Oggi, a Scilla, alle 18.30, alla piazzetta Spirito Santo, il reading-concerto Tredici gol dalla bandierina di e con Ettore Castagna.
L’evento, organizzato in collaborazione con Derive Festival, chiude l’edizione 2019 dello Scilla Jazz Festival.
Il libro è il secondo romanzo di Castagna, antropologo culturale e musicologo oltre che scrittore, insegnante nella scuola statale e per Università di Bergamo. Nel reading si mescolano racconto e musica, l’autore ripercorrerà l’epoca in cui tutto si discute e si trasforma, in una luce irregolare e travolgente: l’amore, la politica, l’impegno civile e la libertà sessuale. I tredici gol sono quelli veramente segnati dalla bandierina, fra il 1974 e il 1981, ma rappresentano anche la metafora e la parabola della storia di un ragazzo che sogna vita, musica e rivoluzione rivolgendosi alla figura mitica di Massimeddu (Massimo) Palanca, leggendaria ala sinistra del Catanzaro.
Come si legge nella presentazione del libro, edito da Rubettino è «un’immagine inedita e molto contemporanea di un Sud spesso considerato solo periferia. Un racconto agrodolce sulle illusioni e le disillusioni di una generazione nel quale la vita di alcuni compagni di liceo e gli eventi calcistici della loro squadra si fondono in un equilibrio bello e imperfetto. Che non potrà durare».
Un ultimo appuntamento per assaporare, al tramonto, la bellezza della cittadina tirrenica che, ancora una volta, accoglie e abbraccia la splendida mistura tra musica e forme d’arte, in questo caso la letteratura.
Nelle sale espositive del Castello Ruffo di Scilla fino al 25 agosto prosegue Viaggi. Mostra internazionale tra mito, natura, bellezza. Espongono la brasiliana Izabel Alcolea, l’argentino Daniel Barroso, lo scultore Carlo Bellomonte, Federica Bertino con la sua opera Per te e i suoi delicati e simbolici acquerelli, Luciano Bonetti con la tematica forte dell’ecologia e dell’immigrazione, Milena Buti dalle opere personali e materiche, Anna Canale con le sue visioni astratte, Marinella Carubelli dal classicismo espressionista, Liliana Cavigioli, sintetica e cromatica nei dipinti essenziali, Renata Cuomo che presenta acquerelli e un’opera informale fortemente introspettiva, Curci, la fotografa dei riflessi e dell’acqua Enza De Paolis, il raffinato Giovanni Di Ceglie con i suoi dipinti su lino antico, il noto fotografo Carlo Di Giacomo che elabora linguaggi post industriali e urbani, ‘Aster’ dalla pittura informale e astratta, la colorista Fonachi, Giuliana Maddalena Fusari che coniuga fiber art e tecniche miste su carta e stoffa, Maria Pia Giacomini dalla classicità figurativa.
Luca Givan, creatore del Virtualismo materico, il giapponese e intarsiatore su legno Koichi Hasegawa, Fabiana Macaluso, giovani pittrice che affronta con mestiere tematiche quali l’immigrazione e la diversità dei popoli, Gabriella Martino, pluripremiata artista italiana, Laurita Mazapan, fotografa e performer spagnola di Madrid, la svizzera Manuella Muerner Marioni, il fotografo e performer Nuuco, Carmela Oggianu ‘Caroggi’ che presenta due opere tra il figurativo e l’impressionismo, Barbara Pecorari con le ‘Sardines’ metafora della vita e del mutamento ecologico, Mariella Pinto e Marenza Pinto, dalla profonda intensità pittorica e simbologia classica, la russa Jessica Gabbai Poliakoff, Maria Elena Ritorto, presente con quattro opere tra figurazione e astrazione, Elena Rizzardi con il suo dipinto materico e ricco di assemblaggi, Adriano Sambri che presenta una selezione di diversi dipinti tratti da grandi capolavori cubisti o di fantasia, il ricercatore dei materiali Antonio Saporito, il fotografo polacco Artur Skorupski, Eleonora Tranfo, che espone un prezioso acquerello su tavola, tecnica difficile e rara e Griscia Tufano, presente con tre opere dal forte impatto cromatico e simbolico. (rrc)