È un ricco calendario di incontri, quello che il Circolo Culturale Rhegium Julii ha organizzato per giugno, luglio e agosto. Manifestazione «di grande intensità che rende intrigante l’anima creativa dell’Associazione e il significato che sta nel sottotitolo del suo logo: l’arte di leggere, il vizio di scrivere».
Si parte, a giugno, con la rassegna A las siete de la tarde – Alle sette di sera, in programma tutti i lunedì e che prevede la stagione estiva dei Caffè Letterari e che consentirà di presentare alla cittadinanza alcuni protagonisti del mondo culturale italiano meritevoli di essere diffusi e approfonditi. Le opere presentate sono attese con molta curiosità per l’attualità del pensiero di i tutti i saggisti e gli autori selezionati.
Le iniziative sono svolte con il sostegno della Città metropolitana di Reggio Calabria. Un ringraziamento speciale va al Comune di Reggio Calabria, al Comune di Campo Calabro e a tutte le Associazioni che assicurano ampia collaborazione con il Rhegium Julii, in particolare il Circolo tennis “Rocco Polimeni” che ospita le manifestazioni, al Rotary Club Reggio Calabria, al Panathlon Reggio Calabria, il Fai di Reggio Calabria, l’Accademia del tempo libero, il Cif Reggio Calabria, al Cis – Centro internazionale scrittori, al Rizes,, all’Anassilaos, alle associazioni Palmesi Amici della Casa della cultura Leonida Repaci, Centro Studi Francesco Carbone, Amici della Musica Nicola Manfroce, all’Associazione Palingenesi di Bagnara Calabra.
Ad aprire A las siete de la tarde sarà Benedetta Borrata con il libro Il pianeta e la formica. Architettura poetica di Saverio Strati- Pace. Intervengono Maria Florinda Minniti e Natale Pace.
Scrittrice, saggista, già docente nei Licei e presso l’Università per stranieri di Reggio Calabria. Si è occupata in diversi consessi di Jacopo da lentini, Dante Alighieri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giovanni Verga, Italo Calvino. Ha pubblicato Il tappeto di Eudossia. Potenzialità a più voci (2007, Rubbettino), Siamo tutti farfalle (2012, Città del sole), Alba pràtalia aràba (2022, Città del sole), Non è pareggio di picciola barca: curiosando nell’officina di Natale Pace (2023, Pace edizioni). Finalista al premio Salvatore Quasimodo, e vincitrice del concorso letterario “Donne tra ricordi e futuro” con il racconto Franca Florio, immagine del primo novecento. Più volte i suoi libri sono stati presentati al Salone del libro di Torino. Benedetta Borrata è componente del Consiglio Direttivo del Circolo Rhegium Julii.
Si prosegue, poi, il 10 giugno con Natale Pace e il suo libro Leonida Repaci, critiche teatrali. Intervengono Benedetta Borrata e Rosi Perrone.
Scrittore, saggista, poeta, giornalista, già operatore sindacale Da tempo propone interessanti viaggi conoscitivi su alcuni autori calabresi di speciale pregio. In primis Leonida Repaci, poi Lorenzo Calogero, Domenico Zappone, Domenico Antonio Cardone, Ermelinda Oliva. L’esordio di Pace è del 1968 con un una raccolta poetica dal titolo La terra ed altre canzoni. Seguono altre tre sillogi Il seme sotto la neve (1988), Inviti superflui (2017) e La rotta degli aironi (2020). Natale Pace è presente nella letteratura anche con la narrativa. Piccole piume (2003), Jenia (2017), Alex, storia di caporalato (2022). La sua passione lo spinge ad approfondire il ruolo e l’opera di alcuni protagonisti dell’area della Piana. Comincia con L’ultimo corsaro, miti e leggende della Calabria, seguono Il debito. Leonida Repaci nella storia /2006, Laruffa), Mio caro Leonida (2019, Pellegrini), I fatti di Palmi, autodifesa al processo del 1926 e La pietrosa dei Rupe. Nel 2024 pubblica due volumi su: Leonida Repaci, critiche teatrali su ordine Nuovo 1921 e su l’Unità 1924-25. I suoi libri sono oggetto di studio e sono stati presentati al Salone del libro di Torino e in diverse città italiane.
Il 17 giugno, Santo Strati con Calabria, Italia. Intervengono Enzo Filardo e Mario Musolino.
Giornalista professionista dal 1974. Ha lavorato per quotidiani e periodici nazionali e per la Rai. Dal 2017 ha fondato e dirige il quotidiano web digitale Calabria.Live che gode di ampia diffusione in tutto il mondo. Nel 1972 ha scritto con Luigi Malafarina e Franco Bruno una storia monumentale sulla “Rivolta di Reggio”. Buio a Reggio con cui ha conquistato il primo premio per la saggistica. Nel 2016, con Peppino Accroglianò, ha dato alla luce Calabria nel cuore. Infine Calabria Italia (2023, Media&Book) con cui ha conquistato un Premio speciale “Rastignac” del Rhegium Julii per il giornalismo. Santo Strati è stato inserito dalla Regione Calabria nel Comitato scientifico per i festeggiamenti del Centenario dalla nascita di Saverio Strati.
La rassegna si chiuderà il 24 giugno con Renè Corona, col libro I bucaneve dell’altrove. Intervengono Ilda Tripodi e Daniela Scuncia.
Docente di lingua e traduzione Francese presso l’Università di Messina, Renè Corona è poeta conclamato riconosciuto con premio speciale intitolato alla poetessa Alba Florio con il volume La conta imprecisa – editore Puntoacapo. Ha tradotto diversi poeti italiani e stranieri per la rivista Europe tra cui Gozzano, Caproni, Magrelli, Paul De Roux Kadhim Jihad Hassan, Yves Leclair.ed ha pubblicato presso l’Amourier la prima traduzione francese delle poesie di Gesualdo Bufalino Le miel amer ed ha curato la prima traduzione del romanzo di Henri Calet L’Italia alla pigra.
È autore di due romanzi tra cui l’hèbètude des tendres (Finitude,2012), Sono seguiti la monografia Le singulier pluriel ou “Icare et les èlegiaques” (Paris, Hermann,2016) e le raccolte poetiche MessinElègie (Triages, Tarabuste, 2015), L’èchancrure du quotidien (L’Harmattan, 2017), Compitare nei cortili (puntoacapo, 2019), L’alfabeto dell’alba (2021), L’inquilino delle parole (2022, I bucaneve dell’altrove(2023). .Ha tradotto dal francese l’opera Francois d’Assise tratta dal romanzo di Joseph Deltei. (rrc)