Rapani (Fdi): La burocrazia penalizza lo scalo di Corigliano Rossano

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha ribadito che «un servizio fondamentale come la fornitura di carburante nel porto di Corigliano Rossano non può essere sospeso».

«Troppa burocrazia o tanta incompetenza? Saranno solo queste le motivazioni o ce ne sono altre dietro al provvedimento dell’Autorità delle dogane e dei monopoli che ha revocato la licenza all’unico distributore?», ha detto Rapani.

«Esprimo, per questo, vivo apprezzamento per la sospensiva del Tar Calabria nei confronti della misura adottata dall’Adm – ha detto ancora –. L’unico rifornimento di carburante che insiste nell’area portuale serve la flotta peschereccia di Schiavonea, tra le più imponenti ed importanti del sud Italia, ma anche tutte le imbarcazioni in servizio alla Capitaneria di porto. Privando lo scalo di questo servizio alla comunità si andrebbe a creare un disagio enorme a centinaia di pescatori ed al contempo un danno economico di non poco conto a tutto il comparto già gravato da tante altre problematiche, per di più nei mesi estivi in cui il mare è ancora più frequentato».

«La questione si aggrava notevolmente se si valutano anche le difficoltà che si potrebbero creare alla Guardia costiera, spesso in allerta a tutte le ore per le tante operazioni di soccorso Il Tar – ha concluso il senatore Rapani – tra le motivazioni della sospensiva ha comunque considerato che si tratta dell’unico distributore di carburante del porto e che le conseguenze dell’interruzione del servizio sarebbero gravissime». (rp)

Reddito di Cittadinanza, Irto (PD): Cancellazione errore imperdonabile

Per il senatore del Pd, Nicola Irto, «cancellare il Reddito di cittadinanza significa ferire i deboli, creare enormi divari sociali e impoverire le comunità, soprattutto del Sud, rendendole più penetrabili e ricattabili da parte delle mafie».

«Nel merito Meloni e sodali hanno commesso un errore imperdonabile – ha detto Irto –: hanno colpito il Mezzogiorno e confermato di volere un’Italia esclusiva, tutta a misura di ricchi. Secondo il governo attuale a trazione leghista, la povertà è un peso di cui liberarsi, un problema da nascondere e tenere lontano, una condizione da respingere, da punire in maniera esemplare».

«Privare centinaia di migliaia di famiglie dell’unica fonte di sostentamento – ha proseguito il senatore dem – è disumano, è tutt’altro che cristiano e, insieme al folle progetto dell’autonomia differenziata, va ad aumentare le differenze tra il Nord e il Sud del Paese: economiche, sociali, culturali, di diritti e di servizi».

«Nel contesto – ha concluso – è inquietante il silenzio rassegnato e complice degli eletti del centrodestra nei vari territori meridionali». (rp)

Minasi (Lega) risponde a Irto: Il Pd costruisce precari, noi persone, dignità e lavoro

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, risponde al senatore del Pd Nicola Irto, sottolineando come la sua nota sia «un concentrato di menzogne e distorsione della realtà, che lui usa per attaccare la maggioranza non avendo altri appigli concreti di cui servirsi per le sue accuse strumentali».

«Irto dice che avremmo privato, in maniera “disumana” – ha riportato – “centinaia di migliaia di famiglie dell’unica fonte di sostentamento” e questa è senz’altro la prima e più grossolana bugia di cui si riempie la bocca. Evidentemente non ha letto il decreto lavoro da poco convertito in legge o non lo ha capito: non solo non priviamo le famiglie più povere del sostegno che già percepivano, che diventa oggi assegno di inclusione, ma diamo loro ulteriori sostegni e benefici e, soprattutto, concrete opportunità di crescita e riscatto dalla loro situazione di indigenza, anche attraverso misure che servono a creare lavoro».

«Basta d’altronde andare a riguardare – magari con un po’ più di attenzione – il testo del provvedimento per verificare – ha spiegato –. Ma cosa aspettarsi da chi, come Irto, appartiene a un partito, il Pd, che ha fatto dell’ipocrisia il suo fondamento? Il senatore dovrebbe piuttosto guardare a come il lavoro è stato trattato dai governi, guidati, negli ultimi undici anni, proprio dalla sinistra a cui lui appartiene e che, in teoria, avrebbe dovuto essere la paladina dei diritti e delle tutele dei lavoratori».

