La Seconda Commissione “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero, presieduta da Giuseppe Neri, ha espresso parere favorevole sulla Proposta di Provvedimento Amministrativo n.96/11^ d’iniziativa della Giunta: “Presa d’atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027”.
«Con questa deliberazione (che ha il carattere dell’indifferibilità e dell’urgenza analogamente alla proposta normativa al secondo punto all’ordine del giorno) si prende atto – ha dichiarato il presidente Neri– del Documento di indirizzo strategico regionale e si conferma l’avvio del percorso di definizione e stesura del Por Calabria Fesr – Fse 2021-2027».
«Un percorso – ha ribadito – che sarà condiviso con il partenariato istituzionale e socio-eonomico regionale. Il documento si conforma ai cinque obiettivi strategici individuati a livello europeo: una Calabria più intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente; più verde e a basse emissioni di carbonio; più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità e della connettività regionale; più sociale attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali; più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile ed integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali».
Parere favorevole è stato espresso dall’organismo consiliare anche sulla Proposta di Legge n.76/11^ di iniziativa del consigliere Vito Pitaro recante: “Modifiche all’articolo 5 della legge regionale 19 novembre 2020, n. 21 (Istituzione Consorzio Costa Degli Dei)”. Come ha spiegato il presidente della seconda Commissione, anche in qualità di relatore, «l’intervento normativo – che consente l’adeguamento alle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio – s’inserisce nel contesto di una interlocuzione improntata al principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni e, dunque, si rende necessario al fine di dare seguito ad un impegno assunto nei confronti del Governo».
«Attraverso tale modifica – ha concluso – s’inseriscono i tradizionali strumenti di provvedimento impositivo del vincolo e dell’autorizzazione paesaggistica nel quadro della pianificazione paesaggistica del territorio che deve essere elaborata concordemente da Stato e Regione». (rrc)