Valorizzazione Bergamotto di Reggio Calabria, presentato il progetto “FarmaBerg”

È stato presentato, in Cittadella regionale, FarmaBerg, il progetto che riguarda la valorizzazione dei sottoprodotti del bergamotto, lo studio dell’attività ipocolesterolemica e della composizione chimica di bevande a base dell’agrume.

Un progetto innovativo, dunque, «sulla valorizzazione del bergamotto, le cui proprietà nutraceutiche sono ormai note perché la bevanda, oltre a essere gustosa, fa azione di prevenzione sul colesterolo. Riteniamo che, tramite l’esempio migliore, riusciremo a cambiare questa terra e a modificarne profondamente le abitudini» ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, nel corso della presentazione.

Hanno preso parte, all’incontro, il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, l’amministratore dell’azienda capofila, Francesca Pratticò, e i professori degli Atenei partner del progetto, Leonardo Di Donna (Università della Calabria, dipartimento di Chimica e Tecnologie chimiche – laboratorio “Quasiora”) e Alessandra Dei Cas (Università di Parma, dipartimento di Medicina e Chirurgia).

Il progetto di cooperazione mira a favorire il trasferimento tecnologico delle competenze acquisite dai ricercatori universitari dell’Unical nel campo della filiera bergamotticola, attestando le qualità intrinseche del prodotto a base di succo di bergamotto. L’attività di ricerca verterà sull’individuazione e sulla quantificazione delle sostanze ad azione ipocolesterolemica (Hmg-flavonoidi) contenute nei prodotti confezionati dall’azienda, e, quindi, cercherà di fornire un’evidenza clinica dell’effetto di tali sostanze sui livelli del colesterolo, attraverso uno studio clinico pilota effettuato dal dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Parma.

Il progetto si propone di dimostrare che la bevanda innovativa a base di bergamotto prodotta dall’azienda Pratticò, capofila del progetto, ha un’azione di controllo e mantenimento dei livelli di colesterolo nel sangue, grazie alla naturale presenza di particolari composti bioattivi denominati Hmg-flavonoidi.

Il progetto si avvarrà anche della supervisione del laboratorio Quasiora (Qualità, sicurezza e origine degli Alimenti) facility Unical, finanziata nell’ambito della costituzione della Rete della ricerca agroalimentare calabrese, il cui responsabile è il professor Di Donna, e la cui principale mission è quella di fornire un supporto alle piccole e medie imprese operanti nel settore agroalimentare, attraverso l’ideazione e la messa a punto di metodologie di ricerca innovative per la qualificazione dei prodotti agroalimentari.

«Una delle parole chiave dell’agricoltura del futuro sarà “innovazione”. Noi crediamo fortemente in questa misura e la finanzieremo ulteriormente. Riteniamo – ha aggiunto Gallo – che altri progetti innovativi, con approccio scientifico, dovranno vedere la luce per fare in modo che le nostre aziende possano vincere, o almeno affrontare la battaglia più importante dei prossimi anni: quella della sicurezza alimentare».

«Il bergamotto – ha concluso l’assessore – è un marcatore identitario della nostra regione, sul quale stiamo investendo con un bando di ulteriori tre milioni di euro. L’obiettivo è aumentare la produzione di un prodotto che ha molteplici usi: dall’industria profumiera a quella farmaceutica e, come in questo caso, nell’azione di prevenzione delle malattie cardiovascolari. Innovazione, programmazione e promozione, saranno i punti cardine dell’agricoltura calabrese».

«Si tratta – ha detto Giovinazzo – di uno dei progetti finanziato con una misura del Psr che ha l’obiettivo di mettere in connessione la ricerca di base, fatta dalle aziende agricole, con quella delle università. Si ripropone, in pratica, l’utilizzo alternativo dei prodotti e di mettere in evidenza gli elementi dell’innovazione in agricoltura».

