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  • Sale ancora la curva Covid, 4.256 casi e 37 morti nell'ultima settimana: i dati
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 29 Settembre 2025 at 9:29

    (Adnkronos) - Settembre si chiude con la curva dei casi Covid in Italia ancora in salita: sono infatti 4.256 casi e 37 morti nell'ultima settimana (18-24), erano 3.692 e 21 la precedente. E' quanto emerge dall'ultimo bollettino settimanale pubblicato dal ministero della Salute. Crescono anche i tamponi, che passano da 29.112 a 33.209. Il tasso di positività è al 12,8% (12,7% la settimana precedente). La regione con più contagi rimane la Lombardia (1.637), seguita dalla Campania (674) e dal Veneto (436).  La situazione varianti. In base ai dati di sequenziamento presenti nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, "nell'ultimo mese di campionamento consolidato (agosto, dati al 21 settembre) si evidenzia la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di sequenziamenti attribuibili a XFG (78%), variante sotto monitoraggio attualmente in crescita su scala globale. Tra i diversi lignaggi identificati nel mese di luglio 2025, XFG.3 è risultato prevalente (12%)", si legge nel monitoraggio pubblicato dall'Istituto superiore di sanità.  "I casi di Covid nel nostro Paese sono in lento, ma continuo aumento, e ormai - nell'ultima settimana - hanno superato quota 4mila. Se sì pensa che probabilmente c'è una forte sottostima, in quanto i più fanno un tampone fai da te e molti non lo fanno proprio, i numeri sono tutt'altro che irrilevanti. Per fortuna, i casi gravi sono davvero una piccola minoranza e anche le ospedalizzazioni sono relativamente poche". Così all'Adnkronos Salute Giovanni Rezza, docente straordinario di Igiene e Sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando l'ultimo bollettino. "Ciò che colpisce è soprattutto che, essendo un virus giovane e capriccioso, Sars-CoV-2 non ha ancora una stagionalità ben assestata - sottolinea l'epidemiologo - per cui tende a fare dei picchi anche col clima caldo, ad esempio a inizio estate o inizio autunno, anticipando di fatto la stagione influenzale, in conseguenza delle mutazioni che accumula e approfittando del calo delle risposte naturali indotte dall'ultima vaccinazione o dalla malattia naturale. Ciò rende difficile programmare una campagna vaccinale finalizzata, secondo le ultime indicazioni del ministero della Salute, a proteggere anziani e fragili".  "Le ondate degli ultimi tempi - osserva Rezza - non sono state particolarmente intense e, soprattutto, l'impatto clinico è relativamente modesto. Ma fosse anche una normale influenza o un banale raffreddore, poterlo evitare e proteggere gli altri, evitando eventi pubblici quando si ha febbre o altri sintomi respiratori, e magari usando una mascherina se si ha la tosse (che sia da Covid o meno), rimane certamente un consiglio di buon senso e una forma di rispetto nei confronti degli altri, soprattutto se si tratta di persone vulnerabili".  "La crescita dei casi Covid osservata in questi giorni rientra nella dinamica attesa per questo periodo. La […]

  • Covid, continua la risalita in Italia: contagi e morti nell'ultima settimana, il bollettino
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 19 Settembre 2025 at 14:18

    (Adnkronos) - Risalita lenta ma costante del Covid in Italia, dove nell'ultima settimana sono aumentati sia contagi che morti rispetto ai 7 giorni precedenti.  Dall'11 al 17 settembre sono stati 3.692 i contagi (la settimana precedente erano 2.824), secondo l'ultimo bollettino del ministero della Salute. C'è stato anche un lieve aumento dei decessi: sono stati 21 contro gli 11 della settimana precedente.  Sono aumentati anche i tamponi, che sono passati da 28.938 a 29.112. Il tasso di positività è al 12,7% (era 9,8%). La Lombardia è in testa tra le regioni con più contagi (1.343), seguita da Campania (608) ed Emilia Romagna (416). L'Abruzzo è l'unica con 0 casi.  

  • Covid Italia, aumentano i casi: oltre 2mila in ultima settimana
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 6 Settembre 2025 at 11:13

