«Dalle sedi istituzionali, senza saltare mai uno degli appuntamenti, alle piazze. Lungo tutto il percorso l’amministrazione comunale ha sostenuto e continuerà a farlo, le istanze delle comunità educanti che non riguardano solo il perimetro comunale ma tutto il territorio».
È quanto dichiara il sindaco Alex Aurelio che insieme all’assessora all’istruzione e alla cultura Antonia S.M. Roseti non ha mancato di far arrivare la vicinanza dell’esecutivo a studenti, docenti e personale scolastico partecipando, dopo quella tenutasi nei giorni scorsi, anche alla manifestazione di lunedì 23 ottobre. Insieme al primo cittadino a rappresentare l’amministrazione comunale c’erano anche gli assessori Stefania Principe e Leonardo Petrone.
«La Giunta Aurelio – aggiungono Aurelio e Roseti – è rimasta fedele alla propria linea in tutte le occasioni, nessuna esclusa: dal primo incontro interlocutorio in Provincia del 19 settembre scorso che ha offerto l’opportunità di indicare le condizioni per l’applicazione dei criteri compensativi, alla delibera di giunta comunale del 28 settembre, nonché con la propria presenza all’assemblea dei sindaci del 14 ottobre scorso di carattere esclusivamente informativo e che quindi, contrariamente ai tentativi mediocri e puerili di strumentalizzazione e mistificazione della realtà di cui purtroppo si legge, non dava la possibilità di intervenire né di esprimere alcun voto, ma solo di prendere atto della proposta di piano del dimensionamento scolastico che sarebbe stata oggetto del consiglio provinciale del 16 ottobre 2023».
Nell’ambito del predetto primo incontro, finalizzato ad instaurare una interlocuzione tra Provincia e Comuni, l’assessora Roseti aveva evidenziato l’importanza di mantenere l’autonomia in capo ai quattro istituti scolastici presenti nel territorio: l’Istituto comprensivo Corrado Alvaro, il Polo Liceale G.Galilei, l’Istituto E.Aletti e l’Its G.Filangieri; i primi due in possesso dei requisiti delineati dalle linee guida della Regione Calabria per mantenere l’autonomia scolastica; gli altri, l’Istituto Aletti e l’Its G.Filangieri, con una comunità studentesca inferiore alle 600 unità.
Per questi ultimi due l’esecutivo Aurelio aveva chiesto il mantenimento dell’autonomia in quanto istituti scolastici siti in aree connotate da fragilità economica e sociale. Gli altri requisiti da tenere in considerazione erano la collocazione geografica di Trebisacce, baricentro anche per gli altri comuni dell’Alto Jonio (gli istituti di istruzione secondaria cittadini sono infatti frequentati da alunne e alunni provenienti dal territorio); la presenza di condizioni socio-economiche critiche presenti nei territori montani dai quali provengono numerosi studenti; l’eterogeneità degli indirizzi in cui si articola l’offerta formativa che connota gli istituti, caratteristica che si palesa difficilmente conciliabile con una aggregazione anche in conformità a quanto previsto dalle linee guida regionali.
«La predetta posizione della Giunta Aurelio – scandisce la Roseti invitando ad evitare disinformazione che danneggia soltanto la causa comune portata avanti con gli studenti, i docenti e i dirigenti che del resto condividono ed apprezzano l’impegno dell’amministrazione comunale – è stata già cristallizzata con una propria delibera di giunta del 28 settembre scorso ed immediatamente trasmessa alla Provincia di Cosenza, comunicando il predetto proprio parere in merito al tema del dimensionamento scolastico».
«Nel citato incontro del 14 ottobre – aggiunge l’assessora – non era prevista la possibilità di intervenire sulla proposta del piano sul dimensionamento scolastico. Come amministrazione comunale non abbiamo potuto che prendere atto della decisione della Provincia di accorpare l’Its G.Filangieri all’Istituto E.Aletti di Trebisacce che sarebbe stata oggetto di approvazione esclusivamente da parte del consiglio provinciale senza alcun diritto di voto da parte dei comuni né nell’ambito dell’assemblea dei sindaci del 14 ottobre (nell’ambito della quale non si è proceduto ad alcuna votazione in merito) né nell’ambito del consiglio provinciale del 16 ottobre in quanto riservato naturalmente alla votazione da parte dei soli consiglieri provinciali. Ma sindaco ed esecutivo si sono subito attivati – conclude la Roseti – per individuare soluzioni alternative a tutela dei due presidi di cultura e legalità, condivise con le dirigenze scolastiche oltre a sostenere l’emendamento del senatore Ernesto Rapani». (rcs)