Tirocinanti calabresi, Cgil, Cisl e Uil: Bene norma, ma gli effetti reali sono più modesti degli annunci

In una nota congiunta i segretari generale di Nidil Cgil CalabriaFelsa Cisl CalabriaUilTemp Calabria, rispettivamente Ivan FerraroGianni TripoliOreste Valente, pur ritenendo buona la norma in merito ai tirocinanti calabresi, hanno sottolineato come «gli effetti reali sono più modesti degli annunci».

«In esso si prevede che, per fronteggiare l’emergenza migratoria sul territorio nazionale – hanno ricordato – con particolare riferimento alla Regione Calabria, e per realizzare iniziative utili all’accoglienza, nonché per l’attuazione dei progetti del Pnrr e degli interventi e iniziative per fronteggiare il dissesto idrogeologico, le amministrazioni comunali possono inquadrare nelle piante organiche, in deroga alle disposizioni ordinarie, i tirocinanti inseriti nei percorsi di inclusione sociale».

«Questo è un fatto – hanno proseguito – sicuramente positivo perché rappresenta sostanzialmente una presa in carico da parte dello Stato (non più della sola Regione Calabria) di un bacino ormai consolidato che negli anni ha prestato servizio nelle amministrazioni pubbliche della Calabria, sopperendo alle ataviche carenze di organico, a cui ora i Comuni possono attingere per una contrattualizzazione. Accanto a questo, però, non mancano le criticità che hanno dirette ricadute pratiche diverse rispetto ai toni trionfalistici della prima ora».

«Ci allarma particolarmente – hanno spiegato – la specificazione che le eventuali assunzioni possono avvenire solo nelle amministrazioni comunali e sia riferita ai tirocinanti “già utilizzati dalle predette amministrazioni comunali”, mettendo da parte quell’ampia fetta di tirocinanti (quasi 700) che in questi lunghi anni ha svolto mansioni identiche o equivalenti anche in altri Enti come Province, Asp, Scuole, Camere di Commercio, etc. o aziende private. Una palese discriminazione».

«C’è poi il grosso problema della copertura finanziaria. Infatti – hanno proseguito – mentre nella formulazione originaria erano previsti 40 milioni, ne servirebbero almeno 50 per mantenere l’attuale livello retributivo, nel testo approvato sono previsti  2 milioni per il 2023 e 5 milioni dall’anno 2024. Per esemplificare, queste somme possono coprire circa 350 assunzioni part-time o, provocatoriamente, 4000 assunzioni da 4 – no, il quattro non è un refuso! – ore mensili».

«Infine, è prevista una prova selettiva, dalle modalità non meglio specificate, che potrebbe essere ben diversa dalla prova di idoneità che la legislazione regionale ex art. 16 Legge 57/86 prevede per i tirocinanti proprio in riconoscimento e valorizzazione degli anni di servizio già svolti. Tutto ciò ci fa dire che – hanno concluso i sindacalisti – mentre da troppe parti si è sbandierata l’idea che da domani possano avviarsi le assunzioni che i 4.000 Tis calabresi attendono da tanto, la portata reale del provvedimento potrebbe rivelarsi ben più deludente e, che se non si apportano gli opportuni correttivi, il percorso non sarà né breve né privo di ostacoli». (rcz)

Russo (Cisl): Aprire tavolo di confronto per stabilizzare lavoratori Tis

«Riteniamo urgente l’apertura di un tavolo di confronto con Regioni e Amministrazioni per affrontare tali criticità e per costruire un piano di stabilizzazione per tutta la platea di lavoratori e lavoratrici impegnati nei Tis». È quanto ha dichiarato Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, commentando positivamente l’emendamento approvato a favore di 4mila tirocinanti calabresi.

«Esprimiamo apprezzamento – ha spiegato – per tale scelta che da tempo auspicavamo. Dopo anni di precariato e di lavoro non regolarizzato nelle pubbliche amministrazione è da tempo arrivato il momento di offrire a questi 4.000 lavoratori e lavoratrici, perché di questo si tratta, un contratto, uno stipendio, una dignità, la certezza di un futuro lavorativo, la possibilità di continuare ad offrire il proprio contributo professionale».

