Lo Papa (Fisascat) chiede a Occhiuto incontro per il Turismo Termale

«Concertare una strategia di ampliamento dell’offerta termale, evitando che alle terme si pensi solo in un’ottica sanitaria e di benessere, richiede una regia allargata». È per questo motivo che il segretario generale della Fisascat Cisl, Fortunato Lo Papa, ha chiesto un incontro al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’assessore regionale al Turismo, Giovanni Calabrese, per un «ambito che può diventare strategico, specialmente in ottica turistica e che merita di essere inserito in una programmazione adeguata ed in un ragionamento che includa le parti sociali».

Lo Papa, infatti, ha espresso soddisfazione «per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i dipendenti delle aziende termali e dei centri benessere termali e si augura che a questo importante giro di boa segua una discussione ampia sul rilancio del settore in Calabria».

«Per potere permettere che il turismo in Calabria sia realmente destagionalizzato – ha proseguito il segretario – e che l’ampliamento della stagione sia concreto, e non uno slogan o retorica da salotto, è necessario operare affinché i lavoratori e le lavoratrici siano adeguatamente tutelati e le strutture stesse siano inserite all’interno di percorsi turistici».

«La pandemia ha fatto riscoprire il turismo di prossimità – ha concluso – i borghi meno rinomati e le tradizioni. Il turismo si è sganciato dalle mete note e ha creato nuovi itinerari. Itinerari nei quali è auspicabile l’inserimento anche delle mete termali». (rcz)

Fisascat Cisl Calabria: Ora si pensi a destagionalizzare l’offerta turistica

Fortunato Lo Papa, segretario generale di Fisascat Cisl Calabria, ha rilevato come sia tempo, ormai, di «avviare la tanto attesa e reale destagionalizzazione dell’offerta».

«La Calabria questa estate ha accolto un vero e proprio boom turistico, distinguendosi per qualità, accoglienza e competitività dell’offerta. Possiamo dire che, come abbiamo sempre sostenuto, la nostra terra ha dimostrato di avere i numeri per essere eccellenza turistica, ma è ora di mettere a frutto questo lavoro», ha detto il cislino, che ha chiesto un incontro all’assessore regionale al Turismo, Giovanni Calabrese, finalizzata ad avviare una discussione che guardi ai prossimi mesi tenendo conto di quanto possibile valorizzare o mettere a regime sfruttando le grandi opportunità del territorio, ma anche salvaguardando i lavoratori, strappandoli dalle forche caudine della precarietà e dello sfruttamento.

Ecco perché il sindacato rimette in campo la proposta di un Patto per il Lavoro che preveda bonus assunzionali per la stabilizzazione e il prolungamento dei contratti di lavoro del personale, per avere più assunzioni, più durature e di qualità, e contribuire al rilancio economico e sociale.

«Contenere il costo del lavoro – ha chiarito Lo Papa – per potere favorire un’occupazione di qualità e stabile è una delle vie maestre per fare decollare il settore turistico. Serve più occupazione ma con maggiori competenze per intercettare le esigenze di turisti e avventori, ecco perché è importante anche fare leva sulla formazione».

Per il sindacalista è fondamentale anche mappare parchi, siti archeologici, percorsi enogastronomici, terme, siti di interesse culturale e storico, impianti sciistici e creare una rete di luoghi strategici in cui avviare opportunità di turismo non legate esclusivamente al periodo estivo ma attrattive tutto l’anno.

«Abbiamo molto da dire e proporre e siamo certi – ha concluso il segretario – che l’assessore avrà piacere di riceverci e di avviare una discussione su quella agognata destagionalizzazione turistica non più rimandabile». (rcz)

Turismo, Lo Papa (Fisascat Cisl): Puntare al Patto per il lavoro

Il segretario generale di Fisascat Cisl Calabria, Fortunato Lo Papa, ha auspicato che il bando Kaire Calabria «porti alla sottoscrizione del Patto per il Lavoro nel settore turistico e diventi una delle più avanzate forme di collaborazione messa in campo dalla Regione Calabria».