    (Adnkronos) - Continua la lieve salita dei casi Covid in Italia. Sono 2.052 i contagi registrati nella settimana 28 agosto - 3 settembre, erano 1.391 nella settimana precedente; i decessi scendono da 10 a 8. Lo rileva l'ultimo report settimanale dei casi Covid in Italia del ministero della Salute. I tamponi sono passati 17.942 a 27.891, il tasso di positività è sceso dal 7,8% al 7,4%. Le regioni con più casi sono: Lombardia (532), Campania (319) e Emilia Romagna (254), mentre Marche e Abruzzo hanno segnalato zero casi.  Secondo il monitoraggio Covid dell'Istituto superiore di sanità, "i tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nelle fasce di età più alte". I dati preliminari relativi al mese di agosto 2025, "evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di sequenziamenti attribuibili alla variate XFG o 'Stratus'", conclude il monitoraggio.   "I ricoveri di persone positive al Covid nel nostro ospedale non sono mai mancati durante questi mesi, parliamo di pazienti particolari con comorbidità o immunocompromessi, quest'ultimi i soggetti oggi più a rischio. Per gli altri che contraggono il Sars-CoV-2 la malattia non è particolarmente impegnativa. Quindi non credo che in autunno ci attendano difficoltà nella gestione della malattia, se non qualche lieve picco della fluttuazione dell'incidenza. Ci sarà la circolazione del Covid insieme all'influenza come già avvenuto lo scorso anno insieme poi ad altri virus respiratori come l'Rsv", afferma all'Adnkronos Salute Fabrizio Maggi, direttore dipartimento di epidemiologia e direttore Uoc Virologia e Laboratori di Biosicurezza dell'Inmi Spallanzani di Roma.  "Se osserviamo i dati estivi notiamo che una certa quantità di positivi c'è sempre stata, non abbiamo di fronte un 'nuovo' virus ma stiamo vivendo una sua costante evoluzione con tante varianti registrate - prosegue Maggi - E' un percorso unico nella storia della Medicina perché mai si è avuta la possibilità di studiare l'arrivo e la trasformazione di un nuovo patogeno come stiamo facendo negli ultimi 5 anni. In questi mesi la variante protagonista è Xfg, ribattezzata 'Stratus', l'evoluzione di altre già passate. Per cui non credo che dovremmo preoccuparci, io ho sempre detto che l'evozione del Sars-CoV-2 è sempre di più verso un virus 'tranquillo' in grado di adattarsi alla popolazione. Questo per tanti motivi, compreso il fatto che l'immunità della vaccinazione e della reinfezione con il tempo non sono più quelle iniziali".  Una mese per preparare la campagna vaccinale autunnale antinfluenzale e anti-Covid, con i dati 2024 che segnalano per la seconda dati molto bassi. Cosa consiglia? "C'è stata effettivamente una riduzione dell' attenzione all'immunizzazione per Sars-Cov-2, ma è chiaro - conclude - che gli anziani e i fragili dovrebbero fare il richiamo del vaccino, soprattutto chi soffre di altre malattie".  

  • Covid Italia, avanza variante Stratus: tornano i 'vecchi' sintomi
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 5 Settembre 2025 at 8:31

    (Adnkronos) - Nuova variante Covid in Italia con aumento dei casi. Il Sars-CoV-2 "non ci ha mai abbandonato e come negli anni precedenti in questo periodo post vacanze sta girando di più e ne vediamo gli effetti con i casi in lieve aumento. Un trend confermato anche dall'Oms, visto che in alcuni stati (Grecia, Irlanda, Romania e Francia) l'incidenza è in aumento. In Italia c'è un incremento ma è contenuto e non sostenuto, diciamo che non c'è un allarme. Vediamo qualche ricovero di over 80 con comorbidità". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa è tra i fondatori della rete di sequenziamento dell'Istituto superiore di sanità (Iss) che monitora le varianti Covid in Italia.  Proprio sul tema dell'evoluzione del Sars-CoV-2, il virologo cita gli ultimissimi dati: "La variante che oggi va per maggiore, siamo già oltre il 50% di presenza nei contagi, è XFG o 'Stratus', arrivata dagli Usa - frutto della ricombinazione di altre mutazioni- e oggi dominante anche da noi". L'ultimo report del ministero della Salute sui casi Covid in Italia, riferito alla settimana 21-27 agosto, registrava 1.391 contagi (erano 1.091 sette giorni prima).  "Nei positivi al Covid stanno tornando i 'vecchi' sintomi che abbiamo conosciuto nella prima fase della pandemia - prosegue Pistello - Molti lamentano la mancanza improvvisa dell'olfatto e del gusto, questo perché molto probabilmente l'ingresso del virus predilige queste sedi che vengono - momentaneamente - compromesse e non trasmettono lo stimolo percepito al cervello. Rimangono poi la febbre, anche alta, e i sintomi respiratori che conosciamo". Cosa dobbiamo aspettarci per l'autunno? "Se osserviamo i dati delle vaccinazioni non vediamo segnali positivi - risponde il virologo - E' chiaro che c'è una fascia di popolazione vulnerabile, over 60-70, che ha perso nel temo lo scudo immunologico, vuoi per una vaccinazione lontana nel tempo vuoi perché il Covid ha avuto una flessione e ci sono stati meno contagi. Io darei due consigli: il primo alle autorità sanitarie nazionali di lavorare sulla campagna vaccinale autunnale e spingere sia per l'antinfluenzale che per l'anti-Covid. E poi alla popolazione di scegliere per la doppia vaccinazione, abbiamo visto che è sicura ed efficace". Sulle recenti polemiche sull'obbligo o meno rispetto alle vaccinazioni, Pistello è chiaro: "Mi pare difficile in questo momento pensare a questa scelta per l'Italia, riprendere un focolaio di morbillo non è facile, serve - conclude - tenere la barra dritta sulle coperture vaccinali".  

