«Alla Regione Calabria, al Presidente Occhiuto, chiediamo di rivedere al più presto la scelta della chiusura dei tre punti di primo intervento». È l’appello lanciato dal sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace.
«La Città Metropolitana – ha ribadito il sindaco f.f. – si schiera in maniera chiara e netta a difesa del diritto alla salute del nostro territorio. La chiusura dei punti di primo intervento della fascia tirrenica è un atto gravissimo che non può passare inosservato. Quelle strutture devono riaprire al più presto, la battaglia dei sindaci è una battaglia di civiltà, a difesa del sacrosanto diritto dei cittadini del nostro territorio a curarsi a casa propria, almeno per per interventi di lieve entità come quelli trattabili all’interno di un punto di prima assistenza».
«Sulla questione sanità non faremo passi indietro – ha aggiunto Versace – d’altronde lo afferma quel modello di sanità di prossimità che è diventato tanto di moda durante la crisi pandemica, per il quale ci si è resi conto che non è più possibile continuare a concentrare le prestazioni sanitarie e congestionare le strutture principali. La Sanità deve tornare sul territorio e non è possibile barattare la salute dei cittadini in nome di un fantomatico risparmio finanziario che, il più delle volte, si tramuta in tagli orizzontali ed indiscriminati».
«Il parziale passo indietro già annunciato per ciò che riguarda Scilla non può bastare – ha proseguitoVersace – è necessario ripristinare al più presto il diritto alla salute su questo territorio. Un diritto che non può essere in alcun modo compresso, e che va semmai allargato, attraverso la creazione di una rete capillare di strutture sanitarie di prossimità in grado di soddisfare la domanda di salute di tutti i cittadini, oltre che di migliaia di turisti che nei mesi estivi, e non solo, affollano questi centri del litorale tirrenico».
«Dopo anni di commissariamento per la Calabria – ha concluso – è giunto il momento di pretendere una sanità buona, una sanità giusta, equa e trasparente, che risponda realmente alle logiche del diritto alla salute per i cittadini e non a quelle della politica o dei tagli indiscriminati per coprire le malefatte del passato. E’ giunta l’ora per il nostro territorio di alzare la voce e far sentire l’urlo di protesta di chi non intende fare un passo indietro su temi importanti come la salute dei nostri figli». (rrc)