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Teresa Scavelli

L’appello del presidente Tallini: non dimentichiamo il sacrificio di Teresa Scavelli

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, ha scritto al ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, all’ambasciatrice Svizzera in Italia, Rita Adam e al sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, affinché «vengano riconosciuti a Teresa Scavelli tutti gli onori che il suo gesto merita».

«La  vicenda di Teresa Scavelli – ha spiegato il presidente Tallini – con il suo gesto di incredibile  eroismo compiuto a San Gallo (Svizzera), pagando con la vita la difesa di tre bambini, ha colpito duramente la comunità della Calabria. Teresa Scavelli, figlia della nostra terra, ha impedito una strage di innocenti, fermando la furia omicida di un giovane con problemi psichici che si era introdotto nell’abitazione dove ella prestava la sua opera di baby sitter».

Il presidente Tallini, dunque, non chiede solo che «vengano riconosciuti a Teresa Scavelli tutti gli onori che il suo nobile gesto merita», ma anche che «vengano individuati provvedimenti a favore della famiglia, in
particolare dei figli, stremati da una vicenda che li ha colpiti nell’affetto più grande, ma anche sul piano economico e della sopravvivenza».

«Il suo è stato un sacrificio che, però – ha commentato Tallini – non ha trovato la giusta ondata di riconoscenza da parte delle Autorità Elvetiche e anche di quelle italiane. E’ una storia commovente – commenta il Presidente del Consiglio –  che rende orgogliosa tutta la Calabria, terra capace di grandissimi slanci di generosità e coraggio».

«Il Consiglio regionale della Calabria – è l’impegno formalizzato dal Presidente Tallini – è pronto a fare la sua parte, ritenendo che in prima battuta i Governi Svizzero e Italiano debbano farsi carico delle drammatiche conseguenze che l’episodio di cronaca ha avuto su una onesta e coraggiosa famiglia».

«Noi ci inchiniamo – ha concluso il presidente del Consiglio regionale della Calabria – davanti alla figura di Teresa Scavelli, simbolo del coraggio, dell’abnegazione, dell’infinita generosità delle donne di Calabria». (rrc)