  • Covid, casi in aumento a luglio: anche il Sars-CoV-2 ha rialzato la testa
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 2 Agosto 2025 at 12:26

    (Adnkronos) - Non solo le zanzare e le infezioni che trasmettono. Quest'estate è tornato a rialzare la testa anche il Covid, non certo nuovo a periodiche risalite che non hanno mai risparmiato nemmeno la bella stagione. Guardando ai dati del monitoraggio ministero della Salute-Istituto superiore di sanità, da fine giugno a fine luglio il coronavirus Sars-CoV-2 - che continua a circolare anche se l'emergenza pandemica sembra ormai un ricordo lontano - ha fatto registrare casi in crescita: dai circa 300 a fine giugno (305, da bollettino, nella settimana dal 19 al 25) a circa 500 a fine luglio (513 nel periodo 24-30).  Restano pochissimi i decessi settimanali, benché ancora presenti. L'indice di positività è salito dall'1,3% al 2,8%, associato però a un crollo dei tamponi (da 23.766 della settimana 19-25 giugno a 18.002 del 24-30 luglio). Nessun problema negli ospedali, dove i tassi di occupazione legati al virus risultano bassi e stabili, sia in area medica sia in terapia intensiva (0,9% e 0,3%%). Ferma anche l'incidenza (1 caso ogni 100mila abitanti); più vario l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi con ricovero ospedaliero, sempre nei dintorni dell'1 e in lieve calo nell'ultima rilevazione disponibile.   Costa sta succedendo? "Nell'ultimo mese c'è stata effettivamente un'ondina di risalita", spiega all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, che torna alla "mia famosa metafora del sasso nello stagno: onde a digradare che si ripetono periodicamente, non su base stagionale, bensì legate all'instabilità del virus e allo sviluppo di nuove varianti. Covid è una presenza con cui dovremo convivere", ripete il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'Università Statale di Milano. Ma i bollettini, ormai, sono sempre meno indicativi della situazione reale: "Con così pochi tamponi - precisa l'esperto - i casi sono ovviamente molto sottostimati".  

  • Covid, contagi in aumento in Italia: ultimo bollettino
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 20 Giugno 2025 at 9:07

    (Adnkronos) - Continua il trend al rialzo per i contagi di Covid in Italia, con 420 contagi segnalati dal 5 all'11 giugno, rispetto ai 334 registrati dal 29 maggio al 4 giugno. Sono i dati riportati nell'ultimo aggiornamento pubblicato sul sito del ministero del Salute, che indica un numero di decessi stabile: 7 morti nel periodo 5-11 giugno, 8 nei 7 giorni precedenti. Crescono i tamponi eseguiti in una settimana, da 23.512 a 25.390, e sale il tasso di positività: dall'1,4% all'1,7%. La regione con più casi è la Lombardia, che riporta 134 contagi contro i 93 della precedente rilevazione.  Un quadro in linea con quello descritto venerdì scorso dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha evidenziato nelle ultime settimane un lieve aumento della circolazione di Sars-CoV-2 in Europa, complice la nuova variante NB.1.8.1 o Nimbus.  

  • Covid, allerta per nuova variante. Bassetti: "Guardia troppo bassa"
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 29 Maggio 2025 at 12:30

    (Adnkronos) - "Il Covid oggi non è un problema per la stragrande maggioranza degli italiani, ma aver abbassato troppo la guardia sul discorso vaccinale e sul 'liberi tutti' dai vaccini non funziona. Le persone anziane e immunodepresse hanno problemi con il Covid". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.   Sotto i riflettori c'è una nuova variante, Nimbus, mentre il Covid torna ai livelli di un anno fa. E' il quadro delineato dall'Oms nell'alert di ieri. "Da metà febbraio 2025, secondo i dati disponibili dai siti sentinella, l'attività globale di Sars-CoV-2 è in aumento, con un tasso di positività ai test che ha raggiunto l'11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024", ha segnalato l'Organizzazione mondiale della sanità nell'alert pubblicato per fare il punto sull'andamento di Covid-19 in queste ultime settimane e su un quadro che sta cambiando, con l'ascesa di una nuova variante che si affaccia sulla scena globale, NB.1.8.1.  L'ultimo aggiornamento settimanale del ministero della Salute sui casi Covid in Italia, settimana 15-21 maggio, registrava 298 casi e 5 decessi (erano 249 e 13 rispettivamente la precedente).  "E' evidente che oggi si deve pensare alla nuova campagna vaccinale che si avvierà a settembre-ottobre - ha sottolineato Bassetti - Ci deve pensare il ministero della Salute, però abbiamo mollato ogni tipo di ormeggio rispetto alla prevenzione vaccinale e questi sono i risultati. Probabilmente anche da noi tornerà a circolare pesantemente e poiché negli ultimi 2 anni non si è vaccinato nessuno avremo dei problemi".  "Qualcuno poi si assumerà le responsabilità - ha affermato quindi l'esperto - rispetto al continuo scaricabarile sui vaccini, che porta ad un atteggiamento di distanza degli italiani sui vaccini. Chi governa si deve assumere il compito di dire cosa fare, perché il Covid è ancora un problema per gli anziani e gli immunodepressi".  