«La strada è quella giusta – ha commentato il cislino – e in parte risponde a quel ragionamento che da tempo stiamo portando avanti con le istituzioni. Contenere il costo del lavoro per potere favorire un’occupazione di qualità e stabile è una delle vie maestre per fare decollare il settore turistico. Più occupazione ma con maggiori competenze – sottolinea Lo Papa – per intercettare le esigenze di turisti e avventori. Ecco perché è importante anche fare leva sulla formazione».

Altro tasto su cui spingere è la destagionalizzazione: «È necessario creare le condizioni affinché le attività possano prolungarsi per quanti più mesi possibile.  Questi aspetti – ha continuato il segretario Generale – fanno parte del Patto per il Lavoro che vorremmo venisse sottoscritto in Calabria e che è già operativo in altre regioni italiane».

«Si tratta, infatti, di sostenere chi assume con contratti che garantiscano ai lavoratori almeno 8 mesi di lavoro contrastando il lavoro nero, che danneggia imprese ed economia e – ha concluso – mettendo in campo finanziamenti e risorse pubbliche che possano aiutare le imprese a qualificarsi». (rcz)

Turismo, Lo Papa (Fisascat Cisl): Avviso “Kaire Calabria” diventi sistemico per assunzioni

Il segretario generale di Fisascat Cisl Calabria, Fortunato Lo Papa, ha plaudito all’avviso regionale “Kaire Calabria, volto a incentivare l’assunzione nella filiera turistica di lavoratori svantaggiati, molto svantaggiati e lavoratori con disabilità.

«Un provvedimento – ha detto – necessario per dare quel colpo di reni utile a sbloccare il comparto e uno strumento più volte da noi proposto nell’ambito di un Patto per il lavoro».

«La Calabria – ha detto ancora – è una terra che ha un forte vocazione turistica ma che da tempo fa fatica a metterla a frutto e a sfruttarne le potenzialità. Tra le criticità – osserva – la mancanza di personale, specie nei mesi estivi. Sostenendo le imprese nell’assunzione e rendendo questo strumento sistemico, così come si fa in altre regioni, è possibile incidere seriamente sul comparto, dare lavoro sano e allo stesso tempo ossigeno a chi soffre a causa della crisi economica e del peso inflazionistico».

«Riteniamo, altresì – ha proseguito – che non sia questo l’unico canale sul quale investire. In Calabria mancano le competenze nel ramo turistico e questo è un tassello fondamentale sul quale lavorare se si pensa ad una crescita del settore».

«Ecco perché – ha evidenziato –invitiamo le imprese a far fare formazione e i lavoratori ad accedere ai corsi interprofessionali e della bilateralità. Apprezziamo che l’assessore al Lavoro abbiamo anticipato che nei prossimi bandi a valere sulle risorse europee verranno inserite premialità per le aziende che favoriranno l’inserimento lavorativo di soggetti provenienti da percorsi formativi».

«Serve, insomma – ha concluso – una visione di insieme che tenga conto di tutte le criticità e che lavori su più direttrici. Siamo disponibili e riteniamo, anzi, necessario un confronto della Regione con le parti sindacali». (rcz)

Fisascat Cisl: Istituire un Osservatorio sul mercato del lavoro stagionale

Istituire un «organismo regionale con un focus permanente sul mercato del lavoro stagionale nel terziario, che guardi al settore in maniera complessiva e punti a sanare questioni sospese da tempo, come quella della contrattualizzazione». È la proposta avanzata da Fortunato Lo Papa, segretario generale di Fisascat Cisl Calabria, sottolineando come «la nascita di un Osservatorio – non è più rimandabile».

Questo perché «anche alla luce dei dati diffusi dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle aziende del settore turistico – ha aggiunto – che vedono una media italiana del 76 % di imprese con irregolarità e la Calabria con province che raggiungono il 100 %. Dati gravi ed allarmanti che richiedono provvedimenti, ma che allo stesso tempo oscurano l’operato delle realtà sane».

«Ci sono poi le stime di Etuc-Ces, la Confederazione Europea dei Sindacati – ha spiegato Lo Papa – che raccontano come le imprese in difficoltà a reperire lavoratori paghino fino al 23 per cento in meno rispetto alle altre. Ecco perché bisognerebbe verificare le reali condizioni di lavoro proposte nei settori tradizionalmente caratterizzati dalla stagionalità, come il turismo e la ristorazione, dove da diversi anni si assiste alla carenza strutturale di manodopera specializzata».

