Un viaggio alla scoperta della fondazione di Reggio: questa sera imperdibile appuntamento con il prof. Felice A. Costabileal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria..
La conversazione “La fondazione di Reggio. Dal mito alla storia” a cura del Prof. Felice A. Costabile, che è promossa dal Touring Club Italiano, Sezione di Reggio,.inizierà alle 21. Decano di Ateneo e Ordinario di Diritto Romano nell’Università Mediterranea di Reggio Calabria il prof. Costabile è membro onorario della Società Archeologica di Atene e Socio dell’Istituto Archeologico Germanico.
«Sono grato al Touring Club Italiano, Sezione di Reggio Calabria, per questa solida collaborazione, maturata durante gli anni e ora in occasione del Cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace – dichiara Carmelo Malacrino, direttore del Museo. Ringrazio anche il Prof. Costabile, che sabato scorso ha anche ricevuto il premio “Bronzi di Riace” per gli Studi Interdisciplinari per l’archeologia. Sono giorni di grande successo per il MArRC, al centro di un circuito proficuo di comunicazione, partecipazione e inclusione, certamente positivo per la Città di Reggio e tutto il territorio calabrese. Sono soddisfatto – conclude Malacrino – di quanto fatto fino a questo momento, con il supporto delle istituzioni, delle associazioni e del personale del Museo».
Il Prof. Costabile, stasera, guiderà il pubblico in un viaggio lungo secoli, alla scoperta della storia millenaria di Reggio, a partire dal suo mito di fondazione.
«La fondazione di Reggio, attorno al 725 a.C., è un evento storico di cui i Greci stessi conservarono tuttavia una memoria circonfusa dalla leggenda- dichiara il Prof. di Diritto Romano, Felice A. Costabile. Le fonti tramandano che l’Oracolo di Apollo a Delfi ordinò loro di fondare la città dove il fiume Apsia (Calopinace) sfociava in mare: lì una femmina abbracciata a un maschio (una vite intrecciata a un fico selvatico) avrebbe reso riconoscibile il luogo indicato. In questo percorso -continua- lo spettatore sarà portato ad attraversare in navigazione il mare fantastico del mito e la storia che riemerge suggestiva ma concreta dalla terra, i cui spettacolari ritrovamenti archeologici sono custoditi in gran parte nel Museo reggino, ma anche nei musei di Napoli e di Londra, dove sono migrati nei secoli scorsi- conclude».
È stata, peraltro, una settimana di grande fermento culturale, quella di Ferragosto, al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Giorni intensi, anche per il flusso di visitatori che ha fatto registrare numeri importanti che premiano gli sforzi del MArRC alla ripresa delle attività dopo la pandemia e in coincidenza con il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi.
Ultimo in termini cronologici, l’evento Magnagrecàntico, andato in scena giovedì sulla terrazza panoramica del museo. La metaconferenza, a cura del Prof. Daniele Castrizio, ha visto la partecipazione, con l’accompagnamento di canzoni e narrazioni, del musicantore Fulvio Cama e con il supporto visivo prodotto da Saverio Autellitano.
Il Museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 20.00 con ultimo ingresso alle 19.30. Nei giorni di giovedì e sabato, fino al 10 settembre, previsto il prolungamento dell’orario fino alle 23.00, con ultimo ingresso alle 22.30. Dalle 20.00, per Notti d’estate, il costo del biglietto sarà di soli 3 euro e permetterà la visita del Museo, l’accesso alle quattro mostre temporanee in esposizione: “Il vaso sui Vasi. Capolavori dal Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia”; “Oltre l’emergenza. Attività e restauri dopo l’alluvione del 2018”; “I Bronzi di Riace. Un percorso per Immagini”; “L’Età degli Eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace”, e la partecipazione agli eventi sulla terrazza panoramica del Museo. (rrc)