fatti- a far sì che vi sia inclusione e garanzia di democrazia interna, nei confronti di chiunque intende approcciarsi a questa iniziativa.
Insomma, al netto degli insulsi commenti che qualche inclita in malafede, ha voluto indirizzare a me e alla nostra area politica -benché tal costui abbia quantomeno chiamato tutti per far sapere che ‘esiste’- non intendo curarmi di simili quisquiglie, perché parliamo di questioni serie.
Va da sé, che quest’area da me rappresentata anche localmente, assieme a Lorenzo Cesa -il quale ringrazio e di cui sono amico da più di trent’anni- avvierà i passaggi formali nel prossimo Consiglio Nazionale dell’UDC, dove si aprirà in concreto la fase costituente con e assieme alle formazioni di comune ispirazione, per un nuovo soggetto politico».
Secondo il commissario provinciale Riccardo Occhipinti «La nomina di Vincenzo Speziali responsabile regionale dell’Udc rafforza il partito in tutta la Regione. Speziali è anche l’unico italiano ad essere membro del Bureau Politique dell’Internazionale Democristiana»

Addio a Pasqualino Perfetti, “anima” della Dc cosentina

Cordoglio e commozione a Cosenza, ma anche in tutta la regione per la scomparsa di Pasqualino Perfetti, avvocato, ma soprattutto “anima” della Democrazia Cristiana calabrese. Storico dirigente dello Scudo Crociato è stato più volte consigliere e assessore regionale. Fu anche consigliere comunale a Cosenza e presidente del del Cpmitato di gestione dell’Usl cosentina (oggi Asp).

Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha ricordato la personalità dell’avv. Perfetti «particolarmente portato per le relazioni istituzionali e per per la capacità di intrattenere, con grande cordialità, i rapporti interpersonali, caratteristiche, queste, che mise al servizio della comunità calabrese. Lascia un ottimo ricordo in chi lo ha conosciuto e la città di Cosenza oggi è particolarmente addolorata per la sua scomparsa».

Vincenzo Speziali, attuale componente del Bureau Politique dell’Internazionale Democristiana, ha così ricordato l’amico Pasqualino Perfetti: «Un altro pezzo della buona politica, delle istituzioni seriamente rappresentate, di questa grande Democrazia Cristiana (vera ed unica palestra di vita, formatrice morale ed in parte mia famiglia affettiva), scivola via come una notte che passa, inesorabilmente.
«Tra i tanti ricordi, dei momenti condivisi assieme, ho quello dei giorni cupi, tragici o dolorosi che dir si voglia, della scissione infausta del PPI, dove a contrapporsi erano le futilità numeriche di un Consiglio Nazionale (del quale ero parte come membro di diritto poiché a capo del Giovanile), ridotto a celebrare l’estrema unzione dell’organizzazione dei cristiani democratici in politica.
Con Perfetti, ricordo anche, in quei giorni, Marilina Intrieri (che poi divenne capogruppo alla regione, nell’immediata tornata successiva, di lì a due mesi, ovvero quella del 1995), oppure Mario Tassone, Nino Gemelli, Geppino Camo e soprattutto Angelo Donato e con loro io stesso, quando facemmo la scelta a favore di Buttiglione.
È un dolore, l’ennesimo dolore, di chi non c’è più ma che sempre vivrà nei nostri cuori».

Perfetti aveva cominciato a occuparsi di politica nella DC con Guglielmo Nucci, esponente dei morotei e molto vicino allo statista pugliese (a Cosenza il Centro studi intitolato a Moro è stato voluto da Perfetti), si è distinto per numerose iniziative di legge regionali

I funerali, martedì 4 ottobre a Cosenza, alle 11.30 nella Chiesa di Loreto. (rcs)

Tanti calabresi ai funerali a Nusco di Ciriaco De Mita

di VINCENZO SPEZIALI  – È triste la giornata, cominciando questo viaggio verso la terra irpina di Nusco, dove ritorno, dopo esserci stato tante volte nel passato e per occasioni piacevoli, per omaggiare Ciriaco e dargli un saluto d’affetto, un encomio solenne, un abbraccio che sa di arrivederci.

