di ANTONIO LOIACONO – La capacità istrionica di Amedeo Fusco, la magia della location (Cava Gonfalone – Ragusa) e la forza biografica, palpabile di Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, hanno suscitato una intensa emozione affettiva e commozione estetica tra il pubblico che ha riempito tutti i posti disponibili in una delle latomie nell’ipogeo ragusano.
Il “pathos” è stato il profumo che si è appiccicato sulla pelle di chi ha potuto assistere, il 24 luglio scorso, in prima nazionale, allo spettacolo progettato, diretto ed interpretato da Amedeo Fusco, scalese di Scala Coeli.
Un “amarcord” quello di Amedeo che ritorna al suo primo amore artistico, il teatro, dedicando la sua “piece” alla pittrice Frida Kahlo, l’artista messicana conosciuta in tutto il mondo non solo per le sue opere ma anche per la sua vita stracolma di vicissitudini di ogni genere.
Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo, questo il titolo della conferenza-spettacolo, ha subito vestito i colori del Messico, grazie all’esibizione del tenore Dario Adamo che ha aperto lo spettacolo con una canzone messicana nonché a spot luminosi che riproducevano i colori della bandiera messicana che facevano “en pendant” con quelli del nostro vessillo italico!
In un crescendo di emozioni, Amedeo ha raccontato il suo incontro “artistico” con Frida, il suo innamoramento per la prima donna latinoamericana ritratta su un francobollo degli Stati Uniti e lo ha fatto con un “timing” preciso ed impeccabile, esportando le sue vibrazioni nel pubblico che, con una “standing ovation” finale, ha certificato il meritato successo dell’artista calabrese.
Fusco, alla fine, ha ringraziato Dario Adamo ed il duo StraNia oltre al Cai e all’Args, il figlio Gilberto ed Isabella Maria B. per la grafica e le ricerche e, tutti, per aver condiviso questo momento della sua vita, molto particolare: Viva la Vida. (al)