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PALMI (RC) - Lunedì arriva al teatro Manfroce "Un sogno ad Istanbul"

PALMI (RC) – Lunedì arriva al teatro Manfroce “Un sogno ad Istanbul”

Lunedì 25 marzo, alle 21.15 nell’ambito della rassegna Synergia 48, organizzata dell’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, andrà in scena al teatro Manfroce di Palmi lo spettacolo “Un sogno ad Istanbul” con Maddalena Crippa, Maximilian Nisi, Mario Incudine e Adriano Giraldi.

“Un sogno a Istanbul” racconta di Max, ingegnere austriaco inviato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del 1997, e di Maša conosciuta lì. Una donna splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei. Un’attrazione potente che però rimane tale, almeno in quel frangente. Max torna, infatti, in patria e riuscirà a ritrovarla solo dopo tre anni. Maša sarà malata ma il loro tempo finalmente sarà arrivato e il loro viaggio inizierà.

Ispirato dal best seller di Paolo Rumiz “La cotogna di Istanbul” – La gialla cotogna di Istanbul è, infatti, la canzone d’amore che Maša cantava. Alberto Bassetti trae un testo teatrale ardente di grande forza e suggestione. La regia è di Alessio Pizzech.

La tematica dell’amore emerge come fulcro centrale, superando le barriere dell’impossibilità e scontrandosi con le dure realtà della guerra, della malattia e della morte.

«La narrazione – si legge nella sinossi dello spettacolo – si articola su diverse tappe, dall’incontro alla separazione fino al ricongiungimento, evidenziando il costante rinnovarsi e riaffermarsi del legame amoroso. La messa in scena di Alessio Pizzech, arricchita dalla presenza di quattro attori e di un cantastorie, regala al pubblico un’esperienza coinvolgente e emozionante. La musica di Mario Incudine accompagna la narrazione con note dolci e struggenti, conferendo ulteriore profondità alle dinamiche emotive dei personaggi. Maša e Max, rappresentanti di mondi culturali e geografici differenti, incarnano un amore che trascende le divisioni e le avversità, sostenuto dalla forza dei loro sentimenti reciproci».

«L’ambientazione nei Balcani, in un’Europa segnata dai conflitti e dalla complessità storica – continua – conferisce alla storia un forte impatto simbolico e universale. Maddalena Crippa e Maximilian Nisi, nei ruoli principali, offrono interpretazioni vibranti e coinvolgenti, dando vita a un duo artistico di grande intensità e profondità emotiva. Lo spettacolo, acclamato dal pubblico e dalla critica, si distingue per la sua capacità di trasmettere un messaggio universale sull’amore e sulla resilienza umana, invitando gli spettatori a riflettere sulle sfide e sulle gioie dell’esistenza umana». (rrc)