Salgo con Gino Trematerra, Stefano Mascaro (figlio del caro Pinuccio, già amico e collega di mio nonno in Senato) e con Maurizio Misasi (figlioccio di Ciriaco ed erede di Riccardo, il grande Riccardo, ovvero l’autentico alter ego di De Mita).

Salgo per stare vicino ad Antonia, la figlia prediletta del nostro grande che si congeda – per il momento – da noi, oltre che amica cara mia e di mia moglie.

Giungo lì, in terra natale del caro Ciriaco, per essere assieme a chi vuole stringersi in un stare assieme, in modo intenso e popolare (qual’è la nostra, orgogliosa tradizione), quasi fosse un rito misto di fede laica e religiosa.

Ma sarò, con lui, con Ciriaco, fino all’ultimo  – seppur da forlaniano, coerente e convinto – per dire che i democristiani ci siano e ci saremo ed io che ho l’onore di essere il più giovane di questa incredibile e bellissima storia, porterò il testimone fino all’ultimo, alfine di alimentare, non solo una testimonianza, ma la continuità.

Non andremo via, noi democristiani, nel silenzio della notte, poiché ci siamo e continueremo ad esserci -alla stregua del fiume che sfocia nel mare – liberi e forti, determinati e coerenti, massicci e fieri. 