«Diritti e tutele che, invece, questa stessa sinistra ha provveduto a smantellare gradualmente, scaricando ora sugli avversari le sue responsabilità – ha ricordato –. D’altronde il Partito democratico è maestro nel coltivare la cultura del bisogno, quella che ha tolto al Meridione ogni possibilità di sviluppo, quella che anche le mafie usano per controllare i territori: coltivare il bisogno, anziché aiutare i deboli ad affrancarsi dalla loro situazione di svantaggio, significa, infatti, alimentare il proprio potere, significa alimentare il consenso con promesse e interventi minimi, con quell’assistenzialismo che lega a doppio filo chi lo riceve, crea gratitudine da ricambiare e non stimola certamente a darsi da fare per migliorare la propria condizione».

«Mantenere poveri i poveri conviene a chi è incapace di governare nell’interesse dei cittadini, a cui noi, invece, vogliamo dare una reale possibilità di riscatto. Soprattutto al Sud – ha proseguito –. Non con l’assistenzialismo, ma offrendo pari opportunità per poter partecipare attivamente alla società. Ma probabilmente è proprio di questo che Irto e i suoi sodali dem hanno paura: una popolazione più libera, più consapevole, finirebbe per non votare più chi finora l’ha solo usata e presa in giro con parole vuote, con proclami di azioni per il “bene comune”, dietro cui, invece, si nasconde solo il proprio tornaconto politico e personale».

«Il reddito di cittadinanza – peraltro troppo spesso facile strumento con cui persone – ha detto ancora – che non ne avevano diritto hanno truffato lo Stato, come dimostra l’ennesima operazione proprio di ieri a Catanzaro – è servito solo a questo e ha semplicemente deresponsabilizzato i percettori, i datori di lavoro e gli stessi esponenti politici che lo hanno sostenuto, e che si son lavati la coscienza con questa “paghetta” con cui hanno ritenuto di aver soddisfatto la loro “missione” di rappresentanti del popolo».

«Il Senatore Irto farebbe bene, piuttosto – ha concluso – a impegnarsi per offrire ai suoi elettori dignità, anziché continuare ad appoggiare misure che servono a costruire e mantenere un popolo di precari che restano sempre più precari ed emarginati.  A differenza sua, noi, con la Lega e con il governo, abbiamo cominciamo a costruire Persone, dignità e lavoro. E ne andiamo fieri».  (rp)

Irto (PD) interroga Salvini e chiede impegno politico per evitare isolamento della Locride

Il senatore del PD, Nicola Irto, ha interrogato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, chiedendo chiarezza, ascolto dei sindaci e dei cittadini del territorio, tempi certi e veloci, impegno politico per evitare l’isolamento della Locride».

Irto aveva infatti già presentato una propria interrogazione al ministro Salvini sui prossimi lavori di manutenzione della galleria Torbido, lungo la stessa Statale, sottolineando l’esigenza di procedere con rapidità per salvaguardare l’economia locale. A Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, il parlamentare dem ha annunciato l’imminente deposito, al Senato, di una seconda interrogazione allo stesso ministro, stavolta in merito alla paventata chiusura per 20 mesi della Statale “Jonio-Tirreno”, che sta preoccupando anzitutto le imprese e i sindaci dei Comuni della Locride, i quali chiedono notizie precise sugli interventi in programma lungo la strada in argomento e soluzioni in linea con le esigenze dei rispettivi territori.

Il senatore Irto ha anticipato che nella sua nuova interrogazione al ministro Salvini chiederà «quali lavori saranno esattamente effettuati, quando inizieranno, quanto dureranno e quali, nello specifico, saranno le modifiche relative al transito dei veicoli lungo la Statale» in questione, oltre che «quali iniziative di competenza» voglia «adottare, di concerto con l’Anas, affinché le ricadute degli interventi previsti siano il più possibile limitate nel tempo e nell’entità». (rp)

Tis, Cannizzaro (FI): Approvato mio emendamento a Dl assunzioni: Via libera a proroga

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha reso noto che è stato approvato un suo emendamento destinato alla platea calabrese dei lavoratori considerati Tis. 