«L’Università della Calabria partecipa in doppia veste a questo progetto: come dipartimento di Chimica e Tecnologie chimiche e come laboratorio “Quasiora”. Il laboratorio – ha spiegato Di Donna – nasce con con l’intento di dare supporto alle aziende dal punto di vista della ricerca, per incrementare la qualità dei prodotti agroalimentari calabresi. Con “Farmaberg” intendiamo fornire indicazione di qualità all’azienda Pratticò, cercando di dimostrare che i nutraceutici presenti nel succo di bergamotto possono avere la capacità di contenere il colesterolo nel sangue».

«Il nostro ruolo è condurre uno studio clinico su soggetti sani. Dopo tre mesi – ha specificato De Cas – andremo a verificare quali saranno i risultati, soprattutto sul profilo dei benefici sul colesterolo Ldl».

«Il progetto nasce da una precedente collaborazione con l’Università della Calabria, perché la bibita da noi commercializzata era già certificata dai laboratori, per la presenza di flavonoidi. Successivamente – ha evidenziato Pratticò –, abbiamo deciso di aderire con l’Unical e con l’Università di Parma per la realizzazione di questo nuovo progetto estremamente innovativo, al vertice della graduatoria, per andare a dimostrare l’efficacia dei benefici del bergamotto. Questa linea di prodotto sarà sul mercato in contemporanea con l’inizio del progetto». (rcz)

Dalla Regione oltre 2,7 milioni di euro per la filiera del Bergamotto di Reggio Calabria

È di oltre 2,7 milioni di euro la somma stanziata dalla Regione Calabria per migliorare la competitività della filiera del Bergamotto di Reggio Calabria. Secondo il presidente del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria prof. Pasquale Amato «È una risposta a chi ha dichiarato superficialmente e ignominosamente che la “Dop Bergamotto di Reggio Calabria – Olio Essenziale” del 2001 è stata priva di effetti positivi o è stata addirittura una bufala. Il Bando delimita il suo intervento di sostegno agli agricoltori dell’area dei 45 comuni di Reggio Metropolitana. Quindi i bergamotticultori riceveranno i contributi perché compresi in quell’area. Sarebbe loro dovere. Oltre d
che degli estrattori e mercanti della pregiata essenza scrivere ovunque “Bergamotto di Reggio Calabria”.

«Ci siamo adoperati con grande determinazione – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – per rinvenire le risorse da destinare a questo bando, ovvero 2.774.165,17 euro, in quanto quella del bergamotto è una filiera molto importante sia per l’identità culturale e le tradizioni calabresi, sia per l’economia regionale».

«Siamo giunti alla stesura dell’avviso pubblico – ha aggiunto – dopo un’intensa concertazione con le organizzazioni di categoria agricole e gli ordini professionali, accomunati dall’obiettivo di valorizzare e potenziare una produzione di nicchia già apprezzata e molto richiesta sul mercato».

«L’avviso pubblico – spiega l’assessorato all’Agricoltura – per la presentazione delle domande di aiuto a sostegno degli investimenti nelle aziende a indirizzo bergamotticolo, valido per l’annualità 2021, è disponibile sul portale istituzionale www.regione.calabria.it. I beneficiari sono gli agricoltori, in forma singola o associata, le cui aziende, prevalentemente a indirizzo bergamotticolo, siano localizzate nelle aree a vocazione bergamotticola, come stabilito dal Disciplinare per la denominazione di origine protetta “Bergamotto di Reggio di Calabria – Olio essenziale”, approvato dal Mipaaf».

«Tra gli investimenti di tipo materiale ritenuti finanziabili – prosegue la nota –, i miglioramenti fondiari relativi alla realizzazione di nuovi impianti di bergamotto in sostituzione di impianti degradati o di agrumeti; quelli legati alla realizzazione di nuovi impianti di bergamotto su superfici agricole irrigue non agrumetate e di reinnesto su bergamotto e su altre specie di agrumi con varietà di bergamotto “Femminello” e “Fantastico”».

