Cosenza Solidale ha chiesto che il Comune di Cosenza, guidato dal sindaco Mario Occhiuto, assuma il Piano di Zona per risolvere le problematiche relative alla situazione dei senzatetto e al disagio sociale della città.
«Chiediamo – si legge in una nota – all’Ufficio Welfare di chiarire il perché dei ritardi e di denunciare eventuali carenze e rallentamenti per cause strutturali o politiche. Chiediamo a tutti gli enti, le associazioni e le organizzazioni di far fronte comune per pretendere che l’Ambito Territoriale di Cosenza si doti del piano di zona e programmi i servizi sociali, rendendo tutti partecipi delle scelte e della programmazione ed evitando l’ennesimo commissariamento che produrrebbe danni irreparabili sul nostro territorio».
Cosenza Solidale, infatti, si è incontrata con l’assessore Alessandra De Rosa la cui risposta – per l’Ente – «ha evidenziato ancora una volta come il tema dei servizi sociali e delle problematiche annesse venga trattato sempre in maniera emergenziale, in forma caritatevole o volontaria e con interventi di breve durata rispetto ad una strategia strutturale e di ampio respiro che ad oggi risulta inesistente».
«Infatti – riferisce Cosenza Solidale – le nostre sollecitazioni all’interno della riunione sopracitata vertevano su pochi punti: Le responsabilità che le istituzioni devono assumersi nell’affrontare e nel risolvere i problemi con una risoluzione degli stessi attraverso una strategia a lungo termine; Il perché, ad oggi, il Comune di Cosenza non abbia attuato lo strumento che poteva garantire una risoluzione definitiva delle problematiche sociali».
«Il comune di Cosenza risulta, infatti – si legge in una nota – essere capofila dell’Ambito Territoriale che comprende i comuni delle Serre e della Presila. L’Ambito Territoriale, aveva ed ha il compito di costituire il Piano di Zona tramite l’azione C.1.a., al momento risulta solo una prima conferenza datata 2019, quello che abbiamo chiesto è quando effettivamente verrà convocata la conferenza dei comuni? Quando verranno coinvolti gli attori/organismi del territorio? Quando verranno istituiti i tavoli tematici sui piani di intervento? Questi ritardi evidenziano come non si tenga al bene dei cittadini, delle cittadine e del territorio ma al contrario si tenti sempre di giustificare l’agire della propria Amministrazione Comunale. Questo perché per i ritardi di Regione e Comuni verrà reiterata la spesa del 2021».
«Se l’Iter, da noi precedentemente citato – continua la nota – non si avvia il pericolo reale è che l’Ambito Territoriale venga commissariato e che senza un’indagine sui bisogni rilevati non si potrà avere la contezza reale della somma da richiedere. Ritardi inammissibili che rischiano quindi di gravare sulle fasce sociali più disagiate. Il Piano di Zona è, in questo momento, uno strumento fondamentale per programmare le importanti risorse e realizzare gli interventi socio-assistenziali necessari per l’intero territorio. L’incontro con i sindaci dell’Ambito è fondamentale per l’aspetto tecnico-politico a cui spetterà la direzione strategica, la progettazione e la realizzazione del sistema locale dei servizi sociali e dell’integrazione socio-sanitaria».
«L’incontro con le realtà e i tavoli tematici – continua la nota – serviranno invece come spazio conoscitivo, di programmazione e partecipazione degli interventi con gli attori locali. Un processo lungo e articolato che ad oggi risulta essere fermo al palo. Su questo tema, vogliamo che ad esprimersi sia l’intera Amministrazione Comunale, che più di una volta è entrata in contrasto con i servizi sociali per scarsità di personale e carenze negli uffici preposti, per ritardi nei pagamenti o per la questione legata ai buoni pasto con email e domande deviate su un ufficio non preposto». (rcs)