Un importante ponte, tra Locri e Bologna, si è realizzato con l’assegnazione alla ricercatrice del Cnr Bologna, Carla Ferreri, del Premio Donne di Talento del Cenacolo delle Scienze e della Cultura di Locri, che sarà consegnato il 31 luglio a Portigliola, nel Teatro Greco Romano del Parco Archeologico Locri-Epizefiri.
Napoletana, e bolognese d’adozione, ricercatrice, madre e da poco, nonostante la giovane età, anche nonna, Carla Ferreri da vent’anni si occupa di lipidomica di membrana, per l’identificazione di nuove vie degli acidi grassi e biomarcatori, e per la caratterizzazione di profili lipidomici in diverse condizioni fisiologiche e patologiche, quali longevità, cancro, obesità, autismo, per citarne solo alcune.
La Ferreri, infatti, è la massima esperta di lipidomica, la scienza che studia i grassi, autrice di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, 3 libri e 3 brevetti, co-fondatrice e direttrice scientifica di Lipinutragen, azienda nata come spin-off del CNR in Italia e oggi leader dell’approccio nutrilipidomico, che combina l’analisi lipidomica di membrana a base di acidi grassi con l’assegnazione personalizzata di nutraceutici, a Carla Ferreri si deve il progetto di innovazione “Il profilo lipidomico di membrane cellulari: un approccio molecolare applicato alla salute umana” che le è valso, nel 2010, il premio ITWIIN come Migliore Innovatrice Italiana e una menzione di merito al Premio Internazionale EUWIIN tenuto ad Helsinki nel 2011. È Direttore dell’Accademia dei Meccanismi Molecolari, un’iniziativa per gli operatori sanitari che necessitano di essere aggiornati nel campo della medicina molecolare e della diagnostica.
«La lipidomica deve arrivare anche in cucina e inserirsi nella nostra vita quotidiana – ha spiegato Ferreri – dalla scelta degli alimenti alle ricette che dovrebbero sempre rispettare la migliore scelta dei grassi. Sbagliando i grassi, la maggior parte delle persone provoca nel proprio organismo lo stato infiammatorio, che è un dato accertato da tutte le ricerche e le conoscenze scientifiche fin qui raccolte».
«Oggi – ha proseguito – è possibile conoscere lo stato di equilibrio delle nostre cellule e fare prevenzione attiva proprio nella vita e nelle scelte che tutti noi facciamo. Tutto è basato sul raggiungimento e sul controllo della condizione di equilibrio, per trovarci preparati ad affrontare lo stress della vita ed anche eventi straordinari, come è accaduto in questa pandemia». (rrm)