«E ancora – si specifica –, i miglioramenti fondiari atti a favorire l’efficienza della risorsa idrica, con sistemi di irrigazione a basso consumo, privilegiando gli interventi che non prevedano l’interramento delle ali gocciolanti. Per quanto riguarda i nuovi impianti, le varietà ammesse a finanziamento saranno esclusivamente “Femminello” e “Fantastico”. Gli stessi non dovranno superare la densità di numero 450 piante ad ettaro, come previsto dal disciplinare per la denominazione di origine protetta “Bergamotto di Reggio di Calabria – Olio essenziale”».

«La dotazione finanziaria – viene sottolineato – è suddivisa in 1.664.499,10 (pari al 60% dell’assegnazione complessiva) per l’azione A e 1.109.666,07 per l’azione B, ma potrà essere incrementata con risorse aggiuntive. Gli aspiranti beneficiari potranno presentare domanda per entrambe le azioni, fermo restando che la spesa massima concedibile è di 180.000 euro, con un contributo massimo erogabile di 90mila euro».

«Le domande di aiuto – conclude l’assessorato – dovranno essere inviate entro trenta giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul Burc e sul sito istituzionale della Regione (www.regione.calabria.it) alla casella pec bandi.agricoltura@pec.regione.calabria.it, formalmente indirizzate al Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari – Settore 4 “Servizi Area Territoriale Meridionale – Funzioni Territoriali”, Via Modena Chiesa n. 1/A – 89132 Reggio Calabria». (rrc)

Avviata la procedura per il riconoscimento Igp del “Bergamotto di Reggio Calabria”

Il  Comitato promotore per il “Bergamotto di Reggio Calabria Igp e la sua tutela e valorizzazione, sotto forma di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), ha avviato, ufficialmente, la procedura per il riconoscimento del Bergamotto di Reggio Calabria Igp.

A coordinare le procedure tecniche e burocratiche, per conto delle aziende agricole e delle aziende di trasformazione costituenti il Comitato promotore per l’IGP, è l’agronomo Rosario Previtera, che spera «nei tempi stretti e auspichiamo vivamente che la Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura e il Ministero dell’Agricoltura possano procedere con l’istruttoria nel minor tempo possibile al fine di ottenere il riconoscimento dall’Ue in tempi brevi e, successivamente, poter costituire lo specifico Consorzio di tutela per come previsto dai regolamenti comunitari vigenti».

«Abbiamo impiegato più di un anno di lavoro – ha spiegato Privitera – tra l’animazione territoriale insieme ad altri colleghi agronomi, la ricerca storico-bibliografica e scientifica e la produzione della necessaria documentazione richiesta dal Reg. Ue 1151/2012, dal Reg Ue 668/2014 e dal D.M. del 14/10/2013. Dopo varie interlocuzioni con gli enti preposti, abbiamo inviato ufficialmente la poderosa documentazione prevista al Mipaaf e alla Regione Calabria il 5 giugno».

«Una data appositamente individuata – ha spiegato ancora – in quanto Giornata mondiale dell’ambiente che, per il 2021, vede come tema il “Recupero degli ecosistemi”. Crediamo, infatti, nell’agricoltura sostenibile e nella possibilità di ridare slancio al territorio vocato, da intendere come grande ecosistema con le sue valenze “green” proprio grazie alla concreta valorizzazione del suo prodotto più rappresentativo: il Bergamotto di Reggio Calabria».

L’Ats, in partenza, è stata costituita da ben 159 tra aziende agricole singole e associate ed aziende di trasformazione, con un totale di 461 ettari pari a circa il 40% dei 1200 ettari di bergamotto censiti dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Inoltre aderiscono una decina di associazioni ed istituzioni.

«La rappresentatività della filiera è dunque elevata – ha dichiarato Previtera – e stanno pervenendo decine di altre adesioni tramite il sito www.bergamia.org che abbiamo istituito proprio per fornire informazioni, e consentire a tutti di seguire l’iter burocratico che, speriamo, ci porti presto al riconoscimento del marchio Igp per il Bergamotto di Reggio Calabria e per il suo succo: una Indicazione Geografica Protetta che riguarda la storica area vocata di 50 comuni da Villa San Giovanni a Monasterace».