Grazie a questo emendamento «la Regione Calabria è autorizzata per legge a prorogare di un anno i tirocini di inclusione sociale in essere, con un finanziamento dell’operazione di 5 milioni di euro a carico dello Stato, in aggiunta alle risorse già individuate dalla Regione. Operazione che – specifica Francesco Cannizzaro – ha quindi totale copertura sia normativa che finanziaria. L’approvazione di un’ulteriore disposizione ad hoc (a distanza di neppure due mesi), nelle more dell’attuazione della norma che permetterà la contrattualizzazione dei tirocinanti, è fondamentale per mettere in sicurezza i lavoratori e per garantire continuità alla loro attività professionale».

«Già nel corso dell’esame del primo decreto assunzioni – spiega Cannizzaro entrando nel dettaglio – avevamo fatto sì che venisse approvata una norma che potesse permettere a tutte le Amministrazioni di assumere i Tis a tempo indeterminato, con quota riservata e fuori dalle regole vigenti in materia di nuove assunzioni. Una disposizione di grande significato, visto che per la prima volta la stessa legge ha previsto il riconoscimento dell’attività di lavoratori che da anni prestano servizio presso le amministrazioni calabresi, in una condizione, purtroppo, di totale precarietà e quasi di ‘invisibilità’».

«Ad ogni modo – prosegue il parlamentare reggino – sappiamo che quella norma deve essere implementata con l’approvazione di un provvedimento attuativo, e con ulteriori e consistenti risorse volte a finanziare l’operazione. Su entrambi i fronti (decreto di attuazione e ricerca di risorse finanziarie – ndr.) stiamo continuando a lavorare senza sosta, per provare a garantire un futuro a migliaia di lavoratori, fondamentali per il tessuto occupazionale della Calabria».

«Tutto questo rappresenta la grande attenzione che Centrodestra calabrese e Governo centrale hanno riservato alla platea dei Tis – ha detto ancora –. Motivo per cui mi preme ringraziare tutto l’Esecutivo, specialmente il Ministro Antonio Tajani, che si è fatto personalmente carico della questione, dimostrando grande sensibilità anche verso vicende territoriali e forte attaccamento alle problematiche della Calabria».

«Quasi superfluo rimarcare il grande impegno profuso su questo fronte dall’instancabile Governatore Roberto Occhiuto, in piena sintonia con l’Assessore regionale al ramo, Giovanni Calabrese. Come più volte ribadito, il nostro impegno, è quello di proseguire, con tutti i mezzi a disposizione, quel percorso che porti alla contrattualizzazione e quindi alla piena dignità e tutela dell’intero bacino di tirocinanti».

«I Tis – aggiunge Cannizzaro – non sono purtroppo l’unica platea di tirocinanti calabresi a lavorare nell’ombra ed in condizioni precarie. Non dimentichiamo gli oltre 200 tirocinanti ministeriali rimasti fuori dal concorso svoltosi nel corso di quest’anno (i cosiddetti “non idonei”); purtroppo aspetti tecnici, spesso facenti capo alle singole amministrazioni coinvolte, non hanno permesso, al momento, di riaprire il concorso per questa categoria di lavoratori».

«Siamo però fiduciosi, e ci impegneremo attraverso ulteriori e specifiche proposte normative da inserire nei prossimi provvedimenti – ha concluso – che anche questa vicenda potrà evolversi positivamente, rimuovendo gli ostacoli che ci sono oggi, creando quelle condizioni che permettano anche ai tirocinanti ministeriali risultati non idonei al primo concorso di poter vedere riconosciuto il lavoro di questi anni presso le amministrazioni dello Stato. Certo è che lavoreremo ancora incessantemente affinché nessuno resti indietro!». (rp)

Irto (PD) interroga il Governo sugli incendi in Calabria

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha presentato un’interrogazione ai ministri della Protezione civile e dell’Ambiente, cui ha chiesto quali iniziative «intendano assumere, anche in deroga alla normativa vigente, al fine di predisporre un piano straordinario di rimboschimento delle aree colpite» e «quali procedure immediate vogliano attivare per risarcire cittadini e imprese rispetto ai danni subiti» dagli incendi  che in tutta la Calabria continuano a divorare ettari di bosco e vegetazione presso città e centri abitati.

Nell’atto parlamentare, Irto, che è anche segretario del Pd calabrese, ha sottolineato «l’assoluta gravità della situazione, addirittura con un morto e quattro feriti a Cardeto, nel territorio reggino», già «compromessa dagli incendi» degli ultimi anni. Secondo il senatore Irto, vanno valutati al più presto i «danni economici ad aziende e persone fisiche, per i quali è necessario attivare immediatamente tutte le procedure idonee per dare un congruo ristoro».

