Il deputato de L’Alternativa c’è, Francesco Sapia, ha interrogato il ministro della Salute. Roberto Speranza, per chiedere, «per il tramite del commissario alla Sanità calabrese, Roberto Occhiuto, di verificare, in ordine alla Pet 118 di San Giovanni in Fiore, i turni dell’ultimo anno, la legittimità dei comportamenti dell’Asp di Cosenza verso l’infermiera Giovanna Spina Iaconis e l’eventuale presenza di personale in rapporto di parentela, in modo da garantirne il corretto funzionamento ai fini della tutela della salute».
All’inizio del 2022 il deputato, componente della commissione Sanità, aveva contestato l’atteggiamento ostativo dell’Asp di Cosenza rispetto al rientro dell’infermiera Spina Iaconis nella postazione del 118 di San Giovanni in Fiore, terminato il congedo parentale concessole sino al 31 dicembre 2021. Nella sua interrogazione, Sapia ha citato una recente nota del dirigente del Suem 118 dell’Asp di Cosenza, Riccardo Borselli, secondo cui «l’infermiera non è autorizzata ad accedere nei locali della postazione» per via di un ordine di trasferimento temporaneo risalente al 5 ottobre 2021.
Il deputato ha però obiettato che il riferito provvedimento «non ha mai avuto seguito, perché nessuno ha formalizzato la nuova destinazione dell’interessata, nel frattempo rimasta a casa tra ferie e congedo parentale». Sapia ha inoltre rimarcato che il «temporaneo utilizzo non può avere durata superiore ad un mese», secondo la normativa vigente. Con nota del 23 settembre scorso, il deputato aveva inoltre posto precise questioni all’Asp di Cosenza circa turni di servizio ed eventuali parentele nella Pet 118 di San Giovanni in Fiore.
«Questi problemi del 118 di San Giovanni in Fiore – accusa Sapia – sono indicativi di comportamenti inaccettabili nell’Asp di Cosenza, che tra l’altro non ha un Servizio infermieristico autonomo, benché previsto dalla legge, ha impiegato anni per coprire le zone carenti di medici di base, continua a mantenere incarichi discrezionali e spesso penalizza chi, come la Spina Iaconis, fa il suo dovere, chiudendo invece gli occhi su anomalie, paradossi e disservizi pesantissimi». (rp)