di ALDO FERRARA – Il mancato rinnovo della decontribuzione per il Sud? Comprometterebbe le traiettorie di sviluppo del Mezzogiorno: sarebbe incomprensibile e inaccettabile.
Se fosse confermata l’intenzione del Ministero di non rinnovare la misura, saremmo difronte a una scelta incomprensibile e inaccettabile. La decontribuzione ha avuto sinora il compito importante di compensare, almeno in parte, le tante esternalità negative che negli ultimi anni si sono aggiunte alle condizioni già complesse per l’economia e il lavoro nel Mezzogiorno, permettendo in molti casi il mantenimento dei livelli occupazionali sostenendo così la competitività delle imprese e la tenuta complessiva del sistema-Paese. Si taglierebbe una misura apprezzata dalle imprese e dai lavoratori.
Non rinnovare la decontribuzione sarebbe un errore. E sarebbe ancor più grave se si guarda al contesto complessivo delle iniziative che impattano sul Mezzogiorno: con la Zes Unica che stenta a decollare, il mancato decreto legislativo per ripristinare il credito d’imposta sugli investimenti e le prospettive insidiose e imperscrutabili dell’autonomia differenziata, la sensazione è che così si tarperebbero le ali allo sviluppo del Mezzogiorno, compromettendone seriamente le prospettive di crescita. (af)
[Aldo Ferrara è presidente di Unindustria Calabria]