Nella stessa interrogazione, il senatore del Partito democratico ha evidenziato «la necessità di messa in sicurezza, bonifica e ripristino del patrimonio ambientale colpito dalle fiamme» e rimarcato lo sforzo profuso da «vigili del fuoco, Protezione civile, carabinieri forestali e volontari». Secondo Irto, che assicura la propria «vicinanza e quella del Pd a tutte le vittime delle fiamme di questi giorni, ora è indispensabile mettere in atto ogni misura possibile con la massima tempestività e umanità». (rp)

Autonomia: Occhiuto (FI), mozione opposizione aprioristica, criticità superabili in commissione

Il senatore di Fi, Mario Occhiuto, ha ricordato che «il disegno di legge presentato dal ministro Calderoli sull’autonomia differenziata, come tutti i disegni di legge, è un testo emendabile».

«In una riforma così complessa – ha spiegato – è inevitabile che ci siano delle criticità ma sarà l’esame della commissione Affari costituzionali a definirne la versione finale. Ci sono emendamenti anche da parte della minoranza, che vengono fuori da riflessioni costruttive e a cui va prestata la giusta attenzione, ma ci sono poi anche comportamenti dilatori o di opposizione aprioristica al progetto che tendono spesso ad inquinare il dibattito e ad ostacolare il percorso della riforma».
«Forza Italia, da partito liberale, rifugge da uno Stato centralista che non sia fortemente ispirato ad un principio di sussidiarietà – ha aggiunto –. Del resto anni di centralismo, fatti di politiche dirigiste e tagli ai trasferimenti agli enti locali, che poi si riversavano anche nei Lep, hanno concorso a creare o ad amplificare il divario e le disuguaglianze in Italia, con danni irreversibili sul territorio. Forza Italia ha proposto dei correttivi a tutela del Sud e delle zone più svantaggiate del Paese, attraverso emendamenti e ordini del giorno che tendono a riequilibrare i livelli di prestazione essenziale tra Nord e Sud e ad attenuare le condizioni di partenza».

«La questione meridionale per noi è una questione nazionale, perché l’Italia non può crescere se non si sviluppa il Mezzogiorno in modo sostenibile – ha proseguito –. Qualunque intesa tra Stato e Regioni non deve pregiudicare l’entità e la proporzionalità delle risorse da destinare a ciascuna regione. Inoltre in un’ottica perequativa abbiamo chiesto anche l’impegno del governo a riequilibrare in prospettiva i Lep che riguardano tutte quelle materie oggi gestite a livello periferico».

«Questa riforma è certamente meno invasiva di quelle che in passato hanno già affidato ai territori l’85% dei servizi – ha concluso – quindi è essenziale prestare attenzione non soltanto alle materie che saranno delegate ma anche a quelle che sono già delegate agli enti territoriali». (rp)

Sila Mare, Baldino (M5S): Inaccettabile che Governo bocci richiesta di chiarezza su finanziamenti

La deputata del M5s, Vittoria Baldino, ha evidenziato come «i cittadini di Longobucco si sentono figli di un Dio minore ed è per questo che risulta inaccettabile il governo bocci la richiesta di un impegno molto semplice che chiede solo chiarezza sui finanziamenti annunciati e sulla riapertura al transito della Sila mare».

Dopo quasi tre mesi dal tragico crollo che ha interessato il viadotto Ortiano sulla Sila mare, Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio ritorna a chiedere al governo un intervento urgente. Lo fa con un ordine del giorno al decreto alluvione discusso nel tardo pomeriggio di martedì 25 luglio alla Camera dei Deputati.

Chiaro e semplice l’impegno chiesto al governo, che nelle settimane precedenti aveva già bocciato un ordine del giorno, sempre firmato Baldino, in cui si chiedeva tra le altre cose un decreto legge ad hoc per la messa in sicurezza e la ricostruzione del viadotto: «fare chiarezza sui finanziamenti annunciati per la messa in sicurezza e la riapertura del tratto stradale in premessa, anche rendendo noto un cronoprogramma degli interventi previsti», si legge nell’ordine del giorno.