L’OPINIONE / Vincenzo Speziali: Elezioni a Catanzaro tra insolenze e malafede

di VINCENZO SPEZIALI – La gente fa gaffe, sapendo di mentire, anzi attua ‘disinformatzia’ alla sovietica, poiché ha qualche docente -pratico della materia, in virtù della sua formazione da culturame che ne discende- e fa propaganda becera, persino condendo il tutto con atteggiamenti al limite dell’insolenza, piuttosto che dell’impudenza.
Ciascuno possiede il suo stile: il mio è quello di un elegante signore, del presunto in capo ad altri, non mi soffermo!
Ovviamente, mi riferisco a Fabio Guerriero, il quale dà a me del “turista” – dimostrando persino una forma di razzismo strisciante (o almeno così lo interpreto!), in quanto siccome alle volte io sono a Beirut da mia moglie che è anche libanese (oltre che italiana) e i miei figli abitano lì, vado a trovarli se loro non vengono qui da noi- dicevo il Guerriero, nell’esprimere un tentativo di delegittimazione (poveraccio è tanto preso a girovagare tra PD e dintorni), senza riuscirci, bensì ridicolizzandosi, ha mistificato fatti storici e delibere pubbliche.
Quando, al pari del suo ‘Vate’ – ovvero l’aspirante Sindaco Donato – dice che il frazionamento del territorio provinciale è una delle cause di impoverimento sia per il ruolo che per il sistema della Città, entrambi sostengono una cosa vera (in ossequio al calcolo delle probabilità, cioè che in mezzo a molte cose discutibili, dicono pure una condivisibile), però ha omesso il collega Guerriero, di dire che tutti gli atti di competenza della Regione, furono firmati dalla Giunta a cui capo vi era Rosario Olivo, il quale a sua volta risulta essere uno dei supporters di questa ‘spacciata’ (nel senso che la si smercia in tal maniera) alleanza civica, che però è un arcobalenesco schieramento.
Olivo è stato Presidente della Regione dal 30 Dicembre 1987, fino all’1 Febbraio 1992 (quindi sostenevo il vero pure per ciò che concernono gli aspetti della datazione storica), ragione per la quale il tentativo maldestro di Guerriero, circa la mia inesistente inesattezza – notoriamente, ribadisco di avere un cervello meglio di Google e poi dico sempre la verità! – fa si di lui un turista, ma della storia, ed anche della preparazione e della buonafede: fosse costui a studiare – e pure molto o meglio!- poiché il sottoscritto lo fa, credibilmente, notoriamente e proficuamente, da una vita!
La costituzione delle province di Vibo e Crotone (con decreto di istituzione da parte dell’esecutivo nazionale) è del 6 Marzo 1992, ragione per cui gli atti di competenza regionale (come il parere preventivo) sono tutti antecedenti e si rifanno fino alla fine del 1991, cioè alla Giunta Olivo.
Consiglierei a Fabio Guerriero, dei corsi di ripetizione con il suo professore di riferimento, poiché sicuramente quest’ultimo non farà il sindaco di Catanzaro (se per questo nemmeno di Shangai), quindi potrà continuare ad insegnare e a dare qualche lezione ad uopo.
In più, mi preme aggiungere, in merito a quanto mi è stato fatto da alcuni controfiguri (neanche figuri!) del mio Partito, come tutto sia raccapricciante, oltre che immondo: mentre io giovedì 28 -ne ho le prove! – ero in un colloquio amicale con Salvini – con il quale ho notoriamente un ottimo rapporto personale – il De Poli – personaggio che giudico, politicamente, non in modo positivo, mentre per il resto che va dalla moralità ad altro, non è il sottoscritto ad avere competenze ed attendo, ove mai, eventuali risultanze- questo De Poli, dicevo, credo che abbia pensato bene di ‘bruciare’ i tempi, rilasciando un’affrettata dichiarazione (per me improvvida) a favore del solito Donato, poiché temeva che io potessi fare chissà cosa per indurre, qualcuno a ripensarci: De Poli, evidentemente, non considera che le visite ad amici -pure se di Partiti differenti- possono essere solo per un atto di sincera cortesia (qual’è stata la mia con Salvini, a cui ribadisco stima e affetto), però, potrebbe apparire chiaro come ognuno giudica le altrui persone, partendo da se stesso!
Che si sappia sin da ora – come Cesa sa – che io dopo le elezioni, tramite la Patriarchia Maronita, chiederò un incontro – che mi sarà accordato! – con il Patriarca di Venezia e con il Vescovo di Padova (diocesi suffraganea alla città lagunare e città di riferimento di codesto probabile ex futuro parlamentare, cioè De Poli, appunto), dove illustrerò, con testimonianze ed evidenze, quanto ho patito, per mantenere coerenza, identità e alto ancora.
