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L'assessore Calabrese: Il lavoro sommerso è un problema molto serio

L’assessore Calabrese: Il lavoro sommerso è un problema molto serio

«Il lavoro sommerso è un problema molto serio. Noi sappiamo quali sono le esigenze dei giovani e anche perché le aziende dicono di non trovare lavoratori». È quanto ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, nel corso dell’evento del “Job Day” finale a sintesi delle attività portate avanti col progetto “Scuola, Lavoro e Inclusione in Rete” a Soverato, dove poi ha lanciato un appello agli imprenditori: «se le aziende assumono in modo regolare e sostengono questo percorso e vanno incontro alle esigenze economiche – anche attraverso le risorse che noi mettiamo a disposizione – realizzeremo il sogno di utilizzare bene le risorse come finora non è mai stato fatto, di formare le persone in base a quelli che sono i fabbisogni e le vere esigenze del mercato del lavoro».

L’evento si è svolto in presenza dei partner (Consulenti del Lavoro, Neuropsichiatria, Comune di Soverato, Scuole e Centri Sai minori stranieri non accompagnati) che hanno sostenuto il progetto del Centro per l’impiego di Soverato diretto dalla responsabile Giuseppina Zangari. Sono stati coinvolti tutti gli Istituti Superiori del territorio, i Centri Accoglienza per minori stranieri ricadenti nei territori di Davoli, San Sostene e Sant’Andrea.

Il CPI ha svolto i laboratori di orientamento a tutti gli studenti, ogni laboratorio ha ospitato un’azienda che si è raccontata ai ragazzi e ha spiegato loro i criteri di selezione del personale utilizzato; per il Job Day si sono candidate 20 aziende per un totale di oltre 90 profili professionali ricercati che spaziano dal turismo, all’informatica, ai servizi alla persona e all’industria.

Nella stessa giornata l’assessore Calabrese ha visitato il Cpi di Soverato accompagnato dalla direttrice Zangari con cui ha interloquito sui servizi del centro soveratese.

«Siate liberi di scegliere, facendovi sicuramente consigliare, ma preferendo le vostre aspirazioni e cercate di non cadere nel lavoro sottopagato, perché è proprio lo sfruttamento la prima azione da contrastare, principalmente nelle prime esperienze lavorative», ha detto l’assessore rivolgendosi agli studenti.  (rcz)