di CARLO SALVO
I calabresi onesti, finalmente, possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo la preoccupante telenovela sulla nomina del commissario alla sanità, il governo centrale, salvandosi in calcio d’angolo, ha nominato commissario l’ex Prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo.
A dire il vero, la nomina di Longo è stata oggetto di un’ estenuante braccio di ferro tra potere politico e quella parte di istituzioni sane che hanno a cuore il destino dei calabresi. Invero Longo, che è stato fortemente voluto da coloro i quali credono nel miracolo Calabria, è tutt’altro che appannaggio dei poteri politici, nei confronti dei quali non gode di molta simpatia. Longo è il professionista del fare, l’uomo giusto al posto giusto, difensore degli interessi dei calabresi, ostacolo per le clientele affaristiche, in poche parole non attento agli interessi della politica.
Dopo la ridicola gestione di Saverio Cotticelli e le folli esternazioni di Giuseppe Zuccatelli, il potere politico ha cercato invano, nella continuità, di nominare persone molto più vicine alle segreterie di partito, cosicché dopo i rifiuti di Eugenio Gaudio, Gino Strada e Narciso Mostarda, oltre ad altri professionisti rimasti volontariamente anonimi, vi è stata una sorte di costrizione alla nomina dell’ex Prefetto.
Guido Longo è stato un vero servitore dello Stato, competente, preparato, serio e pulito, schivo nei confronti di coloro i quali credono che tutto nella vita abbia un prezzo. All’età di 68 anni vanta una carriera di tutto rispetto, da funzionario di polizia a Prefetto, competente nelle materie giuridico – amministrative, avendo conseguito la laurea in giurisprudenza e l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Conosce il territorio calabrese e tutte le problematiche ad esso legate, avendo lavorato in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata come Questore di Reggio Calabria e vanta inoltre arresti eccellenti come quelli operati nel casertano nei confronti di Antonio Iovine, Michele Zagaria e Francesco Schiavone, alias Sandokan.
Speriamo che la nomina di Longo a commissario della sanità possa dare inizio ad un vero e proprio cambiamento per la nostra regione, una nuova fase di gestione della cosa pubblica che vede i calabresi protagonisti dei loro diritti. Ci auspichiamo una ulteriore svolta nella gestione politica – amministrativa della Regione, attraverso l’elezione di soggetti preparati e puliti, diversi dagli attuali politicanti che contribuiranno a fare della Calabria il gioiellino d’Italia nella gestione degli apparati regionali sanità compresa. (rrm)