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Ferrovie e strade, “la Calabria che vogliamo” chiede nuovo corso di investimenti

Italo Treno

Il Movimento politico La Calabria che vogliamo, guidato dall’ex presidente degli industriali reggini Giuseppe Nucera, chiede un nuovo corso negli investimenti per infrastrutture e trasporti. Plaudendo ai nuovi collegamenti dei treni veloci che avvicinano la Calabria all’Italia, Giuseppe Nucera  saluta con soddisfazione l’arrivo dei Frecciarossa a Reggio Calabria ma allo stesso tempo si augura sia solo un punto di partenza nel percorso di rinascita del territorio calabrese: «Il collegamento giornaliero in Frecciarossa da e per Reggio Calabria, assieme all’arrivo di Italo in riva allo Stretto, contribuirà alla ripartenza e al rilancio dell’economia e del settore turistico della Calabria e dell’intero Sud Italia».

«Si tratta però – sottolinea Nucera – di un tassello nell’intricato puzzle di necessità che il nostro territorio da parecchi anni soffre. La Calabria si trova a vivere una fase decisiva: ha davanti un bivio che separa il rilancio del nostro territorio da una crisi devastante i cui confini non sono immaginabili. È il momento di investire in modo forte e deciso nelle infrastrutture così carenti della Calabria. Penso all’ammodernamento e completamento della rete stradale, ad esempio il tratto Bovalino-Bagnara o il megalotto della S.S. Statale 106 nel versante che collega Reggio Calabria a Locri e Roccella a Soverato».

«C’è ancora molto da fare – assicura l’ex Presidente di Confindustria Rc –sulla linea ferroviaria, specie per quella che collega la nostra regione al versante Adriatico. Sarebbe importante, anche sul piano turistico, ripristinare le linee Taurensi in disuso da anni. L’arrivo del treno Frecciarossa e di Italo deve rappresentare il punto di partenza verso la costruzione di una linea d’alta velocità. Senza una reale alta velocità infatti l’arrivo del Frecciarossa non può concretizzarsi nei fatti. La Calabria non può più rimanere ai margini, isolata, ma deve tornare a correre.

Negli ultimi giorni è tornato d’attualità il Ponte sullo Stretto, la cui possibile costruzione continua a dividere e far discutere. Giuseppe Nucera non ha dubbi: si tratta di un’infrastruttura dall’importanza nevralgica. «Sin dalla nascita del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, uno dei punti fondamentali del nostro programma riguardava la costruzione del Ponte sullo Stretto. È impensabile che un’opera di tale portata possa suscitare dubbi e incertezze. Si tratta invece di un progetto capitale per la nostra regione e l’intero Sud Italia. Dobbiamo guardare al futuro con entusiasmo e determinazione, coscienti delle possibilità che il dramma Covid-19 ci ha offerto. Adesso bisogna ripartire con la volontà di costruire una Calabria forte e all’avanguardia, che possa fare da traino per il rilancio dell’intero paese». (ed)

 

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