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L’UniCal in Cina al seguito del Presidente Mattarella per il Forum Italia-Cina

L’UniCal in Cina al seguito del Presidente Mattarella per il Forum Italia-Cina

di FRANCO BARTUCCILa notizia è che il Pro Rettore dell’UniCal, Francesco Scarcello, ha fatto parte della delegazione italiana al seguito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un Forum sui rapporti Italia/Cina, sottoscrivendo a Pechino un’intesa con la South China University of Technology per un centro di ricerca interdisciplinare sull’intelligenza artificiale.

A Pechino, alla presenza dei due capi di Stato Xi Jinping e Sergio Mattarella, il prorettore dell’Unical Francesco Scarcello ha rappresentato l’Ateneo nel forum tra i rettori cinesi e italiani dal titolo “China-Italy University Rectors Dialogue Meeting”, nel corso del quale è stato proposto un protocollo bilaterale sull’innovazione tecnologica e sull’interscambio di conoscenze nei settori scientifici e umanistici.

Nella prestigiosa cornice dell’assemblea principale dell’Università Beida di Pechino, dove Mattarella ha tenuto la sua lectio magistralis, Scarcello ha sottoscritto un accordo con Zhang Xichun, rettore della South China University of Technology (Scut) di Guangzhou, e Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari (Poliba). 

L’Unical entra, così, a far parte di un’importante collaborazione internazionale che porterà all’istituzione di un centro di ricerca interdisciplinare dedicato all’intelligenza artificiale.

Sulle vie di Marco Polo era lo slogan del progetto UniCal lanciato nel 1979

 In questo momento bisogna ricordare che l’Università della Calabria ha una storia di rapporti con la Repubblica Popolare Cinese fin dal mese di ottobre 1979 (45 anni) con il primo protocollo d’intesa sottoscritto dal Rettore Pietro Bucci, coadiuvato dal prof. Francesco Del Monte, delegato per il Settore orientamento laureati ed inserimento nel mondo del lavoro, nonché dal prof. Giovanni Mazzetti, delegato al Settore di Educazione permanente. Con quell’accordo arrivarono dalla Cina nel mese di dicembre 1979 all’Università della Calabria ben 16 studenti, dei quali cinque già laureati per essere ammessi a due anni di specializzazione in ambito delle Facoltà di Scienze Economiche e Sociali, nonché Lettere e Filosofia. Mentre gli undici studenti si immatricolarono ai primi anni di corso delle due Facoltà già citate e a quelle di Ingegneria e di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.

L’Università della Calabria fu la prima Università italiana ad aprire dei rapporti di collaborazione con la Repubblica Popolare Cinese per lo scambio di studenti e poi seguirono i rapporti di collaborazione scientifica con varie università cinesi che continuano ancora oggi avendo il Rettore Nicola Leone nel prof. Giancarlo Fortino, del dipartimento Dimes, il suo delegato nei rapporti con le Università cinesi.

Il presidente della Fondazione Agnelli, John Elkam, ha inaugurato a Pechino, in occasione del Forum la Cattedra Agnelli della cultura italiana con l’obiettivo di costruire un “ponte” tra il nostro Paese e la Cina, coinvolgendo studenti e docenti.

«Vogliamo favorire – ha sostenuto il presidente Elkan – una collaborazione reciproca e unire due mondi. I corsi abbracceranno ogni espressione della creatività italiana».

Vedo in questo tutto il lavoro fatto dai docenti dell’UniCal in questi 45 anni ricordando i nomi di alcuni docenti che hanno svolto ruoli significativi, a cominciare dal prof. Enrico Drioli, che ha portato in Cina la conoscenza e lo studio delle alte tecnologie con particolare riferimento al campo delle membrane con sbocchi alla creazione di reattori catalitici per uno sviluppo industriale sostenibile; il prof. Giuseppe Chidichimo impegnato come chimico nella ricerca applicativa dei cristalli liquidi, trovando anche nel prof. Roberto Bartolino un valido sostenitore in ambito del dipartimento di fisica; i professori Francesco Menichini, Sebastiano Andò e Giancarlo Statti nel settore della medicina tradizionale cinese coi canoni della fitoterapia occidentale, che con l’Università di Nanchino hanno trovato metodologia di studio in ambito di un apposito master frequentato da 10 studenti cinesi e 10 studenti italiani. 