«L’Ats, inoltre – ha proseguito Privitera – è stata concepita e strutturata per svolgere anche altre azioni di valorizzazione e promozione del bergamotto reggino e per partecipare a Bandi di vario tipo. L’Igp è un’occasione unica per tutelare il Bergamotto di Reggio Calabria che subisce costantemente effetti di concorrenza crescente e spesso sleale da parte di prodotti “al bergamotto” provenienti da aree diverse dalla zona geografica storica e addirittura da coltivazioni extra-provinciali ed extra regionali».

 

Al via la procedura per il riconoscimento Igp per il Bergamotto di Reggio Calabria

Il Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria Igp ha avviato la procedura per il riconoscimento del Bergamotto di Reggio Calabria Igp, come Ats – Associazione Temporanea di scopo, coordinata dall’agronomo Rosario Previtera Si tratta di un importantissimo passo avanti per il principe degli agrumi che, è protagonista di diversi progetti volti alla sua valorizzazione.

Anche la Camera di Commercio di Reggio Calabria, insieme alle confederazioni agricole CiaColdirettiConfagricolturaCopagri, il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Consorzio di tutela del Bergamotto di Reggio Calabria e la Stazione Sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati dagli agrumi, è impegnata in un importante progetto per ottenere il riconoscimento comunitario del Bergamotto di Reggio Calabria.

Quella del Comitato, che sotto forma di Ats racchiude ben 159 aziende tra aziende agricole singole e associate e aziende di trasformazione, con un totale di 461 ettari pari a circa il 40% dei 1200 ettari di Bergamotto censiti dalla Città Metropolitana – e che continua a raccogliere adesioni – è un’azione fondamentale quanto unica per tutelare il Bergamotto di Reggio Calabria che, purtroppo, «sta subendo gli effetti di concorrenza crescente e spesso sleale da parte di prodotti al bergamotto provenienti da aree diverse dalla zona geografica storica».

A ribadire l’importanza del riconoscimento a Igp, è Carmela Patea, della Cooperativa agricola Bergamia, in quanto «lIgp potrà essere lo strumento che ci porterà a condividere gli obiettivi comuni per la crescita di tutta la filiera».

Dello stesso parere Ugo Sergi, presidente del Consorzio di produttori Bioassoberg, aggiungendo che «l’aggiunta del marchio Igp a quello bio, sarà un ulteriore vantaggio competitivo e, sopratutto, per il mercato estero e del Nord Europa in particolare, oltre a garantirci finalmente una tutela sempre più necessaria e urgente contro la concorrenza sleale che dobbiamo subire».

A parlare di «ordine con regole utili a far crescere e consolidare il vero Bergamotto di Reggio Calabria» è Arturo Pratticò, rappresentante delle Aziende Agricole Associazione Praticò, che ha espresso soddisfazione per l’iniziativa intrapresa dal Comitato, sottolineando come il Bergamotto di Reggio Calabria «merita il giusto riconoscimento europeo».

La procedura per il riconoscimento del Bergamotto di Reggio Calabria Igp, è stata inviata nei giorni scorsi al Mipaaf e alla Regione Calabria ha riferito Previtera, auspicando che quest’ultimi possano «procedere con l’istruttoria nel minor tempo possibile», in modo «da essere già attivi per la prima parte della prossima campagna produttiva, almeno con il riconoscimento di protezione nazionale transitoria». (rrc)

Camera di Commercio di Reggio: Entra nel vivo progetto di tutela Bergamotto di Reggio Calabria

Il progetto per tutelare, con il riconoscimento comunitario, la produzione del Bergamotto di Reggio Calabria, promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria con le confederazioni agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Consorzio di tutela del Bergamotto di Reggio Calabria e la Stazione Sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati dagli agrumi, è entrato nel vivo.