«L’emendamento – ha spiegato ancora – prevede il finanziamento di 2 milioni di euro per il 2023 e 5 milioni per il 2024 per l’assunzione dei lavoratori impegnati nei Tis strettamente necessari all’attuazione del PNRR e per il contrasto al dissesto idro-geologico. È certamente positivo il superamento dei vincoli sulla spesa del personale per le Amministrazioni locali che assumeranno anche con la possibilità di un inquadramento nelle piante organiche in sovrannumero».

«Ma di fronte a noi – ha concluso – c’è un percorso complesso che va costruito insieme alle Istituzioni e alle parti sociali, per dare concreta attuazione e per superare le difficoltà che si incontreranno. Ci sono problemi che devono essere affrontati: risorse non sufficienti e storicizzazione della spesa e del contributo statale». (rcz)

Contratto tirocinanti, il M5S: Ora più risorse da Governo e Regione

I parlamentari del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci, Elisa Scutellà, Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino, esprimendo soddisfazione per l’emendamento approvato «che mette la parola fine al calvario di migliaia di persone appartenenti alla platea dei tirocinanti calabresi degli enti locali», hanno auspicato un aumento, in futuro, delle risorse sia da parte del Governo che della Regione Calabria.

«Con questo provvedimento inizia un percorso che consentirà a più di 4000 lavoratori di uscire dallo stato di invisibilità», hanno ricordato i pentastellati, aggiungendo che «l’emendamento consente d’inquadrare i tirocinanti nel settore delle politiche di accoglienza migratoria, nel comparto burocratico del Piano nazionale di ripresa e resilienza o nell’ambito della cura idrogeologica del territorio».

«Più dettagliatamente in tema di emergenza migratoria – prosegue la nota – grazie a questo emendamento le amministrazioni comunali saranno autorizzate, anche in deroga alle facoltà assunzionali, nei limiti delle risorse finanziarie a loro assegnate, ad inquadrare nelle relative piante organiche, anche in sovrannumero, i tirocinanti rientranti in percorsi di inclusione sociale rivolti a disoccupati già percettori di trattamenti di mobilità in deroga, realizzati a seguito dell’Accordo Quadro tra la Regione Calabria e le parti sociali del 7 dicembre 2016, già utilizzati dalle predette amministrazioni comunali ed in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego, previo superamento di prova selettiva».

«Gli inquadramenti dei tirocinanti – hanno sottolineato i parlamentari 5 stelle  – potranno essere finalizzati altresì all’attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e degli adempimenti connessi, nonché a fronteggiare l’emergenza idrogeologica, rispetto al personale che negli anni ha acquisito adeguata esperienza lavorativa e competenza necessaria all’attuazione degli interventi previsti nei predetti progetti. Per la copertura dell’onere sostenuto dai comuni per le assunzioni è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2023 e di 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024».

«I comuni interessati alla procedura – hanno concluso gli esponenti pentastellati – dovranno comunicare al Dipartimento della funzione pubblica entro il 31 luglio prossimo le esigenze di personale strettamente necessarie all’attuazione delle finalità di cui sopra». (rcz)

Il presidente Mancuso: Emendamento tirocinanti di straordinaria importanza

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato come «l’emendamento a firma dell’on. Francesco Cannizzaro, approvato dalle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati, è di straordinaria importanza».

Tale emendamento, infatti, consentirà ai tirocinanti di Inclusione sociale, impiegati da anni presso le varie Amministrazioni locali della Calabria di poter essere contrattualizzati con la pubblica amministrazione.

«E dimostra che l’impegno, assiduo e insistente – ha detto – e le politiche messe in campo dalla Regione con la guida del presidente Occhiuto, dai parlamentari sensibili alla storica problematica come l’on. Cannizzaro e dal Governo, sta dando ottimi risultati, per  prosciugare il bacino del precariato calabrese, assicurando finalmente a tantissime persone la garanzia del lavoro stabile con cui realizzare i propri progetti di vita».

«Questa specifica norma, in deroga ai vincoli assunzionali vigenti, è indispensabile – ha concluso – non soltanto per il prosieguo dell’attività di 4mila persone, ma anche per i Comuni e gli Enti dove questi lavoratori calabresi prestano servizio».

Soddisfazione è stata espressa anche dalla consigliera regionale Pasqualina Straface: «attraverso l’emendamento, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, quattromila lavoratori calabresi, i tirocinanti di “Inclusione Sociale”, potranno essere contrattualizzati nelle varie amministrazioni locali regionali nelle quali prestano servizio da anni, andando così in deroga ai vincoli assunzionali vigenti per i Comuni e gli enti di appartenenza».