«C’è molto da fare in un campo così strategico e allo stesso tempo fragile, ma l’asse nevralgico è la contrattazione collettiva. Con le parti sociali – ha proseguito – lavoreremo affinché si arrivi a rinnovare tutti i contratti perché non è possibile che ci siano categorie con accordi risalenti ad anni e anni fa. L’inflazione alta e la crisi economica hanno messo in gravi difficoltà i lavoratori che con gli stessi salari si sono trovati a dover riempire il carrello della spesa. Ecco perché crediamo sia necessario concertare un meccanismo utile a recuperare la perdita di potere di acquisto ed a garantire il diritto individuale alla formazione continua per accrescere le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori, vero argine alla precarietà lavorativa».

«Le aziende – ha spiegato Lo Papa – devono ricorrere agli strumenti formativi come quelli offerti dalla Bilateralità e dai Fondi Interprofessionali. Ma non solo. Pubblico e privato devono allearsi e garantire il più possibile capacità reddituale. Solo così si tutela il lavoratore e si rende più attrattivo il comparto. Non ci si può lamentare di mancanze e dei tanti “no” degli stagionali se non si permette di arrivare con serenità a fine mese e non si rispetta la dignità dei lavoratori».

«In questo contesto il Patto per il Lavoro, invocato ormai da anni, sarebbe un ottimo meccanismo di salvaguardia del settore in quanto la Regione erogherebbe bonus assunzionali per incentivare le aziende turistiche affinché garantiscano l’apertura dell’attività per periodi più lunghi, con un aumento sia in termini numerici che di durata dell’occupazione degli addetti. Chiediamo al presidente Occhiuto e all’assessore al Lavoro Calabrese di convocarci quanto prima». (rcz)

Lo Fapa (Fisascat Cisl): Regione interloquisca con Anas per i cantieri fermi

Fortunato Lo Papa, segretario generale della Fisascat Cisl, ha chiesto alla Regione e alle istituzioni affinché intraprendano un ragionamento risolutivo in vista dell’estate e non solo in merito delle decine di cantieri sparsi sulle autostrade calabresi.

«Non è possibile pensare che in Calabria centinaia di chilometri siano interrotti da cantieri spesso fermi da tempo. Come era immaginabile, nelle festività di Pasqua in tanti sono rimasti ostaggio dell’A2 e delle sue interruzioni. Ma è ora di fermarsi, interrogarsi e prendere una posizione», ha evidenziato Lo Papa, rimarcando come la situazione sia paradossale: «si aprono e si abbandonano i cantieri».

«Alcuni di questi – ha aggiunto – vengono riavviati spesso in periodi caldi, come è avvenuto nella scorsa estate con gravi disagi per i turisti e per il turismo stesso visto che le cattive condizioni delle strade rendevano difficoltoso se non arduo raggiungere le mete più rinomate e non solo».

«È necessario – ha proseguito – prendere la situazione di petto e interloquire con l’Anas al fine di avere un cronoprogramma di tutti i lavori, capire perché ci sono i ritardi e dove possono essere snelliti. Inoltre, è urgente mettere in sicurezza i cantieri non operativi».

«Ragionare sull’economia calabrese – ha concluso – sulla ripresa e la stabilità nonché sui servizi, non può prescindere da una buona condizione delle strade. Chiedo al presidente Occhiuto un’ immediata verifica dei cantieri in cui non ci sono attualmente lavori, la riapertura dei relativi tratti e un impegno affinché questa estate gli automobilisti non rimangano intrappolati nel traffico». (rcz)

Lo Papa (Fisascat Cisl): Dopo protesta il sì della Sacal a nuovo bando

La Sacal ha detto sì a un nuovo bando per i lavoratori dell’area duty free dell’aeroporto. Lo ha reso noto Fortunato Lo Papa, segretario generale della Fisascat Cisl Calabria, a seguito dell’incontro avvenuto negli uffici direzionali della Sacal con l’Amministratore Unico Marco Franchini.

