Com’era prevedibile, il geologo Carlo Tansi ha rotto in modo definitivo il tavolo di confronto con il Partito Democratico, al quale aveva imposto un termine temporale di 72 ore per indicare il nome del candidato della colazione che avrebbe visto riuniti i dem, le tre liste di Tansi, i grillini e alcune liste civiche. Niente da fare. È stato lo stesso ex capo della Protezione Civile della Calabria, già candidato governatore alle elezioni dello scorso gennaio, a darne notizia, con una nota al vetriolo con cui rimarca la sua distanza diffusa poco dopo le 21 di ieri.
«Sono stato informato – afferma Tansi – che la riunione del “tavolo del centrosinistra” fissata per stasera allo scopo di definire il nome del Candidato alla presidenza della Regione di una eventuale coalizione, è stata rinviata. Pertanto il termine temporale di 72 ore, concordato all’unanimità nella riunione di venerdì scorso, risulta di fatto superato senza nessun plausibile motivo.
Con rammarico, prendo atto che gli impegni presi sono stati disattesi e, coerentemente con le indicazioni degli esponenti del Movimento Civico Tesoro Calabria, condivisi da quanti si sono posti al mio fianco per sostenere una battaglia elettorale finalizzata a cercare di vincere le elezioni del prossimo 14 febbraio, sono costretto ad abbandonare il “tavolo della trattativa”, a cui avevo aderito al solo scopo di trovare una soluzione unitaria, per l’attuazione di un programma di governo della Regione, realmente e integralmente innovativo.
«Evidentemente devo constatare che le formazioni politiche che mi hanno invitato, in 4 giorni e dopo la prima settimana dall’inizio della fase di campagna elettorale, non sono stati in grado di proporre né un programma integrativo a quello proposto da Tesoro Calabria, né il nome di un candidato alla presidenza che, al posto mio, fosse in grado, per volontà politica, di sostenerne la coraggiosa realizzazione, contro i legacci di stampo clientelare, gli accordi trasversali e la lotta alla malavita organizzata.
«Circondato e spinto da tante persone libere e perbene, che credono con me che anche in Calabria si può cambiare, continuerò la mia sfida elettorale, con le tre liste civiche già presentate e altre due in fase di presentazione a supporto della mia candidatura a presidente, e con tutte le forze civiche che si vorranno aggregare. Sono convinto che – come già è accaduto a Crotone – vinceremo contro una classe politica calabrese oramai vecchia e maleodorante di cui i calabresi hanno le tasche piene». (rp)