A dicembre, a Reggio, al Teatro “Francesco Cilea”, la consegna dei Premi Nazionali Rhegium Julii, giunti alla 51esima edizione.
I Premi, per la narrativa, saggistica, giornalismo, poesia, studi meridionalistici, sono intitolati rispettivamente a Corrado Alvaro, Leonida Repaci, Rastignac (alias Vincenzo Morello) Lorenzo Calogero e Gaetano Cingari.
La Giuria presieduta dal poeta Corrado Calabrò e composta da Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Anna Mallamo, Domenico Nunnari, è stata invitata a designare i vincitori della edizione 2018, sulla base dei dati raccolti dalla Segreteria Generale dei premi, coordinata da Pino Bova.
Per la narrativa, i finalisti sono Viola Ardone con Il treno dei bambini (Einaudi), Stefania Auci con I leoni di Sicilia (Editore Nord), Erri De Luca con Impossibile (Feltrinelli).
Per la saggistica, i finalisti sono Alberto Angela con Meraviglie (Rai libri), Gianfranco Bertone con I Sospeso tra due infiniti (Longanesi), Ginevra Bompiani con L’altra metà di Dio (Feltrinelli), Roberto Galasso con Il libro di tutti i libri (Adelphi).
Per giornalismo, finalisti Mario Calabresi con La mattina dopo (Mondadori), Paolo Rumiz con L’oceano di mezzo (Laterza).
Per poesia, finalisti Franco Arminio con L’infinito senza farci caso (Bompiani), Renè Corona con La conta imprecisa (Puntoacapo), Marco Onofrio con Anatomia del vuoto (La vita felice).
Per Studi meridionalistici, finalisti Antonella Orefice con Eleonora Pimentel Fonseca/ L’eroina della Repubblica napoletana del 1799 (Editore Salerno), Carmine Pinto con La guerra per il Mezzogiorno (Laterza) e Luigi Scoppola Iacopini con La Cassa per il mezzogiorno e la politica 1950-1986 (Laterza).
Una notevole sorpresa potrebbe arrivare anche per l’attribuzione del Premio internazionale “Città dello Stretto” per il quale la Giuria pensa ad una personalità ancora top secret ma molto conosciuta in tutto il mondo. (rrc)