Il percorso intrapreso dal Bio-Distretto Baticòs, una delle realtà territoriali più attive del Tirreno Cosentino, vede nella strategia del ‘turismo di prossimità’ un’azione di forza e, dopo un anno e mezzo, termina il primo ciclo degli appuntamenti dedicato all’argomento, con un incontro di particolare rilevanza.
Mercoledì 19, infatti, a chiudere le iniziative, che hanno visto coinvolti interi territori, borghi storici, aziende agricole e strutture ricettive, l’incontro con Valentina Boschetto Doorly, considerata una delle massime esperte nel settore del Turismo e dell’Ospitalità. Vincitrice di premi in marketing internazionale, si occupa di megatrend e del loro impatto sistemico sull’evoluzione delle nostre società, scrive per svariate riviste di settore di respiro internazionale ed è autrice di due testi di successo sul tema e sull’impatto nel settore turistico. L’ultimo, «La terra chiama. Il nostro futuro lontano dalle città» (Ed. Il Saggiatore), sarà il filo conduttore della giornata voluta fortemente da Baticòs, con il sostegno dell’Unpli Cosenza e con il patrocinio del Gal “Riviera dei Cedri”.
La rete aderente all’associazione, che ha promosso anche il Distretto del Cibo “Biofiliere dell’Alto Tirreno Cosentino”, ha tra le sue finalità la promozione dell’Agro-ecologia e la creazione di un modello di sviluppo eco-sostenibile per il territorio dell’Alto Tirreno Cosentino, sostenendo il metodo biologico in agricoltura e nell’allevamento, tutelando e valorizzando il patrimonio culturale, con particolare riferimento alla biodiversità, al paesaggio e alle sue tradizioni.
L’incontro, che si terrà a Palazzo Marino – Carcere Delle Imprese di Santa Maria del Cedro e moderato dalla giornalista Fabrizia Arcuri, vedrà la partecipazione attiva di molte delle realtà che hanno sposato le iniziative del Bio-distretto e delle aziende sia agroalimentari sia del settore ricettivo del comprensorio, che avranno modo di confrontarsi in un dibattito aperto con la manager di multinazionali globali e di consorzi territoriali, con l’Unione Europea e con enti nazionali di promozione turistica, Boschetto Doorly.
Fil rouge la necessità di riportare l’agricoltura al centro della vita e dello sviluppo socio – economico dei territori, tema che la Doorly condensa e struttura nelle pagine del suo testo che parla e anela ad un mondo de-globalizzato con una spinta in avanti verso una autarchia ecologica che investe non soltanto l’ambiente ma anche le persone che assumono senso e significato e si muovono verso quello che lei, più volte ha definito, la “macchina della felicità”, e il turismo è uno di questi. In fondo, «Viaggiare ristabilisce l’armonia originale che un tempo esisteva tra l’uomo e l’universo» (Anatole France). (rcs)