di FRANCO BARTUCCI – L’inaugurazione stamattina all’Università della Calabria del primo anno accademico del corso di Laurea in Medicina e e Tecnologia digitale, costituisce un evento storico che chiude un periodo di 47 anni di attesa. C’era l’obiettivo di avere in Calabria, in un rapporto sinergico di collaborazione con Catanzaro e anche con Reggio Calabria, il corso di laurea in Medicina, proposto al Rettore Beniamino Andreatta e discusso in Senato Accademico senza arrivare a concretizzare questo progetto, soprattutto per la resistenza della città di Catanzaro che aveva già lanciato nel 1973 la libera Università in accordo, tramite il ben noto consorzio, con le Università di Napoli e Messina attivando i corsi di laurea in Medicina e Giurisprudenza. La cerimonia avverrà alla presenza della ministra dell’Università Maria Cristina Messa al Centro congressi dell’Ateneo di Arcavacata.
Dopo 47 anni prende, dunque, corpo quell’idea progettuale di sistema universitario calabrese integrato pensato e proposto dal primo Rettore dell’Università della Calabria, prof. Beniamino Andreatta. Neanche i Rettori successivi Pietro Bucci, Giuseppe Frega e Giovanni Latorre riuscirono nell’intendo di concretizzare per l’Università della Calabria l’attivazione del corso di laurea in Medicina. In particolare il Rettore Pietro Bucci nel mese di marzo del 1980, con l’approvazione del Senato Accademico, ritornò alla carica per attivare presso l’Università della Calabria il corso di laurea in medicina arrivando a raggiungere un accordo con il Sindaco di Catanzaro Mulè, sulla base di consentire i primi tre anni di studio teorico presso le strutture del campus universitario di Arcavacata, data la funzionalità dei dipartimenti di chimica, fisica, scienze biologiche, e i due anni di cliniche presso la libera Università di Catanzaro, che avrebbe avuto così il riconoscimento statale. Un accordo che trovò subito l’opposizione del presidente del Consorzio universitario di Catanzaro, Salvatore Blasco.
Neanche con il riconoscimento statale dell’Università di Catanzaro, prima come succursale dell’Università di Reggio Calabria e poi con la sua sopraggiunta autonomia, si riuscì a raggiungere con i rettori della “Magna Grecia”, che si sono succeduti, questa importante meta di avere anche all’Università della Calabria il corso di laurea in Medicina, sebbene nel frattempo in quest’ultima nascevano, prima il Centro Sanitario e poi la Facoltà di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute, con un’area medica di prestigio riconosciuto, con a capo il prof. Sebastiano Andò, sensibile ed attento sostenitore di questa idea progettuale di Medicina raccolta dai Rettori Andreatta (sinergia universitaria) e Bucci (doppio percorso nelle due sedi universitarie).
Oggi finalmente, dopo due anni di confronti e di elaborazione del progetto, passato sotto il vaglio dei rispettivi Senati Accademici, nonché delle apposite commissioni regionale e ministeriale, le aspirazioni diventano realtà grazie alla stretta collaborazione dei Rettori dell’Università della Calabria, prof. Nicola Leone, e della “Magna Grecia”, Giovambattista De Sarro. Nasce così la laurea magistrale interateneo in “Medicina e Tecnologia Digitale” con possibilità pure per tutti gli aspiranti di conseguire insieme la laurea triennale in “Ingegneria informatica, curriculum bioinformatico”.
Questo innovativo corso di studi prevede, oltre alle competenze tipiche della formazione di un medico, anche l’acquisizione delle conoscenze utili per padroneggiare le nuove tecnologie e applicarle in ambito sanitario e l’apprendimento di metodi e tecniche proprie dell’Intelligenza artificiale e della Bio-informatica, necessari per ideare e sviluppare nuove applicazioni per i settori della medicina di precisione, della telemedicina, della medicina personalizzata, della chirurgia robotica.
Grazie a queste competenze aggiuntive, certificate dal conseguimento del doppio titolo (laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e laurea triennale in Ingegneria Informatica, curriculum bioinformatico), i laureati saranno dunque professionisti formati per affrontare le sfide presenti e future in campo sanitario, capaci di gestire l’innovazione e di contribuire all’innovazione stessa.
Per il concorso di ammissione si sono presentati nel campus universitario di Arcavacata, per fare la prova selettiva dei test, ben 320 aspiranti per una disponibilità di 66 posti, i cui vincitori si troveranno oggi nel seguire, nell’aula magna “Beniamino Andreatta” del centro congressi dell’Università, la cerimonia inaugurale del primo anno che sarà moderata dal giornalista del quotidiano La Repubblica, Massimo Razzi.
Una cerimonia inaugurale che si aprirà, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, con i saluti dei due Rettori, Nicola Leone e Giovambattista De Sarro; mentre a seguire sarà lo stesso Rettore, prof. Nicola Leone, a tenere la “Lectio Magistralis” su “Medicina e intelligenza artificiale”.
Sarà il Ministro dell’Università e Ricerca che chiuderà la cerimonia con il suo intervento conclusivo molto atteso in virtù del fatto che questo percorso di studio per il Mezzogiorno italiano rappresenta un fatto unico e di primogenitura che può significare tanto anche per un rafforzamento e miglioramento del sistema sanitario della nostra regione.
Per l’ingresso in Aula magna, che per motivi organizzativi inizierà alle ore 9 e si chiuderà alle 9,30, è necessario esibire il Green pass al personale dell’ateneo e indossare la mascherina.
L’evento sarà trasmesso in streaming sul canale Youtube d’ateneo: www.youtube.com/user/CampusUnical e su unical.it/live. (fba)