L’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, ha dichiarato tramite nota che «registriamo, anche noi, amministrazione comunale, il silenzio assordante dell’Autorità Portuale di Sistema dello Stretto dopo la delibera consiliare assunta all’unanimità lo scorso 13 settembre e trasmessa alla stessa Autorità entro la scadenza indicata: lo registriamo con preoccupazione perché mai Villa accetterà di essere seduta ad una mensa già imbandita da chicchessia».
«Del resto, abbiamo registrato con amarezza la visita del presidente Mario Mega nel mese di ottobre alla banchina portuale, senza che lo stesso abbia sentito la necessità, a posizioni assunte, di approfittare di quella stessa visita per confrontarsi con i rappresentati dell’esecutivo e del consiglio comunale – si legge nella nota –. Al presidente Mega avremmo spiegato il nostro punto di vista sull’accusa di immobilismo decennale mossa da lui a mezzo social: quell’immobilismo è certamente attribuibile a un vecchio modo di fare politica che non ci appartiene, perché non siamo noi a voler mantenere uno status quo che mortifica la Città e arreca danno ambientale e danno alla salute dei villesi».
«L’Autorità Portuale dello Stretto – viene evidenziato – non può sacrificare gli interessi di Villa con la giustificazione di decisioni non assunte nel corso di decenni: deve essere questa comunità a pagare il prezzo per ciò che non è stato preteso dalla politica nel passato? Finalmente anche per Villa è arrivato il momento di decidere nel suo esclusivo interesse, a maggior ragione se questo non compromette in alcun modo il sistema della mobilità dinamica dello Stretto. Le colpe del passato (individuate dal presidente Mega) non devono ricadere ancora su questa comunità. Questa Città vuole respirare, vivere e svilupparsi».
«Il consiglio comunale ha dettato una posizione condivisa anche da quanti hanno interloquito (prima e dopo il 13 settembre) – prosegue la nota – con quest’Amministrazione: no a nuovi ormeggi all’interno del porto storico; no ai 20mila metri quadrati di banchina per ospitare i mezzi veloci ma sì all’ottimizzazione degli attracchi dei mezzi veloci per implementare i servizi ai passeggeri; immediata realizzazione, con i fondi già a disposizione dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, di una passerella coperta sulla banchina attuale prospiciente via Marinai d’Italia e distinzione, ai fini della sicurezza, dei flussi pedonale e veicolare; interventi urgenti sui quattro terrenti che sfociano nelle aree di competenza dell’Autorità (Solaro, Lupina, Immacolata e Campanella)».
«L’Unico progetto della Città, su cui investire i fondi del Pnrr, rimane quello unanimemente voluto dal civico consesso: autoporto di Castelluccio (con i fondi residui del DPCM), bretella di collegamento – spiega la nota – nuovi banchinamenti-piazzali operativi-stazione marittima-nuovi approdi a sud dell’attuale porto storico ferroviario, ripascimento della spiaggia di Acciarello, restituzione alla Città degli approdi dismessi dalle società private da convertire in porto turistico comunale per la nautica da diporto, realizzazione da parte dell’ente degli approdi turistici in località Croce Rossa».
«È alto l’interesse della comunità rispetto a questo tema – conclude la nota – e rimaniamo disponibili a una continua interlocuzione: partiti politici, movimenti, associazioni e cittadini si intendano chiamati ad un tavolo permanente di confronto. L’interesse della nostra Città prima di tutto!». (rrc)