Il confronto, già avviato e ampliamente condiviso dal mese di marzo, ha consentito, nel corso di una nuova riunione che si è svolta la scorsa settimana, di affrontare alcuni aspetti centrali da valutare insieme ai produttori nella definizione del disciplinare, guardando da un lato alla tutela della storicità ed esclusività del prodotto e dall’altro al futuro di questa importante produzione e di quello che il riconoscimento potrà rappresentare per il potenziamento dell’intera filiera.

«Insieme ai produttori e a tutti i partner del progetto – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana – alla luce delle valutazioni emerse, riteniamo che si potrebbe puntare anche ad un riconoscimento Dop del frutto fresco di bergamotto. È sicuramente un iter più complesso, ma che sarà in grado di offrire una maggiore tutela alla produzione fortemente legata al territorio reggino. È un’iniziativa che stiamo condividendo anche con la Città metropolitana di Reggio Calabria e con il Consigliere delegato all’Agricoltura Giuseppe Marino, per la valenza strategica che può assumere il riconoscimento di questo importante prodotto».

«Vorremmo – ha aggiunto – che  la certificazione comunitaria non fosse l’obiettivo, bensì il “punto di partenza” ed il modello dal quale partire affinché il prezioso agrume, promosso e valorizzato per la sua esclusività, possa beneficiare di un  vantaggio competitivo e registrare una crescita delle proprie quote di mercato».

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consorzio di tutela del Bergamotto di Reggio Calabria Ezio Pizzi, che ha dichiarato: «Siamo ben lieti di essere parte attiva al progetto per la tutela del frutto fresco di bergamotto Dop; quella della Dop è la prima scelta che facciamo, per garantire la massima tutela che, unita al riconoscimento già in essere dell’olio essenziale di bergamotto Dop, consentirà di valorizzare anche tutti gli ulteriori derivati sempre più apprezzati nei mercati nazionali ed internazionali, proprio nella logica di filiera. Grazie alla propositività della Camera di commercio e dell’Università reggina sono tante le attese che riguardano tutta la gestione del processo , non escluse le fasi di confronto e di istruttoria nazionale previste con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali».

È pienamente operativo il gruppo tecnico costituito tra i partner del progetto, che seguirà tutte le fasi richieste dall’iter di certificazione, alla raccolta dei dati storici e tecnici, allo studio e stesura di tutta la documentazione atta a comprovare la storicità della frutto, il legame con il territorio, le peculiarità proprie del prodotto reggino, l’uso consolidato del nome; la Camera di commercio accompagnerà i principali attori di questo percorso, ovvero i produttori, anche nelle fasi che riguarderanno la costituzione  del comitato promotore, la presentazione dell’istanza e tutto l’iter conseguente per l’ottenimento del riconoscimento.

Il prossimo  passo sarà la richiesta di un incontro con la Regione Calabria, chiamata ad esprimere un proprio parere sull’istanza di riconoscimento. Come Camera di commercio siamo certi che anche la Regione  sarà accanto all’Ente camerale, all’Università Mediterranea e a tutti i partner che vorranno lavorare in sinergia per raggiungere questo importante traguardo, nella consapevolezza che il Bergamotto di Reggio Calabria rappresenta non solo un prodotto agroalimentare di eccellenza, ma anche una suggestiva risorsa delle tradizioni e della cultura enogastronomica regionale. (rrc)

L’azienda belga Chimay produce una birra aromatizzata al Bergamotto di Reggio Calabria

«Si tratta di una birra dal gusto inedito. È una birra forte e potente, che esce dagli schemi più conosciuti con sentori di bosco, eucalipto, menta e bergamotto sia al naso che in bocca. È una Belgian Golden Strong Ale» ha spiegato Alessandro Bonin, export manager per l’Italia di Bières et Fromages de Chimay, illustrando la birra belga aromatizzata al Bergamotto di Reggio Calabria, a cui è stato dato il nome di Chimay 150.

Lo ha reso noto il prof. Pasquale Amato, spiegando che si tratta della «più nota Birra trappista in Belgio. Viene prodotta dall’Abbazia di Notre-Dame de Scourmont a Chimay, sotto il controllo dei monaci. Una parte dei redditi ricavati dalla vendita della birra è dedicata a iniziative benefiche del territorio di produzione».

