È stato presentato, nei giorni scorsi a Tropea, il film Il Vuoto di Giovanni Carpanzano e prodotto dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e dalla Fondazione Film Commission Calabria.
Si tratta di uno dei progetti per celebrare i 50 anni di attività dell’Istituto. Protagonisti anche gli studenti, che possono mettere in pratica le competenze acquisite in aula.
Le riprese sono in corso in alcune location calabresi come Tropea, Vibo Valentia e Catanzaro nei giorni scorsi. A vestire i panni dei protagonisti sono Gianluca Galati e Kevin Di Sole. Il cast vede anche la presenza di Paola Lavini e Valentina Persia.
La pellicola si avvale della profonda collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: oltre al regista, infatti, è coinvolto un altro docente Aba. Si tratta di Vladimir Costabile, che cura la regia audio e il sound design della produzione. Inoltre sono direttamente coinvolti alcuni studenti della Scuola di Regia dell’Accademia: «Il progetto è riuscito a portare gli studenti sul set al fine di far vivere loro un’esperienza concreta del lavoro su campo. Ogni studente ha scelto uno dei reparti che più gli si confaceva con l’obiettivo di approfondire quello che si studia nelle aule. Voglio per questo ringraziare il direttore dell’Aba, Virgilio Piccari, perché con la sua lungimiranza ha permesso la realizzazione del progetto sposandolo appieno e consentendo così agli studenti di essere presenti sul set», ha spiegato Carpanzano.
Il regista ha poi così descritto il film: «È un film che ha l’obiettivo di riportare il lavoro attoriale al cinema, che non è solo immagine ma soprattutto recitazione e interpretazione, nel tentativo di far rivivere il neorealismo italiano».
Dal canto suo, Costabile si è detto «davvero soddisfatto di come gli studenti si siano trovati a loro agio nelle varie squadre, dei feedback positivi che le maestranze sul set esprimono, enfatizzando per la dedizione e la voglia di “rubare” il mestiere che i nostri ragazzi stanno dimostrando. Il mio plauso va poi al direttore Piccari per aver dato la possibilità ai nostri studenti di confrontarsi con il lavoro su un vero set cinematografico e voglio personalmente ringraziare tutte le maestranze per la loro pazienza e per la possibilità che ci stanno regalando».
«L’apertura al territorio, la volontà di contaminarlo con la bellezza, con la cultura, con l’arte sono per l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro tra i principali obiettivi istituzionali – ha spiegato Piccari –. Anzi, è un dovere morale, per un Ente come l’Aba, mettersi a disposizione del territorio e contribuire al suo sviluppo attraverso l’arte e le professionalità che forma. I nostri ragazzi devono poter iniziare sin da subito ad applicare le competenze acquisite e aver modo di sviluppare ulteriori conoscenze che si ottengono solo con la pratica. “Il vuoto” è un’altra bellissima occasione per farli confrontare direttamente con il mondo del lavoro che li accoglierà dopo il completamento del loro percorso di studi».
Il vuoto, in effetti, arricchisce ulteriormente il cartellone delle iniziative promosse dall’Aba, tutte realizzate con il coinvolgimento degli studenti. I primi mesi del 2023 hanno visto l’Aba dare vita a diversi progetti che da un lato puntano a formare i suoi studenti e dall’altro si occupano di valorizzare il territorio calabrese, utilizzando i vari linguaggi dell’arte come mezzo di promozione.
Non è un caso, però, che l’anno in cui l’Accademia festeggia i suoi 50 anni di attività sia quello in cui la relazione tra Aba e territorio venga a consolidarsi ulteriormente, riannodando quel filo rosso che in passato ha fatto sì che l’evoluzione socio-culturale della città di Catanzaro e della regione fosse direttamente connessa all’azione dell’Accademia.
Così, dopo una coda di 2022 che ha visto avviare i festeggiamenti per il 50ennale con la mostra, ancora aperta, presso la sede catanzarese della Banca d’Italia; con la sfilata “Refashioned”, la prima organizzata dall’Accademia grazie alla sua Scuola di Fashion Design; con la mostra su Toni Ferro, artista e storico direttore dell’Aba Catanzaro; il 2023 si è aperto con le mostre realizzate in collaborazione con il Bocs Museum di Cosenza: quattro quelle sin qui prodotte (Simone Bergantini, Bruno La Vergata, Luca Sivelli feat. Vladimir Costabile e Zeroottouno, quest’ultima visitabile fino al 10 aprile) e altre due in programma nei prossimi mesi (Andrea Grosso Ciponte e Caterina Arcuri).
Arte e cultura ambientalistica si sono fuse nel progetto “Ceilings Utopie”, per una collaborazione con il Nucleo Biodiversità dei Carabinieri e l’amministrazione Comunale di Catanzaro, mentre a breve prenderà vita un progetto realizzato dai docenti Elena Di Fede e Riccardo Francaviglia con il gruppo Scout catanzarese. (rvv)