11 agosto – La XVI edizione del Festival d’Autunno di Catanzaro, ideato e guidato da Antonietta Santacroce, presentato ieri nel capoluogo, costituisce un motivo d’orgoglio per tutta la Calabria. È una manifestazione diventata ormai matura che proietta sulla Calabria una grande luce di attenzione, a livello internazionale: è un appuntamento importante, con ospiti ugualmente di grande rilievo, la cui personalità riflette lo spirito di una riscossa culturale e di un fermento inarrestabile. Catanzaro e tutta la Calabria esprimono un potenziale di cultura che viene raccolto e celebrato in tutto il mondo: la musica, i libri, il cinema, il teatro, sono strumenti di diffusione della conoscenza, ma altresì risultano una ribalta straordinaria che attrae interesse e attenzione verso una terra che ha una storia millenaria ed è in grado – nei fatti – di scrivere presente e futuro nel solco della larghissima tradizione culturale che contraddistingue questo importante pezzo di Sud.
E, non a caso, il bel programma ideato dalla Santacroce parte proprio dalla Calabria, con due rappresentanti significativi di questa terra: Loredana Berté (che apre il 20 settembre) e Sergio Cammariere. Due calabresi che hanno scritto bellissime pagine nel mondo della musica leggera e costituiscono gli ideali rappresentanti di una continuità culturale che la Calabria continua, efficacemente, a proporre e mantenere. Questi protagonisti sono il simbolo del grandissimo talento dei figli di Calabria, non soltanto nella musica, ma anche nell’arte (Rotella), nella scienza (Dulbecco), nella letteratura (qui l’elenco diventa lunghissimo), nella politica. La Calabria è terra di emigrazione, adesso soprattutto intellettuale, ma i suoi figli le rendono, orgogliosamente, il giusto tributo d’onore. E sono gli eventi come il Festival di Antonietta Santacroce che ce lo fanno, meritoriamente ricordare. (s)
IL FESTIVAL. Un’alma brasileira” caratterizza questa XVI edizione del festival d’Autunno (Brasile-Calabria: terre di emigrazione e di accoglienza) , con personaggi di grande rilievo artistico come Toquinho (un’anteprima il 30 agosto nel Complesso Monumentale del San Giovanni, con un concerto gratuito, e poi lo spettacolo al Politeama il 6 ottobre) per un viaggio “carioca” straordinario tra choro, samba e bossanova. Il cartellone rivela anche il nome di Stefano Bollani (8 novembre) e molti eventi culturali di contorno.
Perché Loredana Berté? «Ci sono artisti – dice il direttore artistico della rassegna, Antonietta Santacroce – che lasciano tracce indelebili della loro presenza grazie al carisma e alla forte personalità che possiedono. Loredana Berté è indubbiamente tra questi. Ho sempre desiderato riproporla al pubblico del Festival per far rivivere loro le vibrazioni suscitate dal memorabile concerto tenuto in occasione dei suoi quaranta anni di attività. Un ritorno gradito questo della cantante di Bagnara Calabra che inaugurerà una ennesima stagione che si preannuncia ricca di interessanti proposte».
Con la partecipazione al Festival d’Autunno Loredana Berté concluderà il suo “Amiche sì! Summer Tour” che sta raccogliendo grande successo di pubblico. (rcz)