La birra sarà disponibile in Italia, in forma limitata, dal 1° giugno. (rrm)

Bergamotto di Reggio Calabria, quei profumi “svaniti” di San San Gregorio

di EMILIO ERRIGO  –  Sono nato in una casa con vista sul mare a pochi metri dalla Baia Azzurra di San Gregorio, sotto lo sguardo felicissimo della luna e delle stelle brillanti nel
cielo della Calabria.
Il mare di notte era sempre illuminato dalle decine di lampare dei Pescatori di alici, sarde ed altre gustose specie ittiche, pescate con arte marinara millenaria, a bordo di bellissime imbarcazioni da pesca colorate, costruite in in legno pregiato selezionato nei boschi della Sila e dell’Aspromonte.
Le caratteristiche lampare a petrolio erano posizionate all’estrema poppa delle barche, su un’asta in ferro, una vera e propria ingegnosa opera d’arte, realizzata a mano in ferro battuto dai Mastri ferrai del luogo.
Il piacevole succo profumato di Bergamotto, veniva lasciato defluire incontrollato sulla spiaggia, attraversando un canale naturale che dalla vicina fabbrica della preziosa essenza, portava al mare quel nettare di Dio, allora sconosciuto per i suoi molteplici affetti benefici e curativi per la salute pubblica.
Era un evento naturale per tutti, percepire quel profumo inebriante nebulizzato che si diffondeva nell’aria pura già a decorrere dal mese di novembre, fino a tutto il periodo di tempo a cavallo dei mesi di marzo-aprile di ogni anno.

Bergamotto di Reggio CalabriaNon solo, poi parte del gustoso succo del Bergamotto, veniva lavorato e trasformato in acido citrico, più numerosi altri prodotti farmaceutici. L’essenza del Bergamotto di Reggio Calabria estratta da mani esperte dal particolare e unico agrume ancora coltivato in Calabria, veniva e ancora oggi è così, per la maggior parte destinata come elemento base caratterizzante, dalle più importanti industrie di profumi al mondo, a partire dai francesi, tedeschi, inglesi ed altri produttori di fama internazionale, trovava impieghi molto importanti come anestetico e antisettico naturale in medicina e chirurgia (vedi Primario Chirurgo Ospedali Riuniti, prof. Antonino Spinelli 1932).
Studi approfonditi e ricerche applicate eseguite, prima presso gli archivi della Scuola Medica Salernitana, Archivio Storico e Biblioteca Comunale di Reggio Calabria ad opera di allora famosi chimici e biologi italiani, francesi, svizzeri e tedeschi, sia in tempi più vicini a noi, presso la adiacente ora abbandonata fabbrica “Arenella di San Gregorio di Reggio Calabria”, per non confondere con l’altra fabbrica “Arenella” dei derivati di agrumi, costruita dai tedeschi e svizzeri, nei primissimi anni del 900, dopo il distruttivo terremoto di Reggio e Messina del 1908, a Palermo, proprio vicino alla antica Tonnara dei Florio, nobile famiglia originaria di Bagnara Calabra, orientarono la produzione delle materie prime per l’industria chimica e farmaceutica.
Oggi molte di queste preziosissime coltivazioni di Bergamotto di Reggio in Calabria ad altissimo rendimento economico, vengono curate instancabilmente e amorevolmente come un genitore fa con la propria creatura.
Poi la vita e le attrattive professionali, mi portarono nel 1977, lontano da Reggio Calabria, quanta nostalgia, quanti meravigliosi ricordi ho della mia terra.
Mi giungono da Reggio, buone e incerte notizie, le prime (le buone), riguardano le iniziative imprenditoriali che alcuni giovani volenterosi e lungimiranti, nipoti dei vecchi produttori di essenze di agrumi e derivati, vorrebbero ripiantare alberi di Bergamotto nelle loro terre incolte, dove un tempo abbondavano gli alberi della più volte citata pianta pregiata, le seconde (le incerte), mi portano a conoscenza, che la storica fabbrica di essenze del Consorzio del Bergamotto di San Gregorio, dopo oltre forse un secolo è stata chiusa e delocalizzata altrove.
Mi rattrista un po’ troppo in verità, osservare le interessanti infrastrutture di archeologia industriale, in piccola parte cadenti, esistenti nell’antica fabbrica dei derivati del bergamotto “Arenella” di San Gregorio.
Chissà se il bravo e giovane Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, avv. Giuseppe Falcomatà, il prossimo Presidente della Regione Calabria, le Associazioni rappresentative di categorie e del Volontariato, riusciranno a salvare dal crescente degrado questo patrimonio storico, artistico, paesaggistico, archeologico e industriale, prima che sia veramente troppo tardi? (ee)

