di ANTONIO LOIACONO – La Provinciale 260 che attraversa il Comune di Scala Coeli sta, recentemente, facendo parlare di sé grazie a una “pennellata” di vernice bianca che è stata applicata sul manto stradale per la realizzazione della mezzeria: non possiamo fare a meno di pensare che questo semplice trucco non potrà risolvere i problemi strutturali che affliggono questa strada, la quale, allo stato attuale, risulta essere l’unico collegamento “umano” da Scala Coeli con la sua Frazione San Morello e, da qui, con la SS 106!
È preoccupante, infatti, pensare che una possibile frana lungo il “tratturo” che collega il capoluogo a San Morello, potrebbe mettere gli utenti della strada nella difficile posizione di dover affrontare un percorso alternativo per raggiungere il loro scopo. Questa situazione si tradurrebbe in un vero e proprio “giro della morte” attraverso Mandatoriccio; “tour” che risulta non solo assurdo, ma anche anacronistico. È evidente che l’eventuale inaccessibilità di questo tratto di strada creerebbe notevoli disagi per la comunità locale, compromettendo la mobilità e l’accessibilità alle persone.
Evidenziamo, ancora una volta attraverso queste colonne, che il tratto di strada che collega Scala Coeli a Terravecchia è chiuso al traffico da oltre 16 anni, senza una soluzione definitiva all’orizzonte!
L’Amministrazione di Cosenza, continua a lanciare promesse inutili, come quella di ripristinare rapidamente il tratto di strada franata nella località di Arone, sempre nel Comune di Scala Coeli. Ma questa è un’altra storia! Quello che non si comprende è “l’eyeliner” di vernice bianca sulla Provinciale che attraversa il Comune di Scala Coeli, mentre questa tratta stradale è strutturalmente inadatta, con evidenti segnali di cedimento lungo il percorso e una vegetazione che in alcuni punti non consente una adeguata visibilità.
Nonostante le evidenti problematiche e le richieste della comunità locale, l’Amministrazione Provinciale di Cosenza sembra disinteressarsi del problema. È frustrante constatare che le questioni urgenti legate alla sicurezza stradale siano ignorate, lasciando i cittadini senza una soluzione concreta. L’Amministrazione Provinciale ha il dovere di prendere sul serio le necessità della comunità e di agire per garantire infrastrutture stradali sicure ed efficienti. È evidente che una semplice pennellata di vernice non risolverà i problemi di questa strada. Ci sarebbe bisogno di interventi di manutenzione e ripristino del tracciato, al fine di garantire la sicurezza di chi la percorre. È incomprensibile che si dedichi più attenzione all’aspetto estetico, come l’applicazione di questa sorta di “trucco” sulla strada, piuttosto che alla sua funzionalità e sicurezza. È urgente che vengano presi provvedimenti per risolvere questi problemi.
Gli automobilisti e i residenti del Comune di Scala Coeli meritano strade sicure e in buono stato. Non sono accettabili promesse vuote o interventi superficiali che non risolvono i veri problemi. L’Amministrazione Provinciale di Cosenza prenda sul serio questa situazione e intervenga con lavori strutturali e di manutenzione. È inconcepibile che una strada così importante per la comunità sia trascurata e messa a rischio la sicurezza di chi la percorre. Inoltre, ribadiamo la necessità di riaprire l’antico percorso per il Comune di Terravecchia, in modo da offrire un’alternativa sicura e praticabile agli abitanti di Scala Coeli.
Non è accettabile che dal 2006 questa strada sia inibita al traffico senza che ancora si siano trovate soluzioni adeguate. È ora che l’Amministrazione agisca con concretezza e serietà, smettendo di promettere interventi che poi non vengono realizzati. La sicurezza dei cittadini è una priorità e non può essere sacrificata per una verniciatura di facciata!
Le autorità competenti prendano in seria considerazione la situazione e agiscano per risolvere i problemi strutturali che affliggono questa importante arteria stradale. Non può essere un semplice “maquillage” con vernice bianca a distrarre dai veri problemi che devono essere, invece, affrontati. Non si può consentire che l’apparenza estetica venga giudicata prioritaria rispetto alla sicurezza e al corretto funzionamento delle infrastrutture stradali. (al)