REGGIO CALABRIA – L’Accademia delle Belle arti ospita un seminario sulla biodiversità

Aula Magna dell’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria gremita durante il seminario formativo “Conosciamo la Biodiversità?”, organizzato dal Centro Europe Direct del Comune di Reggio Calabria in collaborazione con Evermind Società Benefit e promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Reggio Calabria.

A porgere i saluti il padrone di casa, Pietro Sacchetti, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria: «Per noi un’occasione – ha detto Sacchetti – nella quale avere un ruolo attivo, coinvolgendo l’Accademia con attività didattiche per creare buone e nuove sinergie con la città e i nostri studenti su temi che riguardano il presente e il futuro di tutti» e Marialucia Malara, referente del Centro Europe Direct Reggio Calabria, «iniziamo questo ciclo di incontri formativi di Storie circolari – ha detto la Malara – con l’intento di promuovere intorno al tema della Biodiversità una comunità consapevole con al centro il concetto di cura».

Francesco Biacca e Maria Pia Tucci hanno moderato il pomeriggio, introducendo gli interventi dei relatori e riepilogando le suggestioni emerse.

Il pomeriggio è entrato nel vivo con l’intervento di Michelangelo d’Ambrosio, Presidente Slow Food Calabria, che si è soffermato sulla biodiversità alimentare e anche sul «problema di una diversità apparente dei cibi che ci viene proposta e che quotidianamente consumiamo», sull’importanza e l’opportunità di valorizzare e mettere nella giusta circuitazione culturale ed economica il binomio cibo-territorio.

L’intervento della Professoressa Adele Maria Muscolo, ordinaria del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è concentrato sulla complessità della biodiversità del suolo e «Le minacce con cui si scontra suggeriscono che – ha detto la Docente – abbiamo bisogno di affrontare le sfide di questo millennio acquisendo consapevolezza riguardo a cosa accade anche sotto i nostri piedi proteggendo il suolo e la sua biodiversità per garantire e soddisfare la domanda futura di beni e servizi nella consapevolezza che il suolo è una risorsa sostanzialmente non rinnovabile che svolge funzioni cruciali per le attività umane e ospita – ha concluso – oltre un quarto di tutte le specie viventi del Pianeta e in esso è rappresentato il 95% della diversità biologica globale».

Dallo studio alla pratica, il seminario ha poi proposto le storie professionali, di visione e di scelta di vita di Alfonso Picone Chiodo e di Marcello Manti evidenziando il loro contributo per la valorizzazione della biodiversità culturale che si inseriscono a pieno titolo nel panorama produttivo e turistico della regione.

L’Aspromonte, visto e raccontato da Alfonso Picone Chiodo è passato dagli anni della cosiddetta “sub cultura” a luogo di conoscenza, «Siamo partiti anche dalla letteratura, – ricorda – dal viaggio a piedi di Edward Lear per riappropriarci e rilanciare un territorio che negli anni ’80, era stato ormai etichettato esclusivamente come luogo dei sequestri di persona. Grazie al nostro intervento – continua Picone Chiodo – abbiamo salvato la nostra montagna dalla cementificazione e iniziato a parlare di trekking in Aspromonte e poi di ospitalità diffusa, azioni e pratiche che oggi fanno parte dei circuiti turistici a livello nazionale e internazionale». L’esempio vivace di questa esperienza, così come quella di Marcello Manti, calabrese di ritorno che con il suo il Tipico racconta, orgoglioso, di come «Contro ogni aspettativa ci apprestiamo a festeggiare i nostri vent’anni di attività-. Noi siamo partiti – dice – dal ricostruire relazioni di fiducia con i contadini del luogo, dal valorizzare i prodotti che nell’ area grecanica e a Cardeto, sembravano destinati a scomparire per mancanza di mercato. Oggi, con caparbietà – conclude – siamo un punto di riferimento, un luogo di buon cibo e dove è possibile immergersi nella tradizione grazie ad una biblioteca e ad un’ esposizione dedicata ai temi della cultura contadina».