Troppo facile, sempre per De Poli, dirsi cristiano e avversare ignobilmente il sottoscritto, che con purezza di cuore, generosità e disinteresse, ha presentato la lista completa (in presenza di testimoni come il Sen. Gino Trematerra a cui rivolgo un ringraziamento di affetto e riconoscenza), per poi sentirsi dire da Cesa – obbligato dalla ‘combriccola’ (presuntamente?) politica del padovano senatore De Poli appunto – che si preferivano le fantasie ‘depistatorie’ (sempre politicamente parlando, poi fate voi se pensate ad altro) del Merante (i cui nominativi sono a tutt’oggi oggetto misterioso e non vi è traccia alcuna, coerentemente a ciò da me, sempre e veritieramente, sostenuto), oppure di Flavio Cedolia, del quale ricordo a me stesso come sia ‘noto’ presso i frati minimi del santuario di S.Francesco di Paola.
Si badi bene come financo per quest’ultimo, ho dato dimostrazione della sua scarsa sincerità, in virtù delle prove già divulgate, attraverso agli organi di informazione calabrese come sempre il Cedolia sia, notoriamente, alla ricerca forsennata di un qualsiasi ruolo pubblico, in carico al Partito stesso e per il quale espone, politicamente parlando, l’UDC tutto a figure barbine, non solo dal punto di vista massmediologico.
Per tali motivi, che so o differenti da codesti ‘personaggiucoli’, io sono stato, continuo ad essere e sarò, non un democristiano, bensì la democristianita`, coerente, legalitaria, e morale, poiché è questa la nostra storia, anzi, aggiungo che non ne faccio parte, bensì sono essa!
Mio nonno, ha firmato l’Appello dei ‘Liberi e Forti’, il 18 Gennaio del 1918 a Palazzo S. Chiara con Sturzo (di cui era amico, poiché presentatogli dal Cardinal Tardini, che in seguito divenne Segretario di Stato di Sua Santità Giovanni XXIII), così come ha poi fondato assieme al futuro S. Paolo VI, a De Gasperi, a Giulio Andreotti e a Giuseppe Spataro (nel salotto di questi), il 19 Marzo del 1943, la Democrazia Cristiana: per caso De Poli, Merante e Cedolia, hanno tali ascendenze? Ma mi facciano il piacere, questi girovaghi siglistici, ovvero incredibili politici, oppure incoerenti cristiani!
Con orgoglio voto e farò votare Talerico (quale delegato alla rappresentanza di una delle sue liste, ovvero quella che avevo destinato all’UDC e che il trio sopracitato ha rifiutato, in ossequio a evidenti e disdicevoli motivazioni non attinenti alla vera politica), anzi, aggiungo pure che porterò all’attenzione ufficiale dell’Internazionale Democristiana (la cui Presidenza, notoriamente, è nel mio stato di famiglia muliebre), l’antidemocrazia interna all’UDC e i ‘martiri’ che mi hanno inflitto ingiustamente -per motivi che so e dei quali ho prova- così in piena campagna elettorale si prenderanno ciò che meritano, magari il richiamo o altro ancora, in base allo statuto e all’opportunità. Poi ricostruiremo, certamente un’aggregazione più grande e più credibile (come stiamo già facendo) e derubricheremo tra i trombati e i non rieletti, certi inopportuni soggetti ed io riprenderò possesso di ‘casa mia’, la quale non lascio -a differenza di altri, per imporsi come candidati, in campi di altri- e continuerò una missione di carità laica, quale, per l’appunto, deve essere la politica per ogni buon cristiano e per i democristiani, ancora di più.
Di conseguenza, in base a ciò finora illustrato, ribadisco l’impegno a favore della città e del modo in cui debba rivivere, operando nel senso più volte illustrato e credo che Talerico abbia le carte in regola, oltre alla libera passione e la giusta visione.
Faremo di Catanzaro, la ‘Capitale della Calabria, nell’ottica lapiriana’, dando un contenuto concreto a queste accezioni.
Donato, già Donato…cosa dovrei aggiungere? Lui si rifà a Berlinguer, mentre io a Moro. La differenza, a parte la straordinaria grandezza del mio Presidente che è ineguagliabile, sta nel fatto che Berlinguer, politicamente e storicamente, ha perso (infatti a sinistra ha vinto Craxi e non Fabio Guerriero), mente Moro ha trionfato e trionfa ancora, non solo in nome e per conto dei democristiani, bensì di tutte le persone libere e incondizionate.
E poi – parliamoci chiaro – noi siamo eleganti come gli chic d’annata, non fricchettoni mediocremente britannici, con pantaloni di velluto, demodé, anni ’60: ogni riferimento, è puramente casuale! (vs)