«Questi lavoratori – ha aggiunto – sono una grande risorsa perché negli anni hanno acquisito grande esperienza lavorativa e conoscenza delle dinamiche e dei sistemi della Pubblica Amministrazione, divenendo lavoratori preziosi e preparati, anche per questo la loro contrattualizzazione è una grande notizia che abbatte il loro precariato e, per tutti noi di Forza Italia, rappresenta un traguardo importantissimo resto possibile grazie al lavoro sinergico portato avanti dal Presidente Roberto Occhiuto, dai ministri di Forza Italia, dal ministro della P.A. Paolo Zangrillo ed al VicePremier Antonio Tajani».

«Tutto ciò – ha concluso – a riprova del lavoro e degli obiettivi che Forza Italia sta raggiungendo sempre a favore dei cittadini. Una squadra che guarda al futuro ma che si concentra sul presente per dare risultati concreti e puntare alla rinascita della nostra Regione». (rrc)

Tirocinanti, l’assessore Calabrese: Fatto passo in avanti, ma percorso ancora lungo

Per l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale, Giovanni Calabrese, «è stato fatto un passo in avanti per il futuro dei tirocinanti di inclusione sociale, ma il percorso per una possibile stabilizzazione è ancora lungo».

«C’è una deroga per l’assunzione negli enti locali, ma al momento è prevista la copertura finanziaria di 2 milioni per il 2023 e di 5 milioni per il 2024», ha detto ancora Calabrese, spiegando come «dopo mesi di confronto che insieme al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto abbiamo avviato con il ministero della Funzione pubblica, con il ministero del Lavoro, con i parlamentari calabresi, con le rappresentanze sindacali e spesso con gli stessi tirocinanti, si apre oggi un importante spiraglio per i tirocinanti calabresi, da anni impegnati nei Comuni grazie all’approvazione dell’emendamento – presentato dai deputati calabresi e sostenuto anche da Fratelli d’Italia, con il vicecapogruppo Alfredo Antoniozzi – al decreto sulla Pubblica amministrazione».

«Di fondamentale importanza per la programmazione dell’intervento normativo – ha evidenziato – è stato lo studio che con il dipartimento regionale al Lavoro e Anpal servizi abbiamo effettuato proprio con l’obiettivo di fornire al legislatore nazionale una chiara situazione descritta della atipica situazione dei cosiddetti tis – tirocini di inclusione sociale. Si tratta di 4.066 persone impegnate perlopiù negli Enti locali, con il 71,49 % tra i 41 e 60 anni di età e ben 705 soggetti con oltre 61 anni di età».

«Tirocinanti da anni impegnati negli enti locali per lavori di pubblica utilità – ha proseguito – per i quali con grande impegno si sta cercando di trovare adeguata soluzione per dare una concreta prospettiva lavorativa. Auspichiamo ora che l’iter legislativo porti ad una concreta e rapida soluzione e soprattutto alla necessaria copertura finanziaria. Con il presidente Occhiuto stiamo continuando a dialogare con il Governo con l’obiettivo di risolvere una delle più scabrose situazioni nel variegato e complesso panorama dei precari e tirocinanti utilizzati negli enti pubblici frutto di politiche scellerate alle quali oggi si cerca di trovare adeguata soluzione». (rcz)

 

Vertenza tirocinanti, Uil Calabria e Uiltemp: Tempo per trovare soluzioni è sempre più stretto

Uil Calabria e Uiltemp hanno ribadito come il tempo per trovare soluzioni in merito alla vertenza dei tirocinanti è sempre più stretta.

E lo hanno fatto nel corso dell’iniziativa svoltasi al Museo del Presente di Rende, dove si è parlato di oltre 4 mila lavoratori e lavoratrici che «prestano servizi nei Comuni da anni e in servizi comunque importanti, che vedranno scadere la convenzione che li tiene attivi fino a  novembre 2023. Nonostante le nostre sollecitazioni e le pressioni che quotidianamente facciamo nei confronti della politica, ad oggi purtroppo non ci sono soluzioni concrete per dare un lavoro stabile a questa grande platea che comunque garantisce servizi alla cittadