I piani del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, per quanto riguarda la ‘cultura musicale’, sembra essere ambiziosa. In risposta al Maestro Pasquale Faucitano, dell’Orchestra del Teatro Cilea, il sindaco Falcomatà ha ribadito che serve mettere in rete i principali teatri della Città, ovvero il Cilea, i teatri di Pellaro e Gallico, e lo Zanotti Bianco.
Per poter arrivare a questo obiettivo finale, il sindaco ha sottolineato che è fondamentale «il completamento della procedura di creazione della Fondazione Cilea», annunciando che «la Città Metropolitana ha già stanziato 200 mila euro per la costituzione del fondo dotazionale. Così, la Fondazione potrà attingere a fondi europei e privati e promuovere un bando per l’individuazione di un direttore artistico di caratura internazionale».
«Allo stesso modo – ha aggiunto – è importantissimo creare un circuito dei teatri metropolitani che inglobi le attività del “Cilea” e delle strutture di Cittanova, Palmi e Roccella Jonica. Si potrà, quindi, pensare ad una stagione teatrale condivisa e coinvolgente per tutte le arti: lirica, prosa, classica, concertistica. In misura uguale, si deve ripensare e favorire il rapporto con i principali teatri calabresi e con quello di Taormina».
«L’obiettivo, poi – ha proseguito Falcomatà – è quello di inserire l’Orchestra “Cilea” nelle tournée internazionali per trasmettere un’immagine positiva della Città in giro per il mondo e dare possibilità di crescita professionale ai tanti giovani che coltivano passione per uno strumento musicale. È ciò che abbiamo voluto fare, per esempio, con l’Orchestra giovanile “Cilea”, promuovendo un percorso che incentiva lo studio e l’approfondimento della materia musicale».
«Ed infine, il recupero del Cinema Orchidea – ha concluso il primo cittadino – inteso come nuovo Cultural Gate cittadino, renderà quella struttura centro di formazione ed espressione per musicisti, attori, produttori e artisti reggini. Una sorta di Radio City Hall amaranto nella quale plasmare nuove figure professionali e perfezionare quelle già esistenti. Insomma, una vera e propria officina dell’arte indispensabile a creare un nucleo produttivo fondamentale che affronta e sostiene l’intera filiera culturale». (rrc)