Il deputato azzurro Francesco Cannizzaro ha annunciato con una nota che «l’Hospice “Via delle Stelle” non chiuderà e, come auspicato dall’intera comunità reggina e non, continuerà la propria encomiabile attività sotto la gestione della Fondazione».
«Alle mie ferme richieste – afferma l’on. Cannizzaro – il Governo è stato costretto ad intervenire in aula alla Camera. Infatti, questa mattina, nel corso della discussione dell’interpellanza presentata al Ministero competente sulla nota questione, ha risposto esaustivamente ai quesiti il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Armando Bartolazzi, al quale sono grato per l’attenzione e l’intesa che in questi ultimi giorni ha voluto riservarmi sulla vicenda. In Aula, dinanzi ad una esposizione dei fatti accaduti ed alla palese necessità di un intervento risolutore da parte del competente organo di Governo, il Sottosegretario ha indicato le fasi di uscita da una crisi che aveva gettato nello sconforto l’intera comunità reggina, e non solo. Con il tempestivo atto parlamentare posto all’attenzione del Ministero della Salute, il Sottosegretario Bartolazzi è entrato nel dettaglio degli interventi documentali e finanziari dopo aver collocato cronologicamente alcuni episodi significativi della vita amministrativa della stessa struttura sanitaria e della Fondazione che la gestisce. Nel corso del suo intervento ha confermato l’avvenuto pagamento dell’intero corrispettivo relativo al 2018 a favore della fondazione. Pagamenti resi possibili a fronte della proroga garantita dei contratti stipulati per il 2018 con gli erogatori privati accreditati da specifico atto del Commissario ad acta della regione. Ma l’esponente di Governo è andato oltre comunicando che sempre attraverso il Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro della regione Calabria, è stato chiesto all’ ASP di Reggio Calabria di procedere al pagamento delle spettanze fino al 28 febbraio 2019, e di convocare uno specifico tavolo tecnico per il prossimo 23 luglio, finalizzato proprio ad assicurare la continuità del servizio erogato dall’ Hospice di Reggio Calabria, a beneficio dei cittadini reggini e dei tanti lavoratori della struttura. Misure che sicuramente vanno nella direzione di un ridimensionamento dello stato di crisi maturato ma che non rimarranno prive da parte nostra di un costante ed attento monitoraggio. Non abbasseremo la guardia su questa vicenda e tanto meno allenteremo la “presa” sul governo e sugli organi responsabili del buon funzionamento della struttura. Intervenire con concretezza: questa è la politica che occorre al territorio, lontana da logiche partitiche e determinante per la vita dei cittadini, tutti».
Il sen. Marco Siclari, in proposito, in un’intervista web a CityNow, ha messo in evidenza che «il sottosegretario Bartolazzi conferma quanto come avevo annunciato in Piazza Italia lunedì scorso: l’Hospice continuerà a lavorare ma a discapito della Fondazione che attualmente garantisce un elevata qualità assistenziale. Oggi – ha detto il sen. Siclari – il Governo certifica la perdita di una struttura di eccellenza che passerà alla ASP».
Siclari ha messo in risalto che : «Quello che ha chiesto la Fondazione e la cittadinanza con il sit in organizzato lunedì scorso in piazza e la raccolta delle firme da parte dei reggini è semplice: dare un contratto alla Fondazione per garantire la continuità assistenziale da parte della stessa Fondazione e scongiurare la gestione da parte della ASP pronta al dissesto della stessa. Su questo punto – ha detto il sen. Siclari – il Governo latita perché la loro volontà è quella di assorbire come ASP l’Hospice e la sua gestione con le conseguenze che possiamo immaginare: ennesima struttura con gestione inefficiente, inefficace e inadeguata rispetto all’assistenza che viene data oggi. Se nella riunione del 23 si decide di non fare il contratto alla Fondazione, ho individuato con il Presidente della Fondazione un’uscita di sicurezza (che NON proviene dal Governo o dalla ASP) per garantire la qualità assistenziale che viene offerta oggi a tutti i pazienti. Conoscendo i tempi e i metodi della politica (dimostrata dalla risposta di Bartolazzi) , mi sono attivato già da settimane per trovare l’uscita di sicurezza e siamo pronti ad utilizzarla convinto che i commissari siano validissimi professionisti con grande volontà a risolvere i problemi della sanità, ma non hanno strumenti e risorse per poterlo fare».