CATANZARO – Il centrodestra e il ruolo della Lega per la scelta del sindaco

di VINCENZO SPEZIALI – Tutti sanno che io sono disposto e disponibile per la sintesi solidale e l’unitarietà del Centrodestra con tutte le sue articolazioni: nessuno perciò può credere al contrario di quanto dico e di quanto sto cercando di fare, per di più alla luce del sole ed in modo pubblico!

Ho, ripetutamente, fatto appello agli esponenti della mia parte politica -non solo del Partito che mi onoro di rappresentare a livello cittadino e che a seguito di una telefonata odierna con il Segretario Nazionale On.le Lorenzo Cesa (al quale rinnovo amicizia coerente, da molti lustri), assieme al caro amico Sen. Antonio De Poli, Presidente del Consiglio Nazionale e Commissario Regionale, i quali mi rinnovano la fiducia e la responsabilità ufficiale sulla lista (che per altro presenterò domani con le adesioni all’UDC, poiché si aderisce ad una idealità e ad un programma di Partito)- dicevo quanto e come, ho invitato la riapertura di un tavolo del centrodestra (poco importa se a livello locale o nazionale), anche per chiarire le ragioni di una frantumazione dell’alleanza, oppure il rinnovato slancio dello stare assieme.
A tal proposito, proprio stamane (anche a seguito di ieri e dopo averlo concordato con il Sindaco Sergio Abramo, a cui rinnovo la mia amicizia riconoscendogli una buona amministrazione per i conti del Comune), ho ripregato il Presidente del Consiglio Regionale, On.le Filippo Mancuso -essendo la più alta carica istituzionale a livello regionale che esprime la città, anche in considerazione della sua appartenenza ad un Partito fondamentale per il centrodestra e dal quale non ci si può allontanare, per convinzione personale del sottoscritto e dei dirigenti nazionali dell’UDC, di cui faccio parte pure a Roma- ed appunto lo chiedo nuovamente, poiché non penso a scelte aprioristiche (come ho sempre detto!), bensì ad una condivisione che sia la più unitaria possibile e che io auspico possa essere da parte di tutte le componenti del nostro schieramento.
Catanzaro è un test nazionale -ed io solo l’ho fatto notare per primo ed in tempi non sospetti, ovvero dal mese di novembre scorso- quindi dobbiamo esperire, ovviamente a fronte di incontri a cui va da sé dovrò partecipare, ogni lecito ed umano tentativo e solo dopo, ci si potrà determinare per chiunque, persino a maggioranza, fermo restando che tutte le componenti sono essenziali, ma quelle che vivono con noi o che si ispirano al PPE hanno ‘asse privilegiatio’ in tal senso.
La Lega -guidata a livello nazionale dal Sen. Matteo Salvini (con cui mi onoro di avere un rapporto personale e positivo e che non ho esitato, correttamente, sentitamente e doverosamente di difendere per certe esternazioni improvvide e che pure il suo Partito locale ha stigmatizzato)- ribadisco, la Lega, è ovviamente parte essenziale di questo percorso e il sottoscritto ne risottolinea (al pari e congiuntamente del Segretario Nazionale e del Commissario Regionale), assieme a Forza Italia, Noi con l’Italia e Coraggio Italia (con i quali siamo al Governo Regionale e Nazionale, perciò pure con Salvini).
Parimenti, in ossequio alla nostra tradizionale e convinta presenza (dignitosa e non dubbiosa) nel campo del centrodestra, auspico (ed auspichiamo), un momento di confronto con gli altri alleati e cioè Fratelli d’Italia, guidati in loco dalla cara amica On.le Wanda Ferro, con cui vi è la interlocuzione naturale, nel pieno rispetto delle determinazioni che si vorranno dare.
Vi sono ragioni per stare insieme e per insieme continuare a stare, pure a fronte di un ossequio agli elettori di area, i quali, indipendente da tutto, l’anno prossimo dovranno votare un’alleanza alla quale da noi alla destra democratica e repubblicana, tutti apparteniamo.
Aggiungo in ultimo -non perché sia meno importante- che la lista da me predisposta assieme ai mondi di comune ispirazione (essendovi traccia evidente di interlocuzione non solo con il sottoscritto, bensì con il Partito tutto), benché mi sia stata rinnovata la responsabilità in tal senso (per ovvi motivi scaturiti dall’evidenza dei fatti e delle certificazioni date alla Direzione Nazionale, non da me, ma da queste organizzazioni del collateralismo democristiano) è ancora aperta alla solidale partecipazione unitaria -purche` convinta- di chiunque accetti tale lecita, naturale e democratica impostazione, nel pieno rispetto delle persone (“Ogni persona è un universo” come disse il Presidente Aldo Moro, l’8 Novembre del 1942 all’Università di Bari) e quindi, in coerenza di ciò, auspico come persino chi dovesse avere un solo nominativo che si metta in contatto con me, il quale è e rimane -a fronte delle interlocuzioni odierne e della fiducia rinnovatami- a servizio del Partito e per una inclusione da ‘Umanesimo integrale’, che si rifà a Maritan.