Sono tante le cose che sono avvenute nell’arco dei 45 anni e negli ultimi quindici si è concretizzata una fattiva presenza scientifica in ambito dell’ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemi del prof. Giancarlo Fortino; ma vorrei ricordare anche nei primi anni di collaborazione un ruolo svolto dalla prof.ssa Ada Cavazzani in ambito di studi sociologici, che hanno attirato l’attenzione in particolare dello studente Liu Ruting, divenuto giornalista e scrittore, rientrato in Cina dopo un periodo di lavoro svolto nella redazione romana di “Nuova Cina”, continua ad intrattenere un rapporto di amicizia e stima con gli amici dell’UniCal, impegnandosi al momento a dare spazio da diversi anni alla sua passione di traduttore in lingua cinese di alcuni testi di successo di autori italiani.

Cultura e ricerca al centro del dialogo Italia-Cina

Nel corso del suo intervento, il Presidente Mattarella ha più volte sottolineato il ruolo decisivo svolto dalle università nella costruzione e nel consolidamento del rapporto tra i due Paesi. Dell’amicizia tra Cina e Italia «le università sono una componente importantissima – ha dichiarato il Capo dello Stato –, direi insostituibile. […] La mia presenza in questa importante istituzione universitaria è quindi anche testimonianza del desiderio dell’Italia di veder crescere ulteriormente, in uno spirito di genuina collaborazione e responsabilità, la prossimità delle nostre comunità accademiche».

«Confido – ha aggiunto Mattarella – che i progetti di ricerca e di scambio che elaborerete saranno ispirati a una visione di sviluppo umano che consenta agli studenti, così come ai docenti, di esprimere in modo completo il proprio potenziale».

Un auspicio che si riflette nella decisione della Repubblica Popolare Cinese, annunciata dal ministro dell’Istruzione Huai Jinpeng durante il forum, di offrire almeno cinque opportunità di scambio studentesco completamente finanziate da Pechino a ciascuna delle 22 università italiane partecipanti all’evento, Unical compresa.

L’incontro di Pechino del Presidente Mattarella è stata un’occasione per parlare di pace affermando che «la Cina si adoperi per porre termine alla brutale aggressione russa all’indipendenza dell’Ucraina», ribadendo che «i principi di tutela della dignità di ogni persona non è interferenza nei confronti di alcuno».

Nel Campus universitario di Arcavacata c’è una storia impiantata dagli studenti cinesi arrivati nel 1979. Da una gita fatta in Sila nella primavera del 1980 portarono nel campus delle piantine di pino silano per piantarle di fronte il loro blocco di residenza quale segno di amicizia e rapporti umani intensi in uno spirito di libertà, concordia e pace.

Quell’esperienza l’amico e collega Liu Ruting l’ha raccontata in un servizio giornalistico pubblicato da una rivista cinese. Quei rapporti e valori sono ancora oggi vivi perché improntati sulla conoscenza e rispetto dei valori umani. Dall’esperienza UniCal ritorniamo all’evento Focus Italia Cina dei giorni scorsi a Pechino.

L’accordo Scut-Unical-Poliba

Le tre università, che già in passato avevano avviato proficui percorsi di collaborazione scientifica in campi come l’informatica e le scienze biomediche, uniranno le proprie forze per sviluppare soluzioni innovative che possano migliorare la nostra vita quotidiana, dalla sanità alla produzione industriale, passando per le comunicazioni. In particolare, il nuovo centro di ricerca interdisciplinare si focalizzerà su ricerche multidisciplinari di Intelligenza Artificiale in tre aree chiave: informatica e apprendimento automatico, ingegneria biomedica e chirurgia robotica, ingegneria elettronica e Internet of Things.

L’obiettivo è concentrare risorse e competenze per affrontare le sfide del futuro e cogliere le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e dalle sue molteplici applicazioni, lavorando su progetti d’avanguardia, scambiando conoscenze e promuovendo la crescita di giovani talenti.

Il centro di ricerca si propone di diventare un punto di riferimento internazionale per lo studio dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni in ambiti ingegneristici e biomedici, capace di formare una nuova generazione di esperti e promuovere la collaborazione tra il mondo accademico e industriale. Un progetto ambizioso per l’Università della Calabria, che testimonia ancora una volta l’attenzione rivolta dall’Ateneo all’innovazione e all’internazionalizzazione.

L’Unical ha affidato il coordinamento del progetto al professore Francesco Scarcello e la direzione al professore Giancarlo Fortino, che ha già sviluppato ricerche e pubblicazioni congiunte nell’ambito dell’intelligenza artificiale, dell’Internet of Things e del wearable computing con il professor Min Chen della “School of Computer Science and Engineering” e con la professoressa Wen Qi del   dipartimento  “Future Technology” della Scut. (fb)