Domenico Lanciano, fondatore dell’Associazione Culturale Calabria Prima Italia, ha scritto una lettera aperta al sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, alla Regione Calabria e alle Università italiane ed estere «ad aiutare il “Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia” appena costituito dal Comune di Squillace che opera a beneficio di tutti noi».
«Si realizzi, intanto – ha scritto Lanciano – un Convegno o addirittura una annuale “Settimana di Studi sulla Prima Italia” così come a Spoleto (PG) dal 1952 si attua la “Settimana di Studi Altomedievali”. Abbiamo una risorsa che nessuno può vantare. Una risorsa che può contribuire anche psicologicamente a renderci più fieri ed orgogliosi di questa nostra emblematica origine! Non sprechiamo pure questa! E lo diciamo anche con la forte preoccupazione di assistere persino a vari tentativi negazionisti o addirittura di vedere attribuire ad altri luoghi la storica esclusiva di essere stati la culla del nome e della prima Italia pure politica e civile».
«Fin dalla sua costituzione nel 1988 – ha scritto ancora Lanciano – quest’associazione culturale “Calabria Prima Italia” ha costantemente fatto appello, amministrazione dopo amministrazione, legislatura dopo legislatura, ai responsabili delle Istituzioni locali, provinciali, regionali e nazionali, pregandoli di voler valorizzare adeguatamente il fatto che il nome “Italia” sia nato nell’attuale territorio della provincia di Catanzaro, nell’istmo tra i due golfi di Squillace e di Lamezia. E che, con il nome, è nata la prima Italia “politica” e la sua alta civiltà. In pratica, con il suo istmo, Catanzaro è stata la prima capitale d’Italia. Una risorsa davvero unica che dovrebbe essere valorizzata a 360 gradi».
«Abbiamo inviato sempre ai sindaci di Catanzaro – ha proseguito – le nostre tante proposte promozionali che, però, sono state finora quasi del tutto ignorate. Ma abbiamo esultato nel notare il cartellone posto davanti alla galleria del Sansinato che esclamava “Benvenuti a Catanzaro. Qui nacque il nome Italia”! E, poi, ci siamo rincuorati nel leggere la pagina web del sito ufficiale del Comune che ne ribadiva il concetto ( https://www.comune.catanzaro.it/catanzaro-dove-nacque-il-nome-italia/ ). Però, dopo queste timide enunciazioni, ci è sembrato che nulla sia accaduto di conseguenziale e determinante. Sembra che ci si accontenti unicamente della fama senza mettere a frutto tutte le sue grandi potenzialità».
«Con questa lettera aperta – ha concluso – vorremmo pregare Lei e tutti gli altri Responsabili del “bene pubblico” (poiché il nome e la prima Italia politica nati nell’Istmo sono bene prezioso di ognuno di noi) di voler attuare tutto ciò che sia possibile pure affinché ciò sia noto al quel 95% degli italiani che, dentro e fuori i confini nazionali, non sanno ancora di questa fase iniziare ed importante della nostra storia nazionale». (rcz)