Irto (PD): Prioritario salario minimo, sanità pubblica e Stato sociale

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha evidenziato come «ancora una volta il Partito democratico è sceso in piazza per difendere i cittadini dalle imposizioni del governo Meloni, sordo e cieco rispetto ai bisogni reali dei cittadini, incapace di attuare il Pnrr e ostile nei confronti del Mezzogiorno».

«Con Elly Schlein, il nostro partito – ha sottolineato Irto, riferendosi alla manifestazione  nazionale dei dem intitolata “Per un futuro più giusto”, svoltasi a Roma, in piazza del Popolo, nel pomeriggio di sabato 11 novembre – costruisce ogni giorno l’alternativa al governo incompetente e irresponsabile delle destre, ascoltando e coinvolgendo sempre di più i singoli territori. Puntiamo sui diritti sociali e civili, sul sostegno dei più deboli, sul salario minimo, sulla sanità pubblica, sulla sostenibilità e su istruzione, formazione, ricerca e innovazione, cioè le basi di un’Italia che possa affrontare al meglio le sfide del futuro e garantire a tutti dignità e giustizia sociale, senza discriminazioni tra ricchi e poveri, tra Nord e Sud».

«Con una partecipazione significativa, il Pd della Calabria – ha proseguito Irto – ha dato il proprio contributo all’iniziativa di Roma. Il Meridione chiede attenzione e misure concrete, a partire dal diritto alla salute, dallo Stato sociale e dal lavoro».

«Continuiamo a batterci per l’unità del Paese, per la democrazia e la salvaguardia degli equilibri fra i poteri dello Stato, che il governo delle destre – conclude il segretario del Pd della Calabria – vuole stravolgere con una riforma costituzionale estemporanea, dannosa e utile soltanto a nascondere i problemi più gravi e urgenti del Paese». (rp)

Decreto Mezzogiorno, Cannizzaro (FI): Fondamentale per crescita del Meridione

Il deputato di FI, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «la Zes unica per tutto il Mezzogiorno è la dimostrazione plastica di quanto interesse questo Governo rivolga al Sud».

«Solo i governi di Centrodestra, quelli di Berlusconi in primis, hanno posto davvero attenzione alla parte di Paese che tutti gli altri invece hanno usato esclusivamente come serbatoio di voti o come slogan per le campagne elettorali», ha detto il parlamentare, nel corso della discussione in aula sulla fiducia al Governo rispetto al Decreto Mezzogiorno, esprimendo voto favorevole al provvedimento.

«Una volta arrivati al governo, tutti i partiti e movimenti politici hanno dimenticato il Sud – ha detto il deputato reggino – mentre questo Governo, la coalizione di CentroDestra, sta facendo interventi mirati con ricadute sul breve e sul lungo periodo, non palliativi privi di senso come quelli degli esecutivi precedenti. E colgo l’occasione per ribadire quanta importanza abbia l’avvio delle procedure per la realizzazione del ponte sullo Stretto, grande intuizione di Silvio Berlusconi, opera che avrà una ricaduta occupazionale straordinaria su tutto il Sud, che permetterà di realizzare anche nelle nostre regioni l’alta velocità e l’alta capacità, con annesso il potenziamento dell’attività dei nostri porti; su tutti, soprattutto quelli che rappresentano l’hub principale nel Mediterraneo: Augusta in Sicilia e Gioia Tauro in Calabria, vere e proprie porte per l’Europa, in punti strategici e determinanti, con un potenziale incredibile, che ovviamente va sviluppato e reso concreto. Ed è proprio a questo che mira il Governo Meloni con interventi come Zes unica e Ponte sullo Stretto».

«Pertanto, sono molto orgoglioso di intervenire a nome del gruppo di Forza Italia su questo argomento – ha evidenziato Cannizzaro in Aula Montecitorio – e ci riteniamo molto soddisfatti del provvedimento sulla ZES unica, eccezionale intuizione del Ministro per la Coesione territoriale Raffaele Fitto, a ragion veduta sostenuta da tutto il governo, in particolare dal Premier Giorgia Meloni, che ne ha colto le potenzialità, e dal nostro leader Antonio Tajani, che ha messo al centro dell’agenda politica di Forza Italia questo provvedimento, ritenendolo funzionale alla crescita del Sud».

