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L’OPINIONE / ALESSANDRO CROCCO: Export manager e Finanziamenti Ocm: chiave per l’espansione internazionale

di ALESSANDRO CROCCO – Durante gli incontri dedicati alla presentazione del progetto “Internazionalizzazione ed Eccellenze: Valorizzazione dei Prodotti Calabresi sul Mercato Estero”, un’iniziativa che ho personalmente promosso, si sono delineate varie tematiche di grande rilevanza. Fondato sul mio bagaglio professionale come imprenditore ed esperto nei mercati internazionali, questo progetto mira a catalizzare un processo innovativo nella conoscenza e nella formazione nel campo dell’internazionalizzazione. I momenti di discussione hanno ottenuto il sostegno di figure di spicco come la Senatrice Tilde Minasi, l’associazione “Brutium”, con la sua presidente Gemma Gesualdi, e Francesco Napoli di Confapi Calabria, coinvolgendo una vasta gamma di realtà imprenditoriali e associative. È stato fortemente sottolineato l’importante ruolo dell’internazionalizzazione per il tessuto imprenditoriale italiano, soprattutto nelle regioni meridionali come la Calabria.

Tra i temi trattati, grande rilevanza è stata attribuita alla figura dell’Export Manager e ai finanziamenti Ocm, considerati pilastri fondamentali per il futuro delle imprese, soprattutto nelle aree meridionali, dove le eccellenze locali devono aprirsi al mercato estero. Questi aspetti richiedono un’attenta valutazione e un approfondimento accurato.

Nel contesto attuale, l’economia italiana affronta diverse sfide interne. Tuttavia, si prospetta una prospettiva vitale per le imprese del Paese grazie all’espansione verso i mercati esteri. L’export e gli investimenti all’estero sono, quindi, pilastri fondamentali per consolidare e ampliare il business delle aziende italiane. Ed è proprio in questo contesto che emerge con particolare rilevanza l’importanza dell’Export Manager, figura centrale che guida in modo strategico il complesso processo di internazionalizzazione aziendale.

Questi professionisti, impegnati in ruoli sia temporanei che permanenti, si dedicano all’analisi approfondita dei mercati esteri e alla pianificazione strategica per l’espansione internazionale delle aziende. Rappresentano una sorta di bussola, delimitando e delineando le strategie necessarie per l’ingresso e il posizionamento sul mercato internazionale.

Le loro responsabilità chiave includono:
Selezione dei Mercati: identificare i Paesi che meglio si adattano ai prodotti o servizi dell’azienda.
Pianificazione personalizzata: sviluppare piani di marketing specifici per ogni mercato di destinazione.
Adattamento aziendale: aderire alle specificità dei mercati esteri, modificando le politiche aziendali.
Strategie di Ingresso: definire strategie per facilitare l’entrata in mercati con differenze culturali ed economiche rilevanti.
Gestione Partnership: organizzare reti di distribuzione all’estero e gestire accordi commerciali e istituzionali.

La mancanza di un esperto dell’export può compromettere gravemente la presenza aziendale oltre i confini nazionali. Uno studio su oltre 800 aziende italiane di medie e grandi dimensioni, intitolato ‘Le aziende italiane alla conquista dei mercati esteri’, evidenzia le principali ragioni per cui le aziende italiane scelgono di esportare: la presenza di clienti o fornitori chiave a livello locale (39%), la riduzione dei costi (22%), la presenza di partner locali qualificati (20%) e la vicinanza ai mercati di sbocco (18%). Questi dati sottolineano l’importanza cruciale dell’export e dell’internazionalizzazione per il successo aziendale.

Un altro studio condotto da Confapi su 1.500 Pmi italiane conferma l’importanza di professionisti specializzati nell’export: il 57,4% degli imprenditori ritiene essenziale il supporto di figure manageriali altamente specializzate. Il 35% identifica nell’Export Manager una figura essenziale.

La profonda conoscenza dei mercati esteri è un prerequisito imprescindibile per questa figura. Oltre alla conoscenza linguistica, l’Export Manager richiede una comprensione dettagliata delle dinamiche economiche, politiche, sociali e culturali di ogni paese di destinazione. La formazione, quindi, rappresenta un pilastro fondamentale, coinvolgendo conoscenze di commercio internazionale, regolamenti commerciali, strategie di marketing e tattiche di negoziazione. L’esperienza pratica e un background internazionale completano il quadro.

Nelle regioni meridionali, il contributo dell’Export Manager diventa cruciale. Queste zone, spesso caratterizzate da risorse sottovalutate, possono trarre notevoli vantaggi dall’esperienza e dalle competenze di queste figure. I quali agiscono come facilitatori, sfruttando l’export per stimolare la crescita economica, contrastare la disoccupazione e promuovere le eccellenze produttive del meridione, collegando le risorse locali al mercato globale.

Nel contesto delle sfide economiche delle regioni meridionali, i finanziamenti come l’Operazione di Copertura dei Mercati, sono necessari per sostenere l’espansione delle imprese, riducendo le disparità regionali, offrendo fondi per affrontare i costi associati a questa crescita. L’accesso a questi finanziamenti è cruciale per il tessuto imprenditoriale italiano, consentendo alle aziende di competere sul mercato globale e adattarsi alle esigenze dei mercati esteri.

Negli ultimi anni, i Fondi OCM hanno supportato significativamente l’espansione delle imprese nei mercati esteri. Un aumento delle richieste di finanziamenti da parte di aziende delle regioni meridionali evidenzia l’importanza cruciale di questi fondi per l’accesso a capitali necessari per l’espansione internazionale. Statistiche indicano che il 70% delle aziende del Sud Europa che hanno usufruito dei finanziamenti Ocm ha registrato un incremento medio del 35% nel fatturato entro due anni dall’espansione internazionale. Questi finanziamenti non rappresentano solo liquidità, ma piuttosto un sistema strutturato che sostiene le aziende in ogni fase dell’internazionalizzazione. Essi coprono settori cruciali come ricerca di mercato (60%), adattamento di prodotti/servizi (45%), conformità normativa (30%) e formazione del personale (25%). Da notare che l’85% delle aziende beneficiarie di questi fondi sono PMI, sottolineando la loro importanza nella crescita delle realtà imprenditoriali più piccole.

Nonostante i successi, l’accesso a questi finanziamenti richiede una pianificazione dettagliata. Le aziende devono presentare piani di espansione ben strutturati, delineando chiaramente come i fondi saranno impiegati per ottenere risultati tangibili.

Concludendo e in sintonia con le linee guida tracciate nel business plan del progetto sull’internazionalizzazione, è stato sottolineato il ruolo cruciale dell’Organizzazione Comune di Mercato (Ocm) nell’espansione delle imprese meridionali verso i mercati globali. Al contempo, l’indiscutibile rilevanza dell’Export Manager è emersa chiaramente. Potenziare queste fondamenta può trasformare l’espansione internazionale in un trampolino per la crescita a lungo termine. Questo progetto evidenzia chiaramente il valore e le immense opportunità di questo approccio, fornendo un sostegno vitale sia alle imprese del Sud che al tessuto imprenditoriale nazionale nel suo complesso. (ac)

(Alessandro Crocco è imprenditore ed esperto in internazionalizzazione)