Domani mattina, alle 10, all’Istituto Superiore I.T.G. e I.T.I. e I.T.E. Libera Vibo Valentia presenta l’inchiesta Gli scomparsi di mafia, de LaviaLibera a firma del giornalista e dottorando di ricerca in Studi sulla criminalità organizzata (Unimi), Francesco Donnici.
L’evento è stato organizzato in occasione dell’anniversario della tragica scomparsa di Francesco Vangeli, per cui sarà celebrata, alle 18.30, nella Chiesa Maria S.S. del Potere a Scaliti di Filandari (VV), una Santa Messa.
Le studentesse e gli studenti si confronteranno con il giornalista a partire dal fenomeno comunemente chiamato “lupara bianca”, modus operandi tipico della ‘ndrangheta che condanna le vittime anche dopo la morte.
Francesco Vangeli, giovane di ventisei anni, pieno di vita, di progetti e di sogni da realizzare è stato ucciso da mani criminali e violente che affondano radici in mentalità e comportamenti di chiaro stampo ‘ndranghetista. Del suo corpo, come di quello di almeno 50 vittime a partire dal 2009, non vi è traccia.
E dunque, l’iniziativa, costruita in sinergia con la scuola, vuole essere un modo per continuare ad amplificare il grido di dolore di mamma Elsa che, da sei anni, incessantemente e con forza, continua chiede il corpo del proprio figlio. Una novella Priamo che si appella alla coscienza degli aguzzi e degli eventuali loro complici affinché i resti mortali di Francesco possano trovare almeno una degna sepoltura.
Ad amplificare il suo grido di dolore le testimonianze di Matteo e Vincenzo rispettivamente fratelli di Giuseppe Russo Luzza e di Maria Chindamo. Due storie accumunate dallo stesso destino se non fosse che per i familiari di Giuseppe Russo-Luzza l’agonia dell’assenza di un corpo su cui piangere è venuta meno grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. (rvv)