«Una Zes unica era un progetto impensabile negli anni passati – ha rimarcato il parlamentare azzurro – invece noi ci stiamo riuscendo, coinvolgendo le amministrazioni regionali, che non verranno marginalizzate come millanta qualcuno, anzi avranno una centralità straordinaria. Questo governo darà vita ad una piattaforma che vedrà la digitalizzazione di tutti i processi amministrativi, sburocratizzando un sistema lento, superato, che scoraggiava le aziende ad investire; d’ora in poi invece le realtà del territorio saranno incentivate anche da agevolazioni fiscali come il credito d’imposta in compensazione».

«Le aziende che avranno un’unità all’interno delle ZES potranno utilizzare anche dei fondi per l’acquisto di terreni, di macchinari, di immobili esistenti o di nuova costruzione. Da deputato, da membro di questa Assemblea, da dirigente di partito, ma, ancor prima, da calabrese e uomo del Sud – ha concluso Francesco Cannizzaro – posso solo dire di essere molto orgoglioso di questo provvedimento; motivo per cui Forza Italia ha espresso con gioia il suo convinto si a questo decreto». (rp)

Orrico (M5S): Intervenga Sangiuliano per la Biblioteca Civica di Cosenza

«La Biblioteca Civica di Cosenza, chiusa da tre anni, rimasta con un solo impiegato in funzione di ausiliario, con debiti verso lo Stato e verso ex dipendenti e fornitori, merita un altro destino ed un altro futuro rispetto all’oblio in cui versa». È quanto ha dichiarato la deputata del M5S, Anna Laura Orrico, chiedendo l’intervento del ministro Gennaro Sangiuliano.

«Ecco perché – ha detto Orrico – ho raccolto l’appello del presidente dell’Accademia cosentina Antonio D’Elia, che è anche presidente del Consiglio di amministrazione della Biblioteca, ed ho depositato una interrogazione parlamentare rivolta la ministro della Cultura Sangiuliano per capire che intenzioni abbiano in via del Collegio Romano. Purtroppo, le richieste d’intervento del professor D’Elia rivolte al ministro sono ancora rimaste senza risposta. Il presidente della Civica, infatti, per assicurarne la sopravvivenza, chiedeva che quest’ultima passasse al ministero della Cultura con due vincoli: che il patrimonio, per salvaguardare l’identità culturale della città di Cosenza, rimanga allocato sempre presso la storica sede e che il ministero affronti il debito verso lo Stato facendolo azzerare».

«Durante la scorsa legislatura – ha continuato l’esponente pentastellata – sia da deputata che da sottosegretaria ai Beni culturali mi ero molto interessata al destino dell’istituto culturale. Sia con la definizione di un protocollo fra l’allora Mibact, il Demanio, la Provincia ed il Comune di Cosenza volto a rilanciare le attività culturali e museali del complesso monumentale di Santa Chiara, sia con il reperimento di risorse (oltre 50 mila euro) per il restauro dei ventotto corali membranacei miniati risalenti al XVI secolo, di eccezionale valore e rarità, di proprietà della Civica. Senza contare che proprio la sede che ospita la biblioteca è oggetto di cospicui interventi (per l’ammontare di 5 milioni di euro) del Cis Cosenza stipulato quando facevo parte della squadra di governo del Conte II».

«Ritengo che – ha concluso Anna Laura Orrico – di fronte la salvaguardia di un patrimonio storico e culturale così importante non solo per Cosenza quanto per la Calabria ed il sud, sia necessario pensare non solo ad una collaborazione istituzionale ad ogni livello ma anche a misure straordinarie che assicurino non solo la sopravvivenza bensì il rilancio della Biblioteca Civica». (rp)

Tirocinanti, Orrico (M5S): Politica risolva precarietà

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha evidenziato come «chiunque abbia responsabilità istituzionali, a tutti i livelli, di maggioranza soprattutto, deve prodigarsi per giungere a dei risultati concreti visto che esistono margini di manovra» per risolvere l’emergenza dei tirocinanti calabresi.

«Abbiamo ad esempio – ha detto Orrico – i 347 vincitori di concorso del comparto Miur, relativi al bando di reclutamento per 1956 tirocinanti, che, dopo mesi di ritardi e di silenzi, senza alcun sostentamento economico dunque impossibilitati dal far fronte alle primarie esigenze personali e familiari, dopo che anche io avevo presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro Giuseppe Valditara per chiedere chiarezza, proprio oggi, ricevono comunicazioni inerenti la presa di servizio presso le istituzioni scolastiche».

«Ma è anche notizia di queste ore – ha aggiunto – la protesta di fronte la Prefettura della città di Cosenza volta a dar voce ai 276 tirocinanti ministeriali calabresi considerati ‘non idonei’ che chiedono, attraverso il Decreto Sud, una opportunità di inserimento in un percorso serio di immissione nel mondo del lavoro».