[Emilio Errigo è Docente Universitario a contratto (titolare di Diritto Internazionale e del Mare) e Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza]

REGGIO – Al via il concorso “L’Albero di Bergamotto di Reggio Calabria””

Si intitola L’albero di Bergamotto di Reggio Calabria in ogni balcone di Reggio Città Metropolitana il concorso di promozione dell’identità reggina, organizzato dalla Fondazione Lambert Castronuovo e il Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria.

Lo ha anticipato il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo nel corso della sua rubrica sanitaria su ReggioTv.

Inoltre, il presidente dei Pasticceri Italiani, Maestro Angelo Musolino, ha collocato – fuori concorso in quanto membro del Direttivo del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria – un albero del Principe Mondiale degli Agrumi nella sua Pasticceria “La Mimosa” in Piazza Sant’Anna di Reggio Calabria.

I Premi saranno messi in palio dalla Fondazione. A valutare i balconi sarà una commissione presieduta dal prof. Pasquale Amato.

«Mettiamoci qualcosa di bello. Possibile che ci devono sempre riconoscere per la monnezza, o per la mafia, la ‘ndrangheta, basta. Che ci conoscano per il Bergamotto» ha detto il dott. Lamberti Castronuovo, invitando i cittadini ad immaginare «il profumo del bergamotto che si irradia e si espande per tutta la città» con questa bellissima iniziativa, dal valore identitario. (rrc)

 

Riconoscimento Bergamotto di Rc, Cannizzaro (FI): Incontrerò Sottosegretario all’Agricoltura

Il deputato di Forza ItaliaFrancesco Cannizzaro, ha accolto con piacere l’iniziativa della Camera di Commercio di Reggio Calabria e dell’Università Mediterranea di ottenere un riconoscimento comunitario al Bergamotto di Reggio Calabria, e ha annunciato che, settimana prossima, incontrerà il sottosegretario all’Agricoltura, Francesco Battistoni.

«Noto con piacere – ha detto – che le ultime notizie circolate in merito al bergamotto di Reggio Calabria abbiano acceso il dibattito locale e non solo, attirando pure i riflettori nazionali. In tutta onestà, effettivamente è assurdo che un Nostro prodotto di tale caratura e fama internazionale non goda dei giusti riconoscimenti. Questo agrume è una peculiarità tutta regginada tutelare e preservare, oggi più che mai, non solo per la pregiatissima essenza ma anche come prodotto fresco, per le sue caratteristiche esclusive e per il suo impiego nell’industria agroalimentare”. Parole sante quelle del presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana. Motivo per cui accolgo con piacere e sostengo con orgoglio le iniziative che la Camera di Commercio e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria intendono porre in essere a breve per ottenere il riconoscimento comunitario del prodotto fresco, da affiancare alla tutela già in essere dell’olio essenziale Dop».

«Le parole – ha proseguito – non devono restare tali, come spesso accade in Calabria. È necessario passare subito ai fatti. Anche io voglio essere in prima linea, al loro fianco, facendo la mia parte per far sì che il bergamotto acquisisca i dovuti riconoscimenti ufficiali. Motivo per cui mi sono adoperato immediatamente in Parlamento, chiedendo un incontro al Sottosegretario all’Agricoltura, Francesco Battistoni, con il quale ho già concordato un incontro settimana  prossima per approfondire l’argomento de visu».

