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SAN NICOLA ARCELLA (CS) – Il Qcècè Socialcafè inserito nella classifica di “50 Top Italy”

Il Qcècè Socialcafè inserito nella classifica di “50 Top Italy”, la prima guida online della ristorazione italiana nel mondo.

Dopo settimane di attesa tra gli addetti ai lavori, sono state pubblicate le nuove classifiche di 50 Top Italy, la prima guida online della ristorazione italiana nel mondo.

La prestigiosa guida curata da Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere, frutto del lavoro di decine di esperti che, in totale anonimato, valutano ogni anno ristoranti, trattorie e bistrò italiani di ogni tipo presenti in Italia e all’estero. La premiazione è andata in scena lo scorso 12 dicembre al Teatro San Babila di Milano, durante il Gran Galà della Cucina Italiana. Nel corso dell’evento sono stati premiati diversi indirizzi, tra cui i 50 Migliori Ristoranti, trattorie e bistrò Italiani nel Mondo.

Tra le classifiche più attese, anche quella dello Spin-off dedicata ai migliori panini da provare nel panorama dei locali italiani, dove nella categoria “I Migliori Panini – Mulino Caputo Award”, è presente il Qcècè Socialcafè di san Nicola Arcella (Cs)

Albino Cirimele, proprietario del Qcècè, visibilmente soddisfatto ha dichiarato: «Ho saputo di essere stato inserito in questa ambitissima classifica da una giornalista, cliente del nostro locale, la quale mi ha fatto i complimenti per essermi classificato decimo tra i migliori panini d’Italia.

È un sogno che si avvera, trovare il nome del Qcècè affiancato a quello di “mostri sacri” della ristorazione mi riempie d’orgoglio. Non ho mai pensato che un giorno sarebbe arrivato un tale di riconoscimento dalla più importante guida della ristorazione italiana nel mondo che premia la ricercatezza e i locali che si esprimono con prodotti del proprio territorio. Il Qcècè – continua Cirimele – da quando è nato del suo menù parla calabrese ricercando le eccellenze della nostra terra per farle conoscere “dentro a due fette di pane”.

«Questo riconoscimento – conclude Albino Cirimele – arriva dopo molti sacrifici di tutto lo staff che da anni lavora e studia per fare conoscere la cultura culinaria calabrese, in una maniera “non tradizionale” e cioè dentro ad un panino, una pita greca o con un french toast che parla il dialetto calabrese». (rcs)

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