«Purtroppo – ha continuato l’esponente pentastellata –, in questi mesi, come opposizione e come M5S abbiamo presentato degli emendamenti in questo senso che sono stati bocciati, come lo sono stati quelli dei parlamentari calabresi di maggioranza. Ecco perché è arrivato il momento delle risposte da parte del governo».

«Insomma – ha concluso Anna Laura Orrico – c’è tutto un magma di incertezza e precarietà che riguarda centinaia di tirocinanti, che certa politica ha contribuito a creare e che ora la politica deve risolvere, in un momento in cui, fra l’altro, le cinture di protezione sociale del Paese sono state spezzate dal governo Meloni». (rp)

ArpaCal, Baldino (M5S): Da Occhiuto collezione di figuracce per la Calabria

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha evidenziato come «la grave misura cautelare coinvolgente Carlo Maria Medaglia che soli pochissimi giorni fa era stato individuato quale neo commissario di Arpacal rappresenta l’ennesima pagina triste per la Calabria intera».

«Non è infatti la prima vicenda giudiziaria – ha ricordato – che coinvolge questa legislatura regionale e che vede Occhiuto ormai collezionare brutte figuracce. Peccato che a pagarne le spese non sia lui o la sua giunta ma la Calabria e la sua immagine. La nostra regione merita scelte ben ponderate e non dettate da logiche di partito cui appartiene il Presidente di turno».

«Non possiamo permetterci tali scivoloni – ha proseguito – perché siamo da troppo tempo in attesa di uno scatto in avanti soprattutto sul tema della reputazione. La vicenda ha del clamoroso tanto più se si considera la funziona fondamentale che Arpacal svolge per la nostra regione, per la salute di tutti i calabresi e della nostra economia».

«Auguro in ogni caso a Carlo Maria Medaglia di chiarire presto ogni addebito contestatogli – ha concluso – e di uscire indenne dalla triste vicenda giudiziaria, ma la responsabilità politica è ben chiara e su questo il mio augurio è che la Calabria possa presto e definitivamente voltare pagina». (rp)

Orrico, Scutellà e Iaria (M5S): Governo salvaguardi Porto di Gioia Tauro

I deputati del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Antonino Iaria, hanno annunciato di aver presentato un emendamento sulla «la legge di delegazione europea per chiedere al governo Meloni una deroga alla tassazione sul porto di Gioia Tauro».

«Quello di Gioia Tauro – hanno ribadito – è il principale porto di trasbordo italiano, l’unico ad accogliere le cosiddette navi madre container ed è dunque necessario che il governo si adoperi in ogni modo per salvaguardarlo. Il Movimento 5 stelle, nei governi Conte, si è molto speso per questa infrastruttura strategica, e nevralgica, per il Paese riuscendo a rilanciarlo».

«Ora il sistema di tassazione europeo sulle emissioni inquinanti delle grandi navi – hanno spiegato – andrà a penalizzare proprio i porti del nostro continente con in prima fila lo scalo calabrese e comprensibile è la preoccupazione dell’autorità portuale, dei lavoratori e dei sindacati che temono gli effetti devastanti di un provvedimento assolutamente discriminatorio».

«È, inoltre importante – hanno continuato gli esponenti pentastellati – che anche la Regione Calabria, col presidente Occhiuto, faccia sentire forte la propria voce davanti al governo. Al di là delle appartenenze non ci si può tirare indietro rispetto alla tutela di un asset fondamentale per il futuro sviluppo della nostra terra».

«Il pericolo che il porto di Gioia Tauro rischi di collassare con le nuove regole – hanno concluso i pentastellati – è davvero concreto considerati i tempi di applicazione richiesti, ovvero il 2024. E Roma non può rimanere inerte e sorda di fronte ad una problematica di respiro nazionale come questa». (rp)

Minasi (Lega): Non consentiremo che direttiva Ets faccia morire Porti

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, è intervenuta duramente contro a direttiva 2023/959 ETS, che, nell’ambito del pacchetto di interventi “Fit for 55”, che mira a tagliare di oltre la metà le emissioni di CO2 nel vecchio continente entro il 2030, si occupa dei trasporti marittimi, imponendo alle compagnie navali di compensare annualmente le proprie emissioni inquinanti.