Dai banchi del governo e della maggioranza una risposta incomprensibile alla quale fa eco il leghista Furgiuele che, prima di bocciare la richiesta di Baldino, rivendica le inutili passerelle sul posto prendendo ulteriore tempo prima che i cittadini di Longobucco vedano finalmente il ripristino e l’apertura della strada e quindi la fuoriuscita dall’isolamento, incurante del fatto che di tempo ne è già passato parecchio, quasi 3 mesi.

«Tre mesi che i cittadini di Longobucco vivono in uno stato di incertezza. Non sanno se quel tratto verrà o meno ripristinato e se potranno uscire dall’isolamento – replica Baldino –. Dopo tre mesi le travi della strada crollata giacciono ancora riversi nel letto del fiume di una terra piegata che vive ormai nella sfiducia e nell’abbandono, sentendosi figlia di un Dio minore. Il governo oggi rifiuta di fare chiarezza su finanziamenti, riapertura del tratto stradale e cronoprogramma dei lavori. E questo è solo vergognoso». (rp)

Caldo estremo, Rapani (Fdi): Governo Meloni tutela lavoratori edili e agricoli

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha annunciato che è «in arrivo il decreto che consente la cassa integrazione ad ore per i lavoratori a rischio eventi meteo come il caldo estremo di queste settimane per gli impiegati edili e nell’agricoltura».

«Troppe morti, troppi incidenti sul lavoro anche in Calabria – ha aggiunto – stanno destando preoccupazione. E così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato provvedimenti nel decreto legge che sarà all’esame del prossimo Consiglio dei ministri».

«Le misure vanno, peraltro, a rinforzare le ordinanze, contingibili ed urgenti, firmate dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che vietano il lavoro nei cantieri edili e nei campi nelle ore di maggiore esposizione al sole, ovvero dalle 12,30 alle 16. Il provvedimento che andrà all’attenzione del Governo varrà per tutto il 2023, ma nelle intenzioni vi è quella di rendere la misura strutturale».
«Nel corso della riunione del tavolo tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, il sottosegretario Claudio Durigon, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, l’Inl, l’Inps, l’Inail, l’Anci, l’Upi, la Conferenza delle Regioni, le associazioni datoriali e sindacali è stato annunciato – ha proseguito – il provvedimento che estende la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile», spiega il senatore Rapani.
«Novità che riguardano la Cigo per il settore edile e la Cisoa per quello agricolo, ovvero i lavori più esposti alle alte temperature».
«È indubbio che nelle attenzioni del governo Meloni vi sia, prima di ogni cosa – ha concluso – la sicurezza e la salute sul posto di lavoro. La misura che si intende adottare va nella direzione della prevenzione e della protezione dei lavoratori. Da questo punto di vista, con Occhiuto, la Calabria è in prima fila». (rp)

Rapani (Fdi): Entro agosto apertura tratto crollo Sila-Mare

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha annunciato che «entro agosto l’apertura del tratto a monte del crollo della Sila-Mare» e che sono stati stanziati dal Ministero delle Infrastrutture nove milioni per la messa in sicurezza del tratto.

«Nei giorni scorsi – ha spiegato – ho interloquito con la segreteria del viceministro del Ministero delle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, per chiedere informazioni sullo stato degli interventi programmati a seguito del crollo che conseguentemente ha catapultato la comunità di Longobucco nello sconforto e nell’isolamento».

«Secondo il cronoprogramma del Mit –ha proseguito il senatore Rapani – il completamento dei primi lavori urgenti con la riapertura del tratto in oggetto di crollo è previsto entro il prossimo mese di agosto, anche se ANAS su sollecitazione del ministero e su richiesta del Comune sta facendo di tutto, salvo imprevisti, per anticipare i tempi. Inoltre, sono state programmate ulteriori verifiche sulle opere d’arte lungo la statale 177 all’esito delle quali verranno valutati e programmati gli interventi di adeguamento che si dovessero rendere necessari e che potranno riguardare sia gli impalcati che le strutture in elevazione e le fondazioni».

«In questo contesto – ha concluso – sono in fase di studio le soluzioni per il ripristino dell’opera “Ortiano II” parzialmente crollata, oltre ad interventi di regimentazione del corso d’acqua tali da garantire, nel lungo termine, l’efficienza dell’infrastruttura stradale. Il Mit e l’Anas stanno definendo un apposito cronoprogramma di tutti gli interventi necessari e dei relativi finanziamenti sulla Sila Mare, a conferma dell’impegno del Ministero per l’infrastrutturazione della Calabria». (rp)