L’evento ha fornito un’occasione unica per approfondire tematiche cruciali legate alla biodiversità, dalla teoria alla pratica, coinvolgendo attivamente la comunità accademica e cittadina. (rrc)

REGGIO CALABRIA – All’Accademia di Belle arti interessante workshop sulla Pixel art

Workshop sulla Pixel Art con il docente Andrea Putortì, Game Artist & Indie Dev. Un appuntamento imperdibile quello programmato dall’Accademia di Belle Arti il prossimo 11,12 e 13 ottobre (con orari dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19) e che vedrà protagonista l’art director, artista 2D/3D e animatore, sia per sviluppatori indie che per grosse aziende videoludiche tripla-A.

L’obiettivo del corso, riservato agli studenti delle scuole di Fumetto ed illustrazione, Grafica, Nuove tecnologie dell’arte (triennio e biennio), è di far apprendere tutte le tecniche di pixel art e animazione necessarie alla produzione di Character Design, Environment Design (background in parallasse), animazioni del personaggio (Idle, Walk, ecc.) e a scorrimento del background e ancora, un Gif animata complessiva di tutti i lavori.

Il workshop, a cura del professore dell’AbaRc Massimo Monorchio e con la collaborazione del docente Giacomo Tufano, insegnerà quindi ai partecipanti sia l’adattamento delle tecniche di design ai videogiochi 2D retrò, sia l’utilizzo ideale della teoria del colore.

«Studenti e studentesse in questi tre giorni, potranno sperimentare ed apprendere tutte le tecniche legate alla Pixel Art e le tecniche di animazione basilari che si applicano nel settore professionale videoludico – ci tiene a sottolinearlo il professore Monorchio – E poi, si confronteranno con l’Art director ed insegnante Andrea Putortì, ex allievo dell’AbaRc, che dal 2022, è docente di Pixel Art e Animazione presso la The Sign Comics&Arts Academy di Firenze».

Una tre giorni impegnativa ed interessante che consentirà anche ai partecipanti di avere assegnato un Cfa. (rrc)

REGGIO CALABRIA – L’Accademia delle Belle arti apre alle nuove matricole

Sono aperte le iscrizione ai corsi attivati dall’AbaRC per l’anno accademico 2023/2024. E’ fissato per il 27 Luglio 2023 il termine per la presentazione della domanda di immatricolazione e per il 29 agosto il termine ultimo per presentare la domanda di immatricolazione per gli anni successivi (triennio-biennio). L’Accademia di Belle Arti è un’istituzione di Alta Formazione Artistica che prevede percorsi formativi al termine dei quali si consegue il Diploma Accademico di Primo Livello (Triennale) ed il Diploma Accademico di Secondo Livello (Biennale), equipollenti, ai fini pubblici concorsi, rispettivamente al Diploma di Laurea e al Diploma Magistrale rilasciati dalle Università.

L’offerta formativa per l’anno accademico 2023/2024 propone il Corso di studio triennale di Primo livello: Dipartimento di arti visive, Dipartimento di progettazione e arti applicate, Dipartimento di comunicazione e Didattica dell’arte; Corso di studio triennale di secondo Livello: Dipartimento di arti visive, Dipartimento di progettazione e arti applicate, Dipartimento di comunicazione e Didattica dell’arte. Master di secondo livello, Corso di formazione.

L’iscrizione al primo anno dei corsi di studio è definita immatricolazione, in quanto prevede l’attribuzione di un numero di matricola che lo studente conserverà per tutto il ciclo degli studi ed avviene con iscrizione diretta ai corsi di Comunicazione e Didattica dell’Arte, Decorazione, Fumetto e Illustrazione, Grafica d’Arte, Nuove tecnologie per l’arte, Pittura, Progettazione della moda, Scenografia, Scultura. Per l’anno accademico 2023/24, l’Accademia ha previsto l’attivazione del triennio di primo livello in Interior Design (costituente un indirizzo della Scuola di Decorazione) e il triennio di primo livello in Cinematografia e tecnologie per il cinema. In attesa della prescritta autorizzazione ministeriale, gli studenti potranno manifestare l’interesse ad iscriversi ad uno dei suddetti corsi, tenendo presente che l’attivazione dei corsi è subordinata oltre che all’autorizzazione ministeriale alla condizione che risulteranno iscritti al primo anno un minimo di n. 10 studenti.