«Se la direttiva Ue ETS non verrà modificata – ha evidenziato – le conseguenze sul trasporto marittimo saranno pesantissime: in particolare le attività di transhipment verranno inevitabilmente delocalizzate e i porti italiani, innanzitutto quello di Gioia Tauro che è il primo per movimentazione container e che quest’anno si appresta a toccare il record per numero di trasbordi effettuati, smetteranno di operare, con conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro e del know how fin qui acquisito dalle manovalanze, nonché di tutto l’indotto collegato».

«La Lega si sta battendo fin dall’inizio contro questo provvedimento scellerato dell’Europa – ha ricordato – sottolineandone in tutte le sedi competenti gli effetti nefasti, e ora finalmente un nostro europarlamentare, Paolo Borchia, è riuscito a ottenere qualche prima risposta dal vicepresidente della Commissione, Maroš Šefčovič, responsabile per l’attuazione del Green Deal».

La direttiva Ets per Minasi è «una vera e propria tassa, per di più salatissima, che spingerà gli armatori – come peraltro già annunciato da molti di loro – a lasciare i porti europei per dirottare le proprie attività su porti extra Ue, come quelli del Nord Africa».

A farne le spese, dunque, sarà innanzitutto il porto di Gioia Tauro, ormai punto di riferimento strategico per il transhipment nel Mediterraneo.

«Una prospettiva che solo una politica miope poteva partorire – ha commentato la Senatrice – e che noi non possiamo permettere si concretizzi. Già in fase di negoziazione della direttiva proprio i nostri europarlamentari, in stretta sinergia con i soggetti privati, erano riusciti a far correggere leggermente il tiro, con una serie di emendamenti che ne hanno mitigato gli effetti – ad esempio un’esenzione temporanea dall’Ets, fino al 2030, per i collegamenti con le isole minori – ma queste mitigazioni non sono purtroppo sufficienti»

«Soprattutto in materia di transhipment – ha continuato la parlamentare –, dove si determinerebbe una concorrenza sleale tra Europa e Paesi extra europei, unicamente a danno delle nostre Infrastrutture, a partire da Gioia Tauro».

«Il porto gioiese – ha proseguito – grazie soprattutto all’azione incisiva dell’Ammiraglio Andrea Agostinelli, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, è riuscito faticosamente in questi anni ad affermarsi come assoluta eccellenza in Italia ed Europa».

«La direttiva ETS, con il suo insostenibile peso economico a carico degli armatori, rischia tuttavia di farlo letteralmente morire, fermandone tutte le attività – ha denunciato –. È per questo che, da tempo, mi sto interessando alla questione, con il sostegno del Ministro ai Trasporti Salvini, che proprio nei giorni scorsi, nell’ultimo Consiglio informale dei Ministri Ue ai Trasporti, ne ha discusso con alcuni omologhi, e del Viceministro Rixi, impegnati entrambi intensamente su questo fronte».

«E, finalmente, come dicevo inizialmente – ha detto ancora – l’azione della Lega sta ottenendo i primi risultati: l’Europa sta dimostrando di non essere del tutto sorda al nostro allarme, come ha oggi riferito Šefčovič su sollecitazione di Borchia».

«La Commissione europea è al corrente del problema del transhipment ed è in contatto con gli stakeholders armatoriali e con i porti per discuterne – ha detto il Vice presidente della Commissione stessa – vuole assicurarsi di non perdere questi traffici e di proteggere il lavoro, dunque auspica il raggiungimento di una soluzione condivisa per stabilire parità di trattamento». «Ci auguriamo – ha concluso Minasi – che a queste rassicurazioni seguano al più presto fatti concreti e tangibili, per salvare il porto di Gioia Tauro e gli altri porti italiani, con una revisione della direttiva, che ripristini la parità di trattamento tra porti di trasbordo Ue e non Ue. Non consentiremo vie alternative e ci attendiamo che venga adottata al più presto una soluzione per scongiurare il trasferimento delle attività di transhipment al di fuori dell’Europa stessa». (rp)

Irto (PD): Gravi ritardi sulle strutture per assistenza sanitaria territoriale

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha denunciato gravi ritardi sulla realizzazione delle 102 nuove strutture di assistenza territoriale previste in Calabria e finanziate dal Pnrr per circa 129 milioni. Il parlamentare ha pertanto chiesto «un cambio radicale di metodo», invitando «la Regione Calabria e il suo vertice politico» «a guardare la realtà, a riconoscerne i problemi e ad affrontarli con chiarezza, senza sottrarsi al controllo delle opposizioni».

