I deputati del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Antonino Iaria, hanno annunciato di aver presentato un emendamento sulla «la legge di delegazione europea per chiedere al governo Meloni una deroga alla tassazione sul porto di Gioia Tauro».
«Quello di Gioia Tauro – hanno ribadito – è il principale porto di trasbordo italiano, l’unico ad accogliere le cosiddette navi madre container ed è dunque necessario che il governo si adoperi in ogni modo per salvaguardarlo. Il Movimento 5 stelle, nei governi Conte, si è molto speso per questa infrastruttura strategica, e nevralgica, per il Paese riuscendo a rilanciarlo».
«Ora il sistema di tassazione europeo sulle emissioni inquinanti delle grandi navi – hanno spiegato – andrà a penalizzare proprio i porti del nostro continente con in prima fila lo scalo calabrese e comprensibile è la preoccupazione dell’autorità portuale, dei lavoratori e dei sindacati che temono gli effetti devastanti di un provvedimento assolutamente discriminatorio».
«È, inoltre importante – hanno continuato gli esponenti pentastellati – che anche la Regione Calabria, col presidente Occhiuto, faccia sentire forte la propria voce davanti al governo. Al di là delle appartenenze non ci si può tirare indietro rispetto alla tutela di un asset fondamentale per il futuro sviluppo della nostra terra».
«Il pericolo che il porto di Gioia Tauro rischi di collassare con le nuove regole – hanno concluso i pentastellati – è davvero concreto considerati i tempi di applicazione richiesti, ovvero il 2024. E Roma non può rimanere inerte e sorda di fronte ad una problematica di respiro nazionale come questa». (rp)