Amministrative Catanzaro: Vincenzo Speziali commissario cittadino UdC

Vincenzo Speziali è stato nominato da Lorenzo Cesa, segretario politico dell’UdC, commissario cittadino a Catanzaro per le prossime elezioni amministrative al Comune del Capoluogo della regione. Ecco il suo commento.

di VINCENZO SPEZIALI – Ringrazio il mio amico on.le Lorenzo Cesa – Segretario Nazionale dell’UDC – con il quale ho, notoriamente, assiduità familiare e una militanza comune da trentadue anni, avendole sempre condivise con lui e in lui vedendo e riconoscendogli, per quel che mi riguarda, la naturale leadership.
Tutti sanno che sono un democristiano coerentemente, rocciosamente e orgogliosamente convinto, perciò fonderò i ruoli di Coordinamento della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani -che mi ha assegnato il Presidente Nazionale on.le Giuseppe Gargani, confermato in data 14 Febbraio a margine della riunione al Collegio Maronita, dove erano presenti tra gli altri, gli On.li Tassone (senza Bordino), Siciliani e Intrieri, con l’avv. Petramala e sentito l’On.le Manti- ed in più integrando questo nuovo incarico nell’UDC, quale membro della Direzione Nazionale con delega ai rapporti con i mondi di comune ispirazione, alfine di favorire la sintesi di un’area moderata, liberaldemocratica e riformista, che si identifica nel PPE e nell’IDC, oltre che nella migliore tradizione della buona governabilità.
A tutto ciò si aggiunge, pure l’incarico specifico a livello locale, che intendo assolvere nel migliore dei modi e con equilibrato giudizio, anche in virtù di come relazionato allo stesso on.le Gargani, che ha auspicato siffatta prospettiva, la quale assieme a lui stiamo portando avanti, a livello nazionale, con l’on.le Cesa per l’appunto, e con il sen. De Poli e gli On.li Manti, Siciliani, Intrieri, Trematerra e dell’Avv. Petramala.
Ciò premesso, ci auguriamo che pure altri amici storici e nuove energie possano allargare questo nostro sforzo convinto e continuo, a cominciare da Noi con l’Italia, attraverso gli amici on.li Lupi, Galati, Colucci e Ranieli (Foti invece, a quanto sembra, è impegnato culturalmente nella sua Fondazione), oltre che ai dott.ri Pichierri, Ritorto, Colace, Rosato, Vento, Gerace e Stanizzi, ad esempio, così come altri ancora, come l’avv. Antonello Talerico.
Per ciò che concerne, invece, il mio ruolo di Commissario UDC a Catanzaro -con delega alla presentazione della lista e ai rapporti interpartitici, pure in vista delle prossime Amministrative- non solo intendo far presente quanto ho di già scritto sulla stampa, ma dare un contributo, da ora in avanti, ancora più incisivo, rappresentando e difendendo, seppur con modestia, le nostre idee, le quali non sono affatto scontate come qualcuno erroneamente potrebbe pensare (nonostante improvvisi comunicato firmati e che non trovano riscontro nei vertici nazionali (e anche di ciò ne ho discusso con l’On.le Cesa).
In ogni modo, ringrazio di cuore, l’amico antico Giovanni Merante, che conosco dai tempi in cui lui collaborava con un illustre politico calabrese – mio testimone di nozze, oltre che caro amico di famiglia – cioè il grande on.le Agazio Loiero (esempio di una politica bella, vera e di livello elevato).
Pur confermando che do per scontato il posto di capolista alle prossime elezioni comunali dell’amico Merante – che quando sarà possibile in virtù dei suoi notori e molteplici impegni di lavoro incontrerò a breve- sin da adesso tutti sappiano come è giusto e normale sentirsi democraticamente e dignitosamente rappresentati e per di più padroni in questa ‘casa’, giammai ospiti indesiderati o mal sopportati.
Parimenti per il Comune di Catanzaro, chiedo, sin da ora alle forze dell’alleanza di Centrodestra un incontro, ovviamente aperto ai rappresentanti delle forze civiche di quest’area, poiché non ho intenzione di permettere che vi sia un annacquamento dell’identità del nostro schieramento, per di più in un test dove al voto è interessato il Capoluogo di Regione.
Financo di ciò ne ho discusso con l’on.le Cesa e ho avuto modo di interloquire con il Vicecommissario Regionale dott. Flavio Cedolia, ai quali ho illustrato la mia visione, ribadendo che sino a quando non si risolveranno nodi politici, tematiche culturali, giuste istanze identitarie, concrete procedure programmatiche, non si può ossequiare un dogma -seppur laico – e quindi credo che sia necessaria un’ulteriore interlocuzione.
Mia premura sincera, doverosa e sentita – così come sempre ho fatto in passato – sarà nei prossimi giorni, quale primo impegno, rendere omaggio, a Sua Eccellenza Reverendissima l’Arcivescovo Metropolita Mons. Maniago, quale nostro Pastore illuminato, persino in ossequio al mio credo, che viene ad essere laicamente impegnato nella società. (vs)