«Nel febbraio 2022 – ha precisato l’esponente del Pd – la Regione Calabria aveva trasmesso all’ultimo minuto, proprio sotto scadenza, le schede degli interventi programmati, a causa di lungaggini già registrate nella precedente gestione regionale, sempre di centrodestra. C’è dunque il rischio – ha poi osservato – che ancora una volta i calabresi vengano privati di opportunità di cura e prevenzione». Ad oggi, ha sottolineato Irto, la qualità dell’offerta sanitaria risente «oltremodo di tagli devastanti», «il debito sanitario lievita, i fornitori non vengono pagati e gli interessi aumentano, nel silenzio imperturbabile di commissari e direttori generali».

Nel suo intervento pubblico sul futuro dell’assistenza territoriale in Calabria, Irto ha poi lamentato la perdurante incoerenza nel flusso dei dati sanitari; l’inadeguatezza delle dotazioni di ospedali Hub e Spoke; la difficoltà di riconversione delle strutture esistenti e di riallocazione del personale occorrente. Ancora, il parlamentare del Pd ha rimarcato la necessità di riorganizzare l’assistenza territoriale superando il criterio della ripartizione su base provinciale, che «prescinde dall’elemento orogeografico, dal clima e dalle condizioni di viabilità».

Secondo Irto, è prioritario «collegare in concreto e bene i servizi ospedalieri, territoriali e sociali, delimitare il perimetro delle competenze delle strutture private in convenzione, ridurre le liste d’attesa e definire Percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali che colleghino ospedale e territorio». (rp)

Mangialavori (FI): Mit ha erogato finanziamento per progetto dei Comuni del Vibonese

Il deputato di Fi, Giuseppe Mangialavori, ha reso noto che «il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha erogato il primo acconto per finanziare i progetti di tutti i 50 Comuni della provincia di Vibo Valentia, beneficiari di quei fondi per i quali ho lavorato e fatto in modo che venissero destinati al nostro territorio».

«L’acconto è relativo alla prima annualità – ha spiegato – e coprirà quindi i progetti degli enti che rientrano nell’annualità medesima. Le somme sono state versate alla Regione Calabria in qualità di ente attuatore degli interventi».

«I Comuni interessati, quindi – ha proseguito – verranno presto contattati dalla Regione per la stipula delle convenzioni e l’erogazione delle prime tranche. Ricordo che il finanziamento totale previsto è di 36 milioni di euro nel triennio 2023-2025, 12 per ogni anno».

«Vibo Valentia e l’intera provincia – ha concluso il parlamentare di Forza Italia – meritano la giusta attenzione da parte del Governo, e questo provvedimento è la conferma che i risultati si ottengono soltanto in un modo: lavorando seriamente. E facendo parlare i fatti». (rp)

Minasi (Lega): Bene nuovi voli annunciati anche per scalo reggino

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha espresso soddisfazione per le «16 nuove rotte, di cui 5 nazionali e 11 internazionali, che dovrebbero essere attivate dalla prossima primavera da e per gli aeroporti calabresi» e, in particolare, per il Tito Minniti di Reggio Calabria, per cui se ne conteranno otto.

«Voglio complimentarmi con il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto – ha aggiunto – per essere riuscito là dove in precedenza gli altri avevano fallito. Come dico sempre, il buon lavoro porta a buoni risultati».

«Come ha giustamente sottolineato il Presidente – ha proseguito la senatrice – la risposta delle due compagnie aeree ricompensa gli sforzi della Regione per promuovere le bellezze e  l’offerta del territorio, reso evidentemente appetibile, tanto da richiamare in Calabria Aziende che altrove stanno tagliando le tratte. Un bel cambio di passo rispetto al passato, se si considera che l’ultima manifestazione di interesse, del 2018, andò deserta».

«Il fatto, poi, che – ha continuato Minasi – 8 di questi nuovi voli riguarderanno lo scalo reggino ci riempie di ancora maggiore soddisfazione, perché consentirà al nostro aeroporto di rafforzare il trend di crescita del numero dei passeggeri, in attesa che l’Infrastruttura sia definitivamente adeguata dopo l’eliminazione dei vincoli di operatività».

«Su questo fronte – ha specificato la parlamentare – dopo la prima importante riunione al Ministero si sta continuando a lavorare in interlocuzione con tutti i soggetti deputati. Certo, il percorso non è breve, servirà ancora qualche tempo perché tutti i passaggi necessari siano compiuti e quindi, nel frattempo, l’attivazione delle nuove rotte potrà offrire al territorio e a tutta l’Area dello Stretto un importantissimo servizio, ponendo rimedio ai tantissimi disagi dei reggini che si spostano da e per la Calabria e attraendo, già nell’immediato, anche nuovi flussi turistici e di affari». (rp)