Il sindacalista, infatti, aveva annunciato una protesta con i lavoratori dell’attuale area duty free dell’aeroporto in merito all’avviso per l’assegnazione delle nuove concessioni commerciali. Il bando, scaduto oggi, prevede che le attività debbano avere un fatturato annuo di almeno un milione e mezzo di euro e la presenza in un altro scalo internazionale, non vi sono inoltre clausole di salvaguardia sociale. Termini che in soldoni decretano la chiusura delle attività attualmente nell’area e il possibile licenziamento dei lavoratori.

«Abbiamo raggiunto un primo obiettivo ma rimaniamo attenti a quanto accadrà per tutelare i lavoratori e ad assicurarci che non venga calpestata la loro dignità e professionalità», ha detto Lo Papa, aggiungendo che «dalla Sacal abbiamo avuto rassicurazioni in merito alla presentazione entro la prossima settimana di un bando per ampliare il numero di attività commerciali dell’area esterna».

«Un avviso che, a differenza dell’altro, si presterà anche alla partecipazione delle aziende calabresi e locali attualmente inserite nello spazio duty free. Inoltre, verranno inserite clausole di salvaguardia sociale. Non ci fermeremo qui – ha avvertito il segretario – parteciperemo ad altri incontri con Sacal e Confindustria al fine di monitorare quanto verrà fatto e allo stesso tempo intessere relazioni sindacali a tutela dei lavoratori dello scalo». (rcz)

Bando Sacal, Lo Papa (Fisascat Cisl): Mancano clausole di salvaguardia del personale

Fortunato Lo Papa, segretario generale della Fisascat Cisl Calabria, ha denunciato come il bando della Sacal per l’affidamento di spazi per la vendita di prodotti duty free all’Aeroporto di Lamezia, sia privo di clausole di salvaguardia del personale.

«Ancora una volta la Sacal affida un servizio in gestione senza prevedere le clausole sociali. Un modo di procedere inqualificabile, specie per una società a partecipazione pubblica», ha detto il cislino, annunciando per giovedì 2 marzo un’autoconvocazione, con una delegazione di lavoratori.

All’appello, poi, mancano «altre misure che possano tutelare i livelli occupazionali – ha spiegato il segretario Generale – e questo comporta il concreto rischio di perdita del posto di lavoro per il personale che attualmente è impiegato nello scalo con la conseguente dispersione delle professionalità acquisite in un momento storico così delicato».

«Parliamo di famiglie monoreddito, di lavoratori impiegati nello scalo anche da venti anni – ha proseguito – e che ora rischiano di dovere andare a casa con scarse probabilità di trovare un nuovo spazio nell’attuale scenario occupazionale. Quella che si sta portando avanti insomma rischia di essere una vera e propria macelleria sociale».

Ma non solo. Nel bando viene richiesto come prerequisito per i partecipanti un «fatturato annuo medio riferito agli ultimi tre esercizi finanziari 2020-2021-2022 pari ad almeno € 1.500.000,00».

Una cifra importante che difficilmente le aziende calabresi riescono a coprire e che le vedrà quindi escluse.

«Vogliamo sapere – ha concluso – perché siano stati posti dei requisiti che si sa essere difficili da possedere per le nostre imprese e perché nel bando manchino le clausole  di salvaguardia per gli attuali lavoratori. Fino ad ora il confronto è stato evitato e giunta l’ora che la Sacal capisca che le organizzazioni sindacali non possono essere ignorate e la dignità dei lavoratori calpestata!». (rcz) 

Fisascat Cisl Calabria: La crescita è possibile tutelando i lavoratori

Fortunato Lo Papa, segretario generale di Fisascat Cisl Calabria,ha rimarcato «come la tutela dei lavoratori sia determinante per potere costruire quella base senza la quale non potrebbe esserci crescita al di là di qualunque tipo di infrastruttura si possa immaginare».

«Penso agli addetti alle pulizie, a chi lavora nella ristorazione, nel commercio o nell’ambito turistico. Ambiti fondamentali eppure estremamente fragili a causa proprio della scarsa attenzione che viene loro rivolta», ha aggiunto Lo Papa.