«La Camera di Commercio reggina – ha concluso – ha già avviato dei confronti con i rappresentanti delle Confederazioni agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri. Sono sicuro che in poco tempo, tutti insieme, riusciremo ad ottenere risultati significativi per il territorio, l’economia e l’immagine della Nostra amata Terra». (rp)

 

L’impegno della Camera di Commercio di Rc per il riconoscimento comunitario del Bergamotto di Reggio Calabria

Ottenere un riconoscimento comunitario per il Bergamotto di Reggio Calabria. È questo l’obiettivo della Camera di Commercio di Reggio Calabria, che ha avviato un primo confronto i rappresentanti delle confederazione agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

La tutela del bergamotto è, infatti, ricompresa tra le attività inserite nei documenti di programmazione dell’Ente camerale per il 2021: l’importante prodotto, infatti, da sempre rappresenta una risorsa per il territorio reggino e oggi, più che mai, è da tutelare non solo per la pregiatissima essenza – già riconosciuta quale DOP – ma anche come prodotto fresco, per le sue caratteristiche esclusive e per il suo impiego nell’industria agroalimentare.

«Il bergamotto è una peculiarità del territorio, da tutelare e preservare – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio, Antonino Tramontana –. Nell’ambito delle finalità che la normativa riconosce alla Camera di commercio per la valorizzazione dei prodotti e delle filiere, abbiamo accolto le indicazioni della governance dell’Ente e  le istanze delle associazioni di categoria e delle imprese agricole per avviare un percorso di riconoscimento del prodotto fresco, da affiancare alla tutela già in essere dell’olio essenziale Dop, con l’obiettivo di condividere finalità di valorizzazione dell’intera filiera».

«Il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea riconosce e fa proprio questo importantissimo obiettivo, mettendo a disposizione i numerosi studi, le conoscenze di carattere storico e scientifico e tutte le competenze tecniche funzionali al raggiungimento del riconoscimento comunitario del bergamotto fresco di Reggio Calabria! ha affermato il Direttore del Dipartimento di Agraria, Giuseppe Zimbalatti. 

«Una stupenda notizia – secondo il prof. Pasquale Amato, presidente del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria –: l’iniziativa completa il percorso iniziato con il riconoscimento storico della Denominazione d’Origine Protetta all’olio essenziale nel 2001. Crediamo nella serietà e nella credibilità della Camera di Commercio della Città Metropolitana guidata da Ninni Tramonhtana e del Dipartimento di Agraria diretto da Giuseppe Zimbalatti. COme Comitato siamo pronti a dare il nostro concreto e disinteressato contributo».

Il primo passo sarà quello di costituire un tavolo operativo e di intraprendere da subito un dialogo con le istituzioni preposte alle attività di verifica, il Ministero delle Politiche Agricole e la Regione Calabria, per rappresentare le istanze che arrivano dai produttori e favorire un iter di riconoscimento rapido e idoneo a soddisfare le giuste attese del territorio. 

A seguire, saranno avviate le varie fasi richieste dalla normativa vigente, dalla costituzione del comitato promotore, alla definizione della documentazione richiesta per la presentazione della domanda, tra cui: disciplinare di produzione, relazione storica atta a comprovare la produzione per almeno 25 anni e l’uso consolidato del nome, relazione tecnica per mettere in risalto il legame con il territorio, la qualità e le caratteristiche del prodotto, cartografia che individui la zona di produzione. 

La domanda, presentata dai produttori associati, dovrà essere quindi sottoposta alla valutazione da parte della Regione e del Ministero, per poi essere oggetto di discussione nel corso di una riunione di pubblico accertamento. 

Solo dopo la conclusione di queste fasi, sarà possibile ottenere la registrazione nazionale e, successivamente, la trasmissione del fascicolo alla Commissione Europea per la registrazione comunitaria. (rrc)