  • Rischio Long Covid, scoperta variante genetica che lo aumenta del 60%
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 24 Maggio 2025 at 9:19

    (Adnkronos) - Continua lo sforzo degli scienziati per decifrare il rebus del Long Covid, sintomi persistenti che tormentano alcune persone per molto tempo dopo che hanno archiviato l'infezione da Sars-CoV-2. Un team internazionale di ricercatori potrebbe aver identificato un link genetico con la sindrome, una variante che aumenta il rischio e che si trova vicino a un gene noto per influenzare la funzione polmonare. A spingere la ricerca su questo fronte è stato un quesito che resta ancora aperto a diversi anni dalla crisi pandemica: le cause biologiche alla base dei sintomi persistenti post Covid rimangono poco chiare, spiegano gli autori del lavoro pubblicato su 'Nature Genetics'.  Ci sono persone, anche giovani, che da quando sono state colpite dal virus convivono con stanchezza, difficoltà cognitive (come quella sensazione di offuscamento che è stata definita 'brain fog', nebbia cognitiva) e problemi respiratori, tutti sintomi che possono ridurre significativamente la qualità della vita. In una collaborazione internazionale - battezzata Long Covid Host Genetics Initiative - i ricercatori hanno analizzato i dati genetici di 6.450 pazienti con la sindrome e più di un milione di soggetti usati come controllo in 24 studi provenienti da 16 Paesi. E hanno individuato la variante genetica che secondo la loro analisi aumenta il rischio di Long Covid di circa il 60%. L'associazione è stata confermata in un'analisi indipendente che ha coinvolto altri 9.500 casi.  La variante genetica identificata si trova proprio accanto al gene Foxp4, che è coinvolto nello sviluppo polmonare e nelle malattie polmonari. "I nostri risultati suggeriscono che la funzione polmonare compromessa svolge un ruolo chiave nello sviluppo di Long Covid - spiega Hugo Zeberg, Dipartimento di fisiologia e farmacologia, Karolinska Institutet, uno dei ricercatori principali dello studio -. Dal momento che questa variante genetica aumenta significativamente il rischio, è importante riconoscerla come un pezzo di un puzzle molto più grande". Gli studi genetici, aggiunge Hanna Ollila dell'Institute for Molecular Medicine Finland, Università di Helsinki, ricercatrice al Massachusetts General Hospital, che ha co-diretto lo studio, "possono fornire informazioni sui fattori di rischio della malattia e sono particolarmente potenti per quelle patologie in cui i meccanismi esatti rimangono sconosciuti". 

  • Covid, variante LP 8.1: ecco perché preoccupa, identikit e sintomi
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 23 Maggio 2025 at 9:23

    (Adnkronos) - Preoccupa la variante Covid LP.8.1. Si è fatta notare con più decisione intorno a febbraio 2025, quando la sua diffusione ha iniziato ad aumentare a un ritmo più rapido rispetto ad altre. E oggi si è ritagliata un posto di primo piano sotto i riflettori di scienza, enti regolatori, e istituzioni, dopo essere diventata dominante per esempio negli Usa e in diverse parti del mondo (scalzando XEC, che al momento della sua comparsa in Europa pesava ancora per il 50% delle sequenze).  Ma quali sono le caratteristiche della nuova osservata speciale di quest'era post pandemica? LP.8.1, cioè la variante a cui l'Emergency task force (Etf) dell'Agenzia europea del farmaco Ema raccomanda di mirare i prossimi vaccini anti-Covid per la campagna d'immunizzazione 2025-2026, fa parte come XEC della grande famiglia JN.1. E' figlia di una discendente di questo lignaggio, KP.1.1.3, e il campione più antico è stato raccolto l'1 luglio 2024, ricostruisce per esempio il documento dell'Etf, che fa notare come già all'interno di questo lignaggio siano 'gemmate' nuove figlie: "LP.8.1.1 o altre sottovarianti potrebbero diventare i ceppi predominanti all'interno del lignaggio LP.8.1", è lo scenario prospettato.  Risalendo ancora indietro lungo l'albero genealogico, emerge che sia le varianti XEC che LP.8.1 si muovono nell'alveo della famiglia antenata BA.2.86 delle sottovarianti Omicron, che è antigenicamente distante dal gruppo XBB circolante nel 2023 e da altre varianti circolate in precedenza. Rispetto a XEC, LP.8.1 presenta 6 mutazioni sulla proteina Spike, che hanno dimostrato di aumentare l'affinità di legame al recettore. "Di conseguenza - chiarisce l'organismo consultivo dell'ente regolatorio Ue - LP.8.1 potrebbe possedere il maggiore vantaggio in termini di crescita e una maggiore trasmissibilità rispetto ad altre varianti. Inoltre, è stato dimostrato che presenta una forte evasione immunitaria umorale".  Ma rispetto alle altre varianti? "Altri sottolignaggi emergenti di JN.1 sono MC.10.1, NP.1 e LF.7 e i discendenti come LF.7.7.2 e LF.7.2.1, che si sono rapidamente diffusi in alcune regioni del mondo". Ma, si fa notare nel documento Etf, "anche se LF.7.2.1 risulta essere" sulla carta "la variante più evasiva dal punto di vista immunitario, analogamente a MC.10.1 e NP.1, queste ultime mostrano un vantaggio di crescita limitato rispetto a LP.8.11". E' sulla base di queste evidenze che la variante LP.8.1 "sembra rappresentare il miglior compromesso in termini di idoneità evolutiva".  Sulla variante LP.8.1 si è espressa anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) fin da inizio febbraio, quando per l'agenzia Onu questa era già una variante sotto monitoraggio (Vum), in compagnia di XEC. Considerando le evidenze disponibili, scriveva l'Oms, "il rischio aggiuntivo per la salute pubblica rappresentato da LP.8.1 è valutato basso a livello globale". Anche perché la previsione era che anche i vaccini raccomandati rimanessero […]

  • Morta dopo vaccino anti Covid, prosciolti medici "perché il fatto non sussiste"
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 10 Aprile 2025 at 11:24