Tra l’altro, la Fisascat Cisl prenderà parte il 24 febbraio all’incontro promosso da Cisl Area Metropolitana di Reggio Calabria sul tema Crescita, lavoro, infrastrutture.  Tre nodi fondamentali e strettamente collegati tra loro in cui strategici sono il Terziario e il Commercio. Ma è difficile pensare ad una crescita economica e infrastrutturale, senza che questi ambiti siano sani dal punto di vista lavorativo e non solo.

«Promuoviamo allora – aggiunge – un ammodernamento delle politiche settoriali di sistema e un maggiore coinvolgimento dei sindacati. Troppe sono le imprese che ricorrono a contratti pirata per risparmiare, condannando i lavoratori a rinunciare a diversi tipi di tutele che dovrebbero essere ormai conquiste assodate. Ma se c’è chi accetta spinto dalla mancanza di lavoro, da un momento economico critico e da una pandemia che ha eroso anni di sacrificio e risparmi, non si può dare per assodato e legittimare questa pratica”.

“Chiediamo che ci siano maggiori controlli e che ci sia una forte presa di posizione da parte delle istituzioni contro il ricorso al dumping contrattuale, magari con l’inserimento di clausole all’interno dei bandi che ne prevedono l’esclusione. Non è possibile ci siano ancora enti a partecipazione pubblica che affidino servizi in appalto a chi poi applica contratti pirata».

«La nostra – ha concluso Il segretario Generale – non è un’analisi marginale ma, al contrario, basilare per potere parlare di crescita. Così come è basilare arginare le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle i prese del ramo. C’è bisogno di tutele e di sicurezza, di salvaguardia del lavoro e della dignità dei lavoratori». (rcz)

Lo Papa (Fisascat Cisl): Da Regione interventi a favore dei lavoratori di commercio e terziario

Il segretario generale di Fisascat Cisl CalabriaFortunato Lo Papa, ha chiesto alla Regione interventi e posizioni precise a favore dei lavoratori di commercio e terziario.

«È opportuno oggi più che mai – ha aggiunto – che si lavori per un miglioramento delle condizioni lavorative e questo avvenga di concerto con associazioni datoriali e sindacati. Ecco perché auspico che la Regione si metta in moto, ci convochi o si adoperi per agevolare quei diritti che sono sempre in più in fase regressiva e che, incidendo, su potere d’acquisto e non solo, sono anche l’asse dell’intero sistema economico».

«Il costo della vita continua ad aumentare, l’inflazione a novembre ha toccato +11,2 per cento – ha spiegato – andando a restringere sempre di più il potere d’acquisto e aumentando il disagio delle famiglie, ma i salari rimangono sempre uguali per lavoratori e lavoratrici spesso già costretti nella morsa di contratti pirata che sforbiciata dopo sforbiciata riducono all’osso i loro diritti».

Il segretario regionale Fisascat Cisl Fortunato Lo Papa interviene su quella che sembra essere una vera e propria crisi di sistema che non «vede interventi operativi per ridurla, dare ossigeno ai lavoratori e consentire una ripresa effettiva del Paese».

Ecco perché il cislino chiede che ci sia innanzitutto un incontro tra Regione e associazioni datoriali al fine di mettere un freno alle aperture selvagge e regolamentarle «onde evitare che, come ormai consuetudine ci siano lavoratori del commercio e del terziario che per stipendi spesso miseri passino i giorni rossi e non solo a lavorare».

Ma per Lo Papa è giunta anche l’ora di una presa di posizione forte verso i contratti pirata, che generano dumping contrattuale, mettono i lavoratori in difficoltà e stanno prendendo sempre più piede. «Un passo importante sarebbe – ha dichiarato – che la Regione lavori per premiare con degli incentivi le aziende che ricorrono ai contratti delle categorie sindacali maggiormente rappresentative dando così un segnale importante, schierandosi apertamente e scoraggiandone l’uso».

Fisascat Cisl Calabria ritiene, inoltre, sia importante puntare sulle potenzialità della Bilateralità che raccordando associazioni datoriali e sindacati è promotrice di importanti incentivi, proposte, opportunità. Come, ad esempio, quella per i lavoratori di accedere alla formazione tramite i Fondi Interprofessionali acquisendo competenze utili ad allargare la domanda di mercato alla quale possono accedere e, quindi, un maggiore peso. (rcz)