La consigliera regionale Pasqualina Straface ha reso noto che, insieme al consigliere Ferdinando Laghi, «abbiamo deciso dunque di accogliere le istanze provenienti da comitati e associazioni e di intervenire con questo provvedimento normativo» in merito all’elettromagnetismo.
«È necessario guardare al futuro preservando l’ambiente per le nuove generazioni – ha spiegato – perché salvaguardare l’ecosistema è interesse di tutti ed è un obbligo per tutti difenderlo e tutelarlo. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’aumento sia per numero che per genere di sorgenti di campi elettrici e magnetici ed è aumentata al contempo anche la sensibilità di parte della popolazione che vive con preoccupazione la presenza o la nascita di questi impianti, sia da un punto di vista sanitario che di tutela ambientale».
«Molti studi scientifici hanno dimostrato – ha spiegato ancora – come l’esposizione a campi elettromagnetici generati da dispositivi possa avere effetti nocivi sulla salute. Si è ritenuto quindi necessario disciplinare le azioni e le procedure operative per dotare le amministrazioni Comunali di strumenti che li aiutino ad esempio, nell’identificazione delle aree, nella mappatura delle stesse o nella la predisposizione dei regolamenti comunali per l’installazione e la modifica degli impianti di telecomunicazione, radiotelevisione e elettromagnetici o le modalità e i tempi di esecuzione degli azioni di risanamento, fissando tempi certi».
«Un passo importante è, inoltre – ha aggiunto – l’istituzione presso l’Arpacal del “catasto regionale delle sorgenti fisse e mobili dei campi elettrici e magnetici ed elettromagnetici” in coordinamento con il Catasto nazionale e conterrà i dati e le informazioni relative agli impianti ubicati sul territorio regionale. Regione, Arpacal e Comuni collaboreranno all’aggiornamento del catasto con scambi reciproci di informazioni».
«È necessario, quindi, far convergere i nostri sforzi, proprio come questa Giunta Regionale su impulso del Presidente Occhiuto – ha proseguito – sta facendo in ossequio al principio di precauzione, verso una sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e la sua tutela non solo pensando al presente ma ancor più tutelandolo e proteggendolo per le nuove generazioni, in ottemperanza al criterio di minimizzazione dell’esposizione della popolazione, con particolare riferimento ai siti sensibili quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli ospedali, le case di cura, le case di riposo, le scuole di ogni ordine e grado, gli asili nido, i parchi giochi, le aree verdi, gli impianti sportivi».
«La salute dei cittadini viene prima di ogni cosa – ha concluso – e con questa norma riusciremo a mitigare l’incidenza dei campi elettromagnetici sul territorio calabrese». (rrc)