    (Adnkronos) - Nessun processo per la morte di Camilla Canepa. La gip Carla Pastorini ha infatti prosciolto i cinque medici dell'ospedale di Lavagna, Genova, indagati per la morte della giovane avvenuta nel giugno 2021 dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid Astrazeneca. La giudice ha deciso per il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.   Camilla Canepa aveva ricevuto una dose di vaccino Astrazeneca all'ospedale di Lavagna, ma poco dopo era stata colpita da 'Vitt', una trombosi dovuta a un livello di piastrine basse che potrebbe essere stata scatenata dall'iniezione del vaccino anti-Covid. Durante la scorsa udienza, il legale della famiglia Canepa Jacopo Macrì, aveva dichiarato che i medici "dovrebbero andare a processo perché, secondo noi, a quella data c'erano conoscenze scientifiche tali da imporre un percorso diagnostico e terapeutico diverso da quello che è stato seguito". I medici sono difesi dagli avvocati Alessandro Torri, Alberto Caselli Lapeschi, Stefano Savi, Paolo Costa e Maria Antonietta Lamazza. 

  • Covid, bollettino ultima settimana: 860 casi e 24 morti in Italia
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 7 Febbraio 2025 at 12:19

    (Adnkronos) - I casi Covid in Italia scendono ancora. Nella settimana 30 gennaio - 5 febbraio sono 860 ed erano 914 la precedente. I nuovi decessi passano da 43 a 24. Questi i dati riportati nel bollettino settimanale pubblicato online dal ministero della Salute. Scendono quindi i tamponi che passano da 58.986 a 50.154, il tasso di positività sale di poco dall'1,5% della settimana precedente a 1,7%.  La Lombardia è la regione che in numeri assoluti ha segnalato più casi (215), e Valle d'Aosta 0 casi. Le Marche continuano a registrare il tasso di positività più alto (41,1%). I 24 decessi della settimana presa in esame sono distribuiti: Lombardia (13), Fvg (5), Calabria (1), Campania (1), Emilia R., Puglia (1), Toscana 2). Mentre sono ancora 14 le regioni dovo in questa settimana non sono stati registrati casi.  

  • Covid, 60% ricoverati in prima fase pandemia presenta ancora sintomi: lo studio
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 27 Gennaio 2025 at 13:36

    (Adnkronos) - A 5 anni dall'inizio della pandemia di covid, sono tuttora numerosi i casi di pazienti che in Italia, anche a distanza di tempo dalla guarigione, presentano sintomi persistenti dovuti alla cosiddetta Pasc, acronimo di Post-acute sequelae of Sars-CoV-2 infection. "Circa 6 pazienti su 10 ospedalizzati per Covid nelle fasi più acute della pandemia (2020) presentano ancora sintomi, mentre nei casi meno gravi valutati dai medici di medicina generale che non hanno richiesto un ricovero il rapporto è di 1 caso ogni 10 pazienti". Lo indicano i risultati del progetto scientifico Pascnet che, attraverso una rilevazione basata sulla raccolta di dati clinici sistematici di oltre 1.200 pazienti, ha cercato di valutare l'impatto clinico della Pasc e, nello stesso tempo, di indagare le conseguenze che la pandemia di Covid-19 ha avuto sul Servizio sanitario regionale lombardo.   Coordinato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e finanziato dalla Fondazione Cariplo nell'ambito del bando 'Networking, ricerca e formazione sulla sindrome post-Covid', Pascnet era mirato sia a "colmare tutte le lacune relative alla sindrome", sia a "migliorare la conoscenza delle caratteristiche cliniche, della prevalenza, dei fattori di rischio o dell'incidenza differenziale, grazie anche a una prospettiva epidemiologica, clinica e di salute pubblica". Lo studio si è avvalso del coinvolgimento di diversi attori del Ssr della Lombardia, tra cui Agenzie di tutela della salute (Ats), Aziende socio-sanitarie territoriali (Asst), Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, medici di medicina generale, cooperative di medici di medicina generale e università, riporta una nota. Un approccio multidisciplinare, quello adottato dal progetto Pascnet, che si è rivelato fondamentale sotto diversi punti d vista. "I risultati scientifici raggiunti contribuiranno a migliorare sia la diagnosi di Long Covid da parte dei medici, sia la presa in carico da parte del Servizio sanitario nazionale di tutti quei pazienti che, a distanza di tempo, soffrono dei sintomi legati alla sindrome Pasc", afferma Claudio Lucifora, docente di Economia politica all'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove dirige il Centro di ricerca sul lavoro 'Carlo dell'Aringa' (Crilda), e coordinatore scientifico del progetto.  Lo studio epidemiologico ha analizzato l'impatto della pandemia di Covid-19 su una popolazione di circa 10 milioni di persone, il 45% delle quali con età superiore o uguale a 50 anni e con una prevalenza di malattie cardiache del 22%, quindi in grado di fornire una descrizione dettagliata e completa del suo impatto sulla popolazione residente in Lombardia da marzo 2020 a dicembre 2022. "In particolare - dettaglia la nota - l'analisi si è articolata in primo luogo con la creazione di un protocollo per la raccolta e il follow-up a lungo termine di dati clinici, e in secondo luogo con la valutazione dell'impatto clinico della Pasc attraverso un'analisi di follow-up condotta […]

