di RUDI LIZZI – Escluso dalla Giunta, ma a testa alta, consapevole delle tante cose fatte per Gerace e con l’amarezza d’aver subito una scelta che, solo per il momento, interrompe un’azione di governo votata alla crescita ed allo sviluppo della comunità geracese.
Non ero d’accordo con la candidatura a sindaco di Salvatore Galluzzo, ovviamente non per questioni personali, ma per una convinzione nata dopo aver ascoltato e recepito la volontà della cittadinanza. Nella mia esperienza ho sempre ritenuto supremo l’indirizzo che arriva dalla base, dalla gente che vive, opera e lavora per lo sviluppo di Gerace. Insomma, non sono a credere che una sintesi su Galluzzo possa essere sbagliata, ma è una chiara e netta sensazione emersa dai cittadini. Questo l’ho detto in numerose riunioni interne, sottolineando allo stesso Galluzzo così come agli altri consiglieri che, una buona parte della cittadinanza, si era espressa criticamente rispetto ad una sua discesa in campo. Ho pagato, se così si può dire, per aver difeso e dato peso alla volontà popolare.
Non ho nulla da rimproverarmi e porto con me un numero infinito di attività, progetti, lavori e risultati che, in questo ultimo anno e mezzo in cui ho svolto le veci del sindaco, spesso assente per motivi personali ed a cui rinnovo il mio più grosso in bocca al lupo, hanno contribuito a migliorare l’assetto di Gerace nel presente e in un’ottica di sviluppo nel medio-lungo termine.
Ho sempre pensato Gerace divisa in quattro macro-aree: il centro, l’area montana, il borgo e l’area di Merici. L’impegno che avevo immaginato su cinque anni prima che mi venisse revocato l’incarico, ha prodotto risultati straordinari se guardo, per esempio, al progetto portato avanti con la Città Metropolitana rivolto all’ultimazione della piazza davanti la Chiesa, a Merici, dotata di tutti gli arredi urbani necessari e di un parco giochi che la rendesse, finalmente, un punto di ritrovo ed accoglienza. Come dimenticare, poi, la realizzazione dei campi di padel e di calcio comprensivi di ogni servizio possibile.
Opere che verranno cantierizzate nell’arco di un mese o poco più. Per non parlare, ancora, del finanziamento da 1,5 milioni di euro per il “Borgo smart”, un progetto che andrà ad incidere sui sottoservizi del centro storico con l’interramento di tutti i cavi. Idee che hanno avuto un’eco internazionale e che hanno spinto l’immagine di Gerace fuori dai confini nazionali.
I 390 mila euro destinati al miglioramento delle strade interne e la scelta di voler intervenire massicciamente nelle aree montane interessate, proprio adesso, da lavori che finiranno entro luglio. Come per esempio la rifunzionalizzazione, dopo 20 anni, del depuratore. Si tratta di risultati concretissimi, nonostante le difficoltà come il rallentamento dei lavori sulla scuola “Contrada Vene” a causa di un’interdittiva che ha colpito la ditta esecutrice. Avrei voluto che si spingesse forte sui lavori della chiesa perché il territorio montano necessita di un luogo di culto degno di questo nome e fortemente identitario. È un’idea che non mollo e che porterò avanti con tutte le mie forze.
Al centro, come detto, ci sono il parco giochi per bambini al Castello e la Ztl. Ma anche l’auditorium in Cittadella Vescovile, i 20 milioni per la Porta del sole, le numerose fiere e l’efficientamento energetico di Palazzo Grimaldi per 145 mila euro. L’attenzione nella parte montana ha riguardato, fra le altre cose, «il contenimento delle frane, l’ammodernamento e l’efficientamento energetico delle case popolari, la Strada Doria per 50 mila euro ed il depuratore Zomino.
Quindi, l’area di Merici con gli interventi di completamento sulla strada Modi Badessa, l’asilo, la strada Cricini e quella dietro la chiesa Azzurria, i 450 mila euro del piano della Città del Mare col campo Padel, la piazza e il parco giochi». Ed ancora: «Il borgo è stato al centro della riqualificazione del convento dei cappuccini per 700 mila euro; di un copioso lavoro di illuminazione dal borgo a San Filippo; del muro del cimitero e del computo di 120 loculi, della progettazione, per 21 mila euro, del tetto della chiesa dello stesso camposanto, fino ai giochi per l’asilo Maroncelli, i 28.500 euro del progetto Sport inclusione sociale e le attrezzature per la scuola, l’avvio del primo lotto del parcheggio meccanizzato, il rifacimento di numerose vie, i 50 mila euro per la strada Barbara-Tre Ulivi e l’ammissione, senza finanziamento, della riqualificazione di Largo piana per altri 700 mila euro.
Ogni area, insomma, è stata costantemente tenuta in debita considerazione. In qualità di vice sindaco, spesso reggente del Comune, mi sono speso con passione e la chiara volontà di servire la mia comunità che, quotidianamente, riconosce la bontà e l’efficacia della mia azione amministrativa che non si risolve di certo con la revoca dell’incarico, ma che continuerà per il bene di Gerace ed i geracesi.
All’epoca il percorso intrapreso era una scommessa nella speranza di poter contribuire ad aprire una nuova stagione politica così da garantire una maggiore attenzione al paese, sacrificando la vita privata cosciente anche dell’altro incarico che mi vede delegato al Consiglio metropolitano. Di questo ringrazio, in primis, una persona che mi ha fatto da guida, offrendomi gli input necessari per arrivare sin qui : il commissario metropolitano di Azione dott. Santo Danilo Suraci, che mi è stato vicino dalla campagna elettorale fino al passaggio in Azione, sfociato poi nella delega assegnatami dal sindaco metropolitano.
Non posso non citare, quindi, l’affetto, la stima e il rispetto con cui il sindaco avv. Giuseppe Falcomatà mi ha accolto, prima come consigliere e, poi, nella maggioranza quale consigliere delegato. Così come il facente funzioni, avv . Carmelo Versace, che mi sostiene in ogni problematica che riguarda Gerace, aiutandomi a risolvere ogni questione con lo stesso spirito di un geracese e promuovendo qualsivoglia attività a supporto della nostra comunità.
A differenza di chi resta chiuso in pensieri piccoli o subordinati io ho sempre agito pensando di allargare il più possibile le mie conoscenze, creando rete e facendo parte di un team che potesse aiutarmi nella crescita e nella rinascita di Gerace e di tutto il territorio. Anche il mio ruolo a Palazzo Alvaro, infatti, va considerato come un fattore importante nell’interesse di Gerace che ha un valido punto di riferimento nella massima istituzione territoriale.
In un anno e mezzo si sono tradotti, fra le altre cose, nella realizzazione di un Piano di protezione civile, nella pulizia di numerosi valloni, negli oltre dieci attacchi antincendio per i Vigili del Fuoco sparsi su tutto il territorio, nelle manutenzioni e nel rifacimento di lunghi tratti della rete idrica per un risparmio notevole di acqua e la garanzia del servizio a “Campo-Zarioti-Liscio”, nel parcheggio Barbara, nella “Green comunity” ammessa ma ancora non finanziata per 4,3 milioni e nella Sp1 Locri-Gioia Tauro.
Su ognuno di questi interventi – ha concluso Rudi Lizzi – c’è il mio impegno e la mia volontà di far crescere Gerace. E non sarà la revoca di un incarico a distogliermi da un patto che, ad ottobre del 2021, ho firmato con i geracesi. (rl)