[Vincenzo Speziali è Componente della Direzione Nazionale dell’UDC]

A Beirut nel PPE si parla anche del futuro sindaco di Catanzaro

di VINCENZO SPEZIALI  – In questi giorni a Beirut, assieme al Partito Kataeb di cui è Leader l’ex Capo dello Stato Libanese nonché Presidente dell’Internazionale Democristiana e di Centro, Amine Gemayel, stiamo ricevendo la delegazione europea dell’IDC -ovvero il PPE- di cui sono membri in Italia l’UDC e Forza Italia.
Notoriamente la Presidenza dell’IDC -Internazionale Democristiana e di Centro- di cui sono membro dell’Ufficio Politico, mi ha delegato a seguire le vicende del nostro Paese, alfine di trovare la maggiore unità possibile tra le forze partecipanti alle due organizzazioni transnazionali e favorendo l’ingresso -sempre con l’obbiettivo dell’unità tra i moderati- di nuove forze politiche, accompagnando un processo di integrazione convinto, circa le nostre idealità e progettualità.
Oltre ad affrontare le vicende negli attuali scenari di crisi come lo stesso Libano ed anche l’Ukraina, sarà un’occasione per degli incontri bilaterali tra i politici italiani, che promuoverò in tal senso e per l’obbiettivo prefissato: costruire una grande alleanza moderata in capo al PPE e all’IDC, la quale dovrà essere organica, partendo dal rinnovo dei Comuni -soprattutto quelli Capoluogo di Regione come Catanzaro- rimanendo fermo il concetto a favore del campo largo a guida moderata e sempre in chiave politica.
Difatti solo essa può rappresentare i leciti bisogni e le giuste aspettative dei cittadini, dando una visione concreta, una traccia per il futuro e la possibilità di uno sviluppo coordinato e credibile, proprio nel momento in cui dovremo programmare bene e spendere meglio i finanziamenti europei, rappresentanti un’ occasione più unica che rara.
Faremo la nostra parte, con responsabilità e passione, poiché sono le persone alle quali ci rivolgiamo e per le quali ci batteremo. (vs)

Vincenzo Speziali: il modello Calabria per il Progetto del Centro moderato

Vi è un costante lavorio dietro le quinte, da parte di Vincenzo Speziali, il quale sta organizzando una sorta di Camaldoli 2.0, per il 15 Febbraio, a Roma, alla presenza dei leaders nazionali dell’area moderata, alfine di trovare una sintesi e lanciare un progetto unitario, sotto l’egida di qualche esponente della Curia Vaticana e dell’Idc (Internazionale Democristiana, di cui è massima espressione l’ex Presidente del Libano, Amine Gemayel), oltre che del PPE.

