Il Dipartimento Salute e Servizi socio-sanitari della Regione Calabria ha reso noto che è stato implementato il Servizio di Telemedicina previsto dal Piano Operativo del Pnrr Missione 6.
Nello specifico, riguardano riprogettazione della Rete dei servizi territoriali, introducono strumenti di teleassistenza e di telemedicina e ridisegnando il modello della salute complessiva delle persone e delle nostre comunità regionali, non solo quindi prestazione sanitaria ospedaliera ma una nuova sanità territoriale più vicina, più capace di proteggere, più capace di provvedere ai bisogni.
«La Missione Salute del Pnrr – viene spiegato in una nota – si articola in due componenti di cui la principale riguarda le Reti di prossimità: strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale. Gli interventi intendono infatti rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della comunità e gli Ospedali di comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare attraverso l’attivazione delle Centrali operative territoriali, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari».
«In particolare, un’articolazione della missione Salute del Pnrr – continua la nota del Dipartimento – è come detto l’assistenza domiciliare e la non-autosufficienza Per l’avvio delle attività per l’attivazione del servizio di telemedicina la Regione Calabria, Dipartimento Tutele della salute, ha completato il Piano Operativo Regionale, rispettando la data prevista per la trasmissione sulla piattaforma Agenas del piano. Il Piano è stato progettato seguendo le indicazioni contenute nel decreto del ministro della Salute del 30 settembre 2022 che tengono conto del proprio fabbisogno totale per i servizi di telemedicina previsti per l’infrastruttura regionale di telemedicina, del rispetto di Milestone e Target nonché del cronoprogramma dello specifico sub-investimento».
«Il progetto prevede anche – prosegue la nota – quali componenti del fabbisogno si intende eventualmente garantire, con soluzioni di telemedicina già esistenti e attive su tutto il territorio regionale, quali componenti del fabbisogno totale intende acquisire. In particolare, nella redazione del piano operativo regionale sono state comprese tutte le quattro tipologie di prestazioni di telemedicina previsti dal decreto: Televisita, Teleconsulto, Teleassistenza, Telemonitoraggio/Telecontrollo per le persone affette da cinque patologie croniche indicate dal Ministero (diabete, respiratorio, cardiologico, oncologico e neurologico)».
«Il servizio di Telemedicina – che verrà attivato nei tempi previsti dal Piano operativo del PnrrM6 – prevede un percorso di presa in carico a domicilio dei pazienti cronici – viene spiegato – nel quale intervengono: il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta al quale è in capo la responsabilità clinica dell’assistito nel percorso generale di presa in carico; l’infermiere territoriale, come componente dell’équipe multiprofessionale che funge da punto di riferimento per la famiglia e per gli altri attori coinvolti; la Centrale operativa territoriale, che avrà la responsabilità dell’organizzazione, del tracciamento della presa in carico e del raccordo tra i diversi soggetti (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, Case di comunità, Ospedali di comunità)».
«Infine, il Piano prevede di dotare – conclude la nota – tutti i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali di idonee postazioni di telemedicina, mediante le quali fornire servizi territoriali di assistenza sanitaria, senza intasare gli ospedali e facilitando le cure domiciliari ai malati cronici». (rcz)