I documenti necessari per l’iscrizione sono indicati nel Regolamento annuale tasse e contributi di iscrizione anno accademico 2023/24 disponibile sul sito www.abarc.it.

Le domande di immatricolazione ai Corsi di diploma di I livello da inviare tramite la piattaforma isidata, sono indirizzate al Direttore dell’Accademia. L’iscrizione si intende regolarizzata con il versamento delle tasse e contributi, fatti salvi i casi di esonero o di sospensione dei versamenti, stabiliti da apposite disposizioni e con la presentazione della documentazione prescritta nei termini stabiliti. Per l’anno accademico 2023/24, il termine per la produzione della domanda di iscrizione al primo anno (triennio e biennio) è fissata al 27 luglio 2023.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.abarc.it , presentarsi allo sportello della segreteria dell’Accademia o inviare una e-mail all’indirizzo segr.did@abarc.it. (rrc)

REGGIO CALABRIA – All’Accademia delle belle arti il montatore di Paolo Sorrentino

Analisi del montaggio cinematografico, tecniche da usare, dare senso alle immagine sono solo alcuni aspetti trattati questa mattina, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti dal maestro Cristiano Travaglioli, pluripremiato montatore e collaboratore più prezioso di Paolo Sorrentino, protagonista del seminario “La lingua scritta della realtà”.

Un incontro promosso dalla professoressa Matilde De Feo, film-maker e docente di Progettazione Multimediale che, insieme al direttore Piero Sacchetti, ai docenti di Storia del Cinema Carla Ascione, di Tecniche di ripresa Giacomo Triglia, di Fashion Design Marina Lebro e di Semiologia dell’Arte Eduardo Grillo, ha voluto approfondire il linguaggio cinematografico e la sua natura interdisciplinare, con un’attenzione particolare al racconto immaginifico, al montaggio narrativo e a quello concettuale.

«Cristiano Travaglioli ci porta all’interno dei concetti più importanti che sono legati al cinema del regista Sorrentino attraverso il linguaggio del montaggio – afferma la professoressa De Feo – Un intenso seminario di 7 ore nel quale il noto montatore, apre il file dei suoi lavori agli studenti dell’AbaRC per far capire quanto il montaggio sia fondamentale per costruire un film ma, soprattutto, come può favorire la narrazione ed incidere sullo sviluppo dei personaggi. Questi seminari sono sicuramente un’opportunità non solo per la comunità studentesca ma per tutto il territorio e l’incontro odierno è di buon auspicio perché dal prossimo anno, nascerà in Accademia la prima scuola di cinema».

E’ uno scambio aperto e costruttivo quello voluto dal montatore recanatese Travaglioli (la cui collaborazione con Sorrentino ovviamente costituisce solo una parte della sua attività) con gli allievi, i docenti e i tanti aspiranti film maker perché «si può sempre imparare ed arricchirsi delle esperienze altrui».

«Restituisco ai ragazzi parte della mia esperienza attraverso molti film che ho montato ma, quello che più mi interessa, è di creare riflessioni profonde. Non c’è un unico relatore ma tanti relatori pronti a concedere intuizioni e racconti – conclude Travaglioli -. Non esiste una tecnica precisa per fare un buon montaggio, dipende molto dalla sensibilità della persona incaricata in quel momento a montare e del materiale girato che, una volta visto, suggerisce il modo in cui deve essere interpretato. Sono legato a tutti i film che ho montato anche se “Il Divo” è quello del mio vero svezzamento mentre quello più imperfetto, che ha avuto una lunga lavorazione, quasi due anni, molto interessante e dove si sono create amicizie profonde è “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti: è stata un’esperienza indimenticabile». (rrc)