  • Origine del Covid, Cia cambia posizione: "Probabile fuga da laboratorio cinese"
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 25 Gennaio 2025 at 20:48

    (Adnkronos) - E' "probabile" che una fuga del virus da un laboratorio in Cina sia stata all'origine della pandemia di Covid-19. Sono queste le conclusioni a cui è arrivata oggi la Central Intelligence Agency (Cia), dichiarando di aver modificato le sue precedenti valutazioni, ma aggiungendo allo stesso tempo di aver "scarsa fiducia" nel suo giudizio. La pandemia ha avuto come epicentro, nella fase iniziale, la città di Wuhan. "Sulla base delle segnalazioni disponibili la Cia valuta con scarsa fiducia che un'origine della pandemia di Covid-19 correlata alla ricerca sia più probabile di un'origine naturale", ha affermato un portavoce dell'Agenzia in una nota. "La Cia continua a valutare come plausibili sia gli scenari di origine correlata alla ricerca che quelli di origine naturale della pandemia di Covid-19", ha aggiunto il portavoce, evidenziando che l'agenzia ha "scarsa fiducia in questo giudizio" e continuerà a valutare qualsiasi nuova segnalazione di intelligence o informazione rilevante. Per anni la Cia ha sostenuto che non fosse chiaro se la pandemia di Covid fosse emersa dall'esposizione umana a un animale infetto o da un evento in un laboratorio di ricerca in Cina. Secondo l'Fbi ed il Dipartimento dell'Energia, invece, era probabile che il virus fosse il risultato di una fuga di laboratorio. Donald Trump, appena tornato alla Casa Bianca come presidente, anche nel suo primo mandato ha sempre fatto riferimento al covid parlando di 'China virus' e collegando l'inizio della pandemia al paese asiatico. Nel 2020, le parole di Trump provocarono la reazione di Pechino: "Chiediamo agli Stati Uniti di correggere il proprio errore e di porre fine alle accuse infondate contro la Cina". 

  • Covid Italia, bollettino ultima settimana: 1.481 casi e 44 morti
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 17 Gennaio 2025 at 11:58

    (Adnkronos) - Sono 1.481 i nuovi casi di Covid registrati in Italia dal 9 al 15 gennaio, in calo rispetto ai 1.562 della settimana 2-8 gennaio. Stabili i nuovi decessi: 44 morti rispetto a 45.  A fronte di un aumento dei tamponi (54.973 nell'ultima settimana contro i 42.025 della precedente), il tasso di positività scende dal 3,7% al 2,7%. Sono i dati riportati nel bollettino settimanale pubblicato online dal ministero della Salute. La Lombardia è la regione che in numeri assoluti ha segnalato più casi. Le Marche registrano il tasso di positività più alto (12,6%). 

  • Covid, primo bollettino settimanale 2025: 1.562 casi e 45 morti
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 10 Gennaio 2025 at 11:36

    (Adnkronos) - Piccole variazioni in crescita nei dati Covid in Italia nella prima settimana del 2025 rispetto all'ultima tra Natale e Capodanno. Tra il 2 e l'8 gennaio i casi sono stati 1.562, erano 1.559 nei 7 giorni prima; i decessi sono 45 ed erano stati 31. Questi i dati del bollettino settimanale pubblicato sul sito del ministero della Salute. Sono aumentati i tamponi, 42.025, rispetto ai 34.532 dell'ultima settimana di dicembre. Il tasso di positività scende dal 4,5% al 3,7%. Lombardia, Toscana e Veneto sono le regioni che in numeri assoluti hanno riportato più casi. Le Marche registrano ancora il tasso di positività più alto cresciuto dal 11,4% della settimana precedente al 16,8%.  "Il lieve, lievissimo aumento dei casi di Covid nella prima settimana del 2025 molto probabilmente è legato alla maggiore attenzione ai test. Si eseguono più tamponi perché siamo in piena fase acuta delle infezioni respiratorie e per questo motivo occorre capire se l'infezione che ci ha colpito sia influenza oppure covid". Così il virologo Fabrizio Pregliasco commenta con l'Adnkronos Salute i dati del bollettino. "Occorre fare attenzione ai fragili, pazienti immunodepressi, oncologici e over80 perché il Covid è ancora tra noi anche se oggi fa meno paura" conclude Pregliasco.   

  • Covid Italia, da XEC a LP.8.1: le nuove varianti da monitorare
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 30 Dicembre 2024 at 17:05

