È necessario raddoppiare la quota del 34% del tetto massimo del Recovery Fund destinato al Mezzogiorno. È quanto ha dichiarato Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria al termine della riunione del Consiglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che ha discusso di nove ordini del giorno.
Nel corso dell’incontro, infatti, sono emerse perplessità e critiche sulla previsione del Governo di voler destinare al Mezzogiorno soltanto il 34% delle risorse inserite nel Recovery fund, avanzate dal consigliere Domenico Mantegna, che sono state poi riprese dal consigliere Filippo Quartuccio e rilanciate da Antonino Minicuci.
Nella fase preliminare dei lavori, i gruppi consiliari de i Democratici e S’intesi hanno indicato i rispettivi capogruppo, nelle persone dei consiglieri Giuseppe Ranuccio e Salvatore Fuda. Relativi vicecapogruppo sono stati indicati i consiglieri Antonino Zimbalatti e Carmelo Versace.
Si è, quindi, passati all’approvazione del verbale della seduta precedente e, successivamente, di alcuni debiti fuori bilancio relativi a 27 sentenze esecutive. La dirigente, dott.ssa Mariagrazia Blefari, responsabile del settore Uoa Stazione Unica Appaltante Metropolitana, ha relazionato sulla proposta, approvata all’unanimità, “Annullamento parziale della Deliberazione consiliare della Città metropolitana di Reggio Calabria R.G. n. 40/2020 e dello schema di Convenzione Cuc disciplinante i rapporti con i Comuni e gli Enti aderenti per lo svolgimento delle attività della Centrale Unica di Committenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria adottato con la medesima Deliberazione R.G. n. 40/2020 del Consiglio Metropolitano e sostituzione della previsione contenuta nell’art.5, comma 1, lett. C) dello schema di Convenzione Cuc”.
Approvata, dall’assemblea, anche la proposta presentata dal vicesindaco Armando Neri, “Linee di indirizzo e Obiettivi strategici per l’aggiornamento del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021-2023”.
Si è passato, quindi, alla trattazione di alcune interrogazioni presentate dai consiglieri Michele Conia e Giuseppe Zampogna, rispettivamente su “tempi di esecuzione, modalità, qualità dei lavori che verranno effettuati e somme stanziate per gli interventi di manutenzione e rifacimento del manto stradale delle arterie che collegano il territorio pre-aspromontano tirreno” e su “Realizzazione lavori della Pedemontana: tratto Cittanova-Taurianova”. Sui punti hanno risposto il consigliere delegato alla Viabilità Camelo Versace e dal dirigente di settore, dott. Lorenzo Benestare.
In conclusione, sono intervenuti i consiglieri Giuseppe Marino e Domenico Mantegna. Il primo si è concentrato su questioni relative alle infrastrutture viarie e, in particolar modo, sulla necessità di riprendere il progetto della Pedemontana di Gioia Tauro, mentre il consigliere Mantegna ha espresso perplessità e critiche sulla previsione del Governo di voler destinare al Mezzogiorno soltanto il 34% delle risorse inserite nel Recovery fund.
Quindi, il consigliere Versace ha rinnovato la volontà di voler continuare i sopralluoghi già intrapresi nei singoli Comuni del comprensorio auspicando la collaborazione dei colleghi consiglieri. Tema sul quale è intervenuto, altresì, il consigliere Filippo Quartuccio che ha ripreso, fra le altre cose, pure i dubbi manifestati dal consigliere Mantegna sulla gestione governativa dei finanziamenti straordinari europei.
A tal proposito, anche il consigliere Antonino Minicuci ha sostenuto e rilanciato l’idea del consigliere Mantegna.
«Discussione proficua – ha commentato il sindaco Falcomatà al termine della riunione – anche sul Recovery Fund, sulla necessità di raddoppiare la quota del 34% del tetto massimo destinato al Mezzogiorno”.
Un passaggio, infine, il sindaco Falcomatà lo ha dedicato alla visita del generale Francesco Paolo Figliuolo, raccogliendo le sollecitazioni pervenute anche da diversi consiglieri metropolitani.
«I sindaci non sono stati coinvolti – ha detto Falcomatà – assistendo quasi da spettatori a questa visita. Credo sia un fatto da sottolineare perché se è vero come è vero che i primi Cittadini sono i responsabili della salute pubblica, allora devono essere coinvolti a pieno titolo in occasioni importanti come queste, che prevedono discussioni sul piano vaccinale». (rrc)