La petizione di Carletto Romeo per una strada alternativa alla Sp Ionio Tirreno

di ARISTIDE BAVAL’idea non è da sottovalutare. Comunque è abbastanza originale. Un cittadino di Siderno, Carletto Romeo, abbastanza conosciuto negli ambienti locali, fortemente preoccupato dai risvolti economici e sociali che porterà la chiusura della superstrada Jonio-Tirreno ( prevista a settembre  dopo il periodo estivo) ha lanciato via social una petizione per chiedere una urgente soluzione e in particolare la realizzazione di una adeguata  strada alternativa.

Nella petizione viene precisato che la strada statale 682, denominata Strada Grande Comunicazione “Jonio-Tirreno”, è una arteria indispensabile per i collegamenti della regione Calabria. In particolare, per gli abitanti della Locride, essa svolge un compito vitale, estremamente utile in considerazione di molti fattori che nel tempo hanno causato un totale abbandono e un concreto e triste isolamento. Romeo, infatti, precisa che «non esistono  linee ferroviarie che colleghino la Locride al resto del mondo» e un cittadino della Locride per trovare  un treno decente, deve raggiungere la stazione di Rosarno, e l’unica via decente  per raggiungere quella città è proprio  la SS 682 Jonio-Tirreno.

Un cittadino della Locride – aggiunge Romeo – per un aereo, deve raggiungere Lamezia Terme o Reggio Calabria, e la via più veloce è  sempre la SS 682 Jonio-Tirreno; anche le  linee alternative, bus e privati, hanno sempre e comunque bisogno della SS 682 Jonio-Tirreno per non dover allungare in maniera sproporzionata i tempi di percorrenza. Ecco spiegata la necessità vitale della SS 682 Jonio-Tirreno, che consente di passare da un mare all’altro (il nome è azzeccato) in tempi relativamente brevi. Questa arteria  ha bisogno però di costante manutenzione, in particolare nel tratto di passaggio della galleria “Limina” dove sono in programma, per la fine di questa estate 2023, una serie di lavori di manutenzione già preventivati e rimandati.

È prevista la relativa chiusura al traffico per 75 giorni. «Il grave problema da risolvere quindi – afferma Carletto Romeo – è trovare al più presto una possibile alternativa: una strada cioè che possa consentire di bypassare la galleria in “sicurezza” e in tempi brevi. In passato l’alternativa proposta non è stata ne sicura ne veloce: condizioni da terzo mondo, illuminazione inesistente, gravi rischi per la viabilità e tempi biblici di percorrenza».

Ecco quindi, aggiunge Romeo, la richiesta «urgentissima» d’intervento la per la messa in sicurezza e la perfetta viabilità di una strada alternativa, che funga da collegamento sicuro e veloce tra Jonio e Tirreno.

«All’Anas – dice Romeo – o all’ente di competenza per territorio o per funzione, chiediamo di intervenire subito, chiediamo di farlo adesso per essere pronti a settembre, quando la Galleria Limina sarà chiusa, senza dover subire “come sempre” il grande disagio».

Non mancano, quindi, alcuni interrogativi precisi: Ci sono 3 mesi di tempo, quindi perché non pensarci ora? Perché aspettare i primi disagi il giorno di chiusura? L’isolamento di una intera zona geografica, le ripercussioni su traffico e su attività economiche non possono attendere. Le conclusioni sono scontate: La Calabria e la Locride  non possono dipendere da una singola strada… Non c’è tempo da perdere! Quindi l’invito ai cittadini a firmare la petizione. (ab)