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REGGIO: STASERA LA CONVERSAZIONE ‘DALLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO A VITTORIO VENETO’

7 agosto – Si svolge stasera, a Reggio, alle 21.00, presso il Chiostro di San Giorgio al Corso, la conversazione sul tema “Dalla battaglia del solstizio a Vittorio Veneto”.
L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos, è il primo di una serie di incontri dal titolo “Dall’inutile strage alla pace”, dedicati al centenario della fine della Grande Guerra.
La conversazione sarà a cura di Luca Pellerone, che analizzerà gli eventi bellici degli ultimi mesi di guerra. Introduce Tito Tropea, presidente Anassilaos Giovani.
“La battaglia del Solstizio” – nome utilizzato per la prima volta dal poeta Gabriele D’Annunzio -, svoltasi tra il 15 e il 24 giugno 1918, fu combattuta tra il Regio Esercito Italiano e l’esercito Imperiale austro-ungarico, ed è degna di nota poiché impegnò gli austroungarici nella loro ultima grande offensiva della Prima guerra mondiale: lo scopo era di abbattere definitivamente la resistenza italiana, impadronirsi delle riserve di cibo nemiche, costringerlo alla resa e spostare le armate sul fronte francese, in sostegno dell’alleato tedesco.
La vittoria italiana in questa battaglia segnò il preludio della sconfitta definitiva austriaca con la battaglia di Vittorio Veneto, combattuta tra il 24 ottobre e il 4 novembre 1918, che costituì l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico. In questa occasione fu l’esercito italiano a passare all’attacco, fortemente sollecitato dagli alleati che erano già passati all’offensiva generale. La battaglia fu caratterizzata da una prima fase nella quale l’esercito austro-ungarico riuscì ad opporre ancora una valida resistenza, seguita da un improvviso crollo che segnò la fine delle ostilità, non solo sul fronte italiano, ma di tutto il conflitto mondiale. L’importanza della battaglia di Vittorio Veneto risiede proprio in questo, cioè nell’avere posto fine anticipatamente ad una guerra che andava avanti ormai da cinque anni, e che senza questa vittoria italiana avrebbe potuto proseguire almeno per un altro anno. (rrc)