A tal proposito infatti, dopo questo incontro romano, è prevista a Beirut, dal 5 al 9 Marzo -ufficialmente per discutere la situazione drammatica che attanaglia il Libano- anche un vertice dell’IDC e del PPE, dove sono previste tavole rotonde politiche e dove -con l’occasione della presenza della folta delegazione italiana- si riprenderà il “discorso” che inizierà appunto la prossima settimana a Roma.

Secondo indiscrezioni, infatti, una di queste tavole rotonde -dei vertici democristiani internazionali – avrà come titolo “Progetto Politico Federativo Calabria, come modello nazionale per il Centro Popolare e Moderato”, che dovrebbe vedere la partecipazione tra gli altri, pure degli Onorevoli Cesa, Lupi, Gargani (e si spera anche Mastella), oltre allo stesso Speziali, nella qualità di “padrone di casa”, svolgendosi, appunto, tale serie di incontri a Beirut (organizzati dal partito Kataeb, il cui Presidente è proprio Amine Gemayel e quindi il vero organizzatore, assieme al PPE).

Insomma, un’intuizione calabrese, prende forma e Vincenzo Speziali sta mettendocela tutta per arrivare a conseguire il risultato sperato, anche con l’ausilio di spezzoni di Oltre Tevere, con cui è in contatto, persino grazie al Cardinal Patriarca Maronita, che lo “assiste”, notoriamente, passo passo, avendolo ricevuto più volte e in modo ufficiale, oltre che con la copertura di Gemayel (quindi dell’Internazionale Democristiana) e perciò di mondi solitamente molto influenti, dal punto di vista politico e diplomatico. (rrm)

Area di centro: interesse dal Libano verso il modello federativo calabrese

Sta suscitando un grande interesse, anche al di fuori dell’Italia, il modello federativo dell’Area di Centro nato in Calabria. Il suo coordinatore Vincenzo Speziali, ha riferito in una nota di un incontro avvenuto in Libano con il Cardinale Beshara Butros Rai, Patriarca di Antiochia dei Cristiani Maroniti, presso il Patriarcato Maronita di Bkerke’ (Libano).

Youmna Gemayel, il Cardinale Beshara Rai (Patriarca dei Cattolici Maroniti) e Vincenzo Speziali
Youmna Gemayel, il Cardinale Beshara Rai e Vincenzo Speziali

«Durante la visita – ha detto Speziali – che ho reso, assieme a Madame Youmna Gemayel, in forma ufficiale, alfine di renderlo edotto, dell’intensa attività che si sta portando avanti in Italia, anche attraverso il mio incessante impegno, a favore di una sintesi (più amplia possibile) dell’area politica centrista e moderata – comprendente le culture democristiane, liberaldemocratiche e riformiste – che si identificano nel PPE in Europa e nell’Internazionale Democratica Cristiana e di Centro nel mondo e quest’ultima che ha come leader l’ex Presidente del Libano Amine Gemayel, Sua Eminenza ha tenuto a far sapere, espressamente, attraverso un collegamento video telefonico con il senatore Clemente Mastella, Segretario Nazionale di Noi di Centro di non solo guardare con interesse bensì con assoluta condivisione e supporto, le iniziative intraprese dal sottoscritto, alfine di partire dal modello federativo nato in Calabria e da me coordinato, alfine di replicare ovunque in Italia tale esperimento e finalizzato a dare una casa unitaria ai moderati.
«Sua Eminenza – scrive nella nota Speziali –, ha anche espresso il desiderio ai suoi interlocutori, di poterli incontrare -con me- a Roma, durante il suo prossimo viaggio nel mese di febbraio, assieme all’on. Lupi (il quale non è potuto intervenire), e ha ringraziato la nostra area politica dell’interesse che ho espresso a favore della presenza dei Cristiani nell’area mediorientale, i quali sono motore di convivenza pacifica per gli appartenenti a tutte le confessioni religiose». (rp)