    (Adnkronos) - Tra le nuove varianti Covid che insidiano XEC, attualmente dominante nel mondo, ce n'è una che sembra avere più chance di farcela: è LP.8.1. Secondo un'analisi del laboratorio di Yunlong Cao, Biomedical Pioneering Innovation Center (Biopic) della Peking University di Pechino, gruppo in prima linea nello studio dell'evoluzione di Sars-CoV-2, è la variante da monitorare con maggiore attenzione perché potrebbe diventare la prossima da fronteggiare. Al momento, per esempio, negli Usa "ha rappresentato circa il 10% dei casi", fa notare anche lo scienziato Eric Topol, vice presidente esecutivo Scripps Research, fondatore e direttore Scripps Research Translational Institute. Ma ha un deciso vantaggio di crescita.   Secondo l'analisi di Cao e colleghi, LP.8.1 ha mostrato un'evasione immunitaria umorale paragonabile a XEC, ma ha dimostrato un'efficienza molto aumentata di coinvolgimento di Ace2", recettore che rappresenta una specie di 'porta' che il virus usa per entrare nelle cellule umane, "il che supporta la sua rapida crescita".  Le varianti XEC e KP.3.1.1 hanno superato KP.3 diventando i lignaggi Covid dominanti a livello globale grazie alle loro mutazioni Ntd uniche. Tuttavia, ora - spiegano i ricercatori nel lavoro messo a disposizione sul portale 'Biorxiv', in versione non ancora sottoposta a revisione fra pari - diversi sottolignaggi emergenti della famiglia JN.1, come LF.7.2.1, MC.10.1, NP.1 e, in particolar modo, LP.8.1, hanno dimostrato vantaggi di crescita superiori rispetto a XEC". Nel dettaglio, "quello che abbiamo scoperto - evidenziano gli autori - è che LF.7.2.1 è significativamente più invasiva a livello immunitario di XEC", principalmente a causa di una mutazione che le consentirebbe l'elusione di anticorpi neutralizzanti. "Tuttavia, la sua debole affinità di legame Ace2 sostanzialmente ne compromette la sua idoneità" a scalzare XEC. "Allo stesso modo, MC.10.1 e NP.1 hanno mostrato una forte evasione immunitaria anticorpale", dovuta a un'altra mutazione, "ma la loro limitata efficienza di coinvolgimento Ace2 ha limitato il loro vantaggio di crescita".  Questi risultati, concludono i ricercatori, "evidenziano il compromesso tra evasione immunitaria ed efficienza di coinvolgimento Ace2 nell'evoluzione di Sars-CoV-2 e sottolineano l'importanza di monitorare LP.8.1 e i suoi lignaggi discendenti".  Questa variante era anche finita nel gruppo delle osservate speciali, citate dagli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Facendo il punto sulla formulazione dei prossimi vaccini, l'agenzia Onu per la salute aveva da un lato confermato il quadro delle varianti, dominato dalla grande famiglia JN.1. E, pur ribadendo la costante crescita di XEC a livello globale, aveva parlato dell'esistenza di "altre varianti" sempre "derivate da JN.1, che sono attualmente in basse proporzioni, ma che hanno mutazioni che potrebbero dare loro un vantaggio rispetto a Xec". Fra quelle citate c'era proprio LP.8.1, […]

  • Covid, Oms: "Virus circola e si evolve, XEC cresce ma altre varianti si affacciano"
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 23 Dicembre 2024 at 15:18

    (Adnkronos) - La convivenza del mondo con il Sars-CoV-2 continua. Archiviata la pandemia di Covid, il virus è ormai una presenza costante nel 'paniere' dei patogeni respiratori in azione: "Continua a circolare a livello globale e a causare malattie, morti e sindromi post virus" come il long Covid. E "continua a evolversi". Qual è la situazione varianti al momento? XEC resta la più diffusa, ma il quadro è più vario e movimentato di quanto si pensi. A fare il punto è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella dichiarazione in cui sono riportate le indicazioni per la composizione antigenica che dovranno avere i futuri vaccini Covid (monovalenti mirati alla famiglia JN.1, come quelli attuali). "Le varianti Sars-CoV-2 attualmente in circolazione derivano tutte da JN.1 - analizza l'Oms -. La proporzione settimanale di sequenze XEC tra tutte le sequenze Sars-CoV-2 inviate" alla banca dati Gisaid "continua ad aumentare, mentre le quote settimanali di tutte le altre varianti di interesse (JN.1) o varianti sotto monitoraggio (KP.2, KP.3, KP.3.1.1, JN.1.18 e LB.1) sono ora in calo. Esistono" però "altre varianti derivate da JN.1 che sono attualmente in basse proporzioni, ma che hanno mutazioni che potrebbero dare loro un vantaggio rispetto a Xec", avverte l'agenzia Onu per la salute. Si tratta di "LP.8.1, NP.1, LF.7.2", che sono attualmente "varianti monitorate e/o caratterizzate". I tempi, le mutazioni specifiche e le caratteristiche antigeniche delle varianti emergenti e future, conclude l'Oms, "sono difficili da prevedere e il potenziale impatto sulla salute pubblica di queste varianti rimane sconosciuto". Per quanto riguarda LP.8.1, NP.1 e LF.7.2, le mutazioni che hanno attirato l'attenzione degli esperti Oms, "potrebbero dare loro una maggiore capacità di fuga immunitaria rispetto a XEC. Queste varianti continueranno a essere monitorate e caratterizzate", è la conclusione. Esiste infatti un gruppo tecnico dell'agenzia (Tag-Ve) che si occupa proprio di sorvegliare l'evoluzione del virus.  Il coronavirus Sars-CoV-2 continua a quindi "a circolare" e a cambiare: si assiste a "un'importante evoluzione genetica e antigenica della proteina Spike dall'inizio della pandemia di Covid-19". Nel 2024, questo virus ha continuato "a causare a livello globale gravi malattie, condizioni post Covid e decessi, la maggior parte dei quali in over 65 e in persone con malattie preesistenti". Ma persistendo e aumentando "le lacune nella segnalazione di casi, ricoveri e morti" è difficile dedurre le tendenze epidemiologiche". La vaccinazione "rimane" comunque "un'importante contromisura di salute pubblica contro il Covid. E si raccomanda agli Stati di continuare a offrirla". Quale dovrà essere la futura composizione dei vaccini? Il Gruppo consultivo tecnico sulla composizione antigenica del vaccino Covid (Tag-Co-Vac) "consiglia di mantenere l'uso di una versione "monovalente" mirata alla famiglia di varianti "JN.1". Questa la raccomandazione contenuta […]

  • Covid Italia, bollettino ultima settimana: 2.440 casi e 46 morti
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 6 Dicembre 2024 at 10:41

    (Adnkronos) - Leggerissima risalita dei casi Covid in Italia. Sono 2.440 i contagi registrati nell'ultima settimana (28 novembre - 4 dicembre), erano 2.122 nella precedente; i morti sono 46 ed erano 47 nella precedente. Lo evidenzia il report settimanale del ministero della Salute. I tamponi scendono a 56.400 rispetto ai 58.468 della settimana precedente, il tasso di positività è 4,3% più alto rispetto al 3,6%.  Dal monitoraggio della Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, pubblicato online dall'Iss, risultano ancora una volta stabili incidenza, Rt e ricoveri. L'incidenza dei casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 28 novembre-4 dicembre è pari a 4 casi per 100mila abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente (4 casi per 100mila abitanti dal 21 al 27 novembre). L'incidenza più alta è stata riportata in Friuli Venezia Giulia (6 casi/100mila), la più bassa in Sicilia (0,04 casi/100mila). L'indice di trasmissibilità Rt, calcolato con dati aggiornati al 4 dicembre e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 26 novembre è pari a 0,87 (0,78-0,96), stabile rispetto alla settimana precedente (Rt 0,89, 0,80-0,99, al 19 novembre). La percentuale di reinfezioni è del 40% circa, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. Sul fronte ricoveri, al 4 dicembre l'occupazione dei posti letto in area medica è pari al 2,1% (1.292 ricoverati), stabile rispetto alla settimana precedente (2,2% al 27 novembre); stabile anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari allo 0,6% (54 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,7%). E' Xec la variante del virus di Covid che ormai prevale in Italia. "Dati preliminari relativi al mese di novembre 2024, all'1 dicembre, evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale" riporta il monitoraggio della cabina di regia. "Ancora in crescita la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante Xec, attualmente maggioritario".    

  • Covid Italia, bollettino ultima settimana: 2.122 casi e 47 morti
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 29 Novembre 2024 at 12:11

    (Adnkronos) - Da oltre un mese i dati Covid sono in calo in Italia, compresi i decessi dovuti alla malattia. Dal 21 al 27 novembre sono 2.122 i nuovi casi, nella settimana precedente erano 2.561; i morti sono 47, erano 61. E' quanto indica il bollettino diffuso sul sito del ministero della Salute.  Diminuiscono anche i tamponi, che passano da 61.013 a 58.468. Sale quindi il tasso di positività: è 3,6% nella settimana corrente, era al 4,2%. La Lombardia è la regione che in valori assoluti riporta più nuovi positivi: 465 contro 641 della settimana precedente.  L'incidenza dei casi Covid, diagnosticati e segnalati dal 21 al 27 novembre, è pari a 4 casi per 100mila, stabile rispetto alla settimana precedente nella maggior parte delle regioni/province autonome, si legge. L'incidenza più alta è stata riportata in Friuli Venezia Giulia (6,8 casi per 100mila abitanti), la più bassa in Umbria (0,12/100mila). Quanto all'Rt, l'indice di trasmissibilità calcolato con dati aggiornati al 27 novembre e basato sui casi con ricovero ospedaliero al 19 novembre è pari a 0,89 (0,80-0,99), stabile rispetto alla settimana precedente (al 12 novembre Rt 0,86, 0,78- 0,95).  Per quanto riguarda i ricoveri al 27 novembre l'occupazione dei posti letto in area medica è pari a 2,2% (1.357 ricoverati), stabile rispetto alla settimana precedente (2,2% al 20 novembre); stabile anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,7% (58 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,7% al 20 novembre). 

  • Covid Italia, bollettino ultima settimana: 5.799 casi e 108 morti
    by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 2 Novembre 2024 at 16:33

    (Adnkronos) - Diminuiscono anche questa settimana i nuovi casi di Covid in Italia e scendono anche i decessi. Nella settimana 24-30 ottobre si registrano 5.799 nuovi contagi rispetto ai 8.860 della rilevazione precedente. I morti arrivano a 108, in calo di una unità rispetto ai 116 della settimana precedente. Questi i dati del bollettino aggiornato, pubblicato dal ministero della Salute.  Il maggior numero di nuovi casi si conta in Lombardia (1.705), seguita da Veneto (737), Piemonte (623) e Lazio (598). Nell'ultima settimana sono stati effettuati 79.599 tamponi, in calo rispetto ai 89.792 in precedenti. Scende il tasso di positività, che passa al 7,3% rispetto al 9,6% della settimana 17-23 ottobre.  La variante Xec del Sars-CoV-2 continua a crescere arrivando nel mese di ottobre ad essere presente nel 25% dei sequenziamenti dei casi Covid, rilevano i dati del monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute. "Dati preliminari relativi al mese di ottobre - si legge - evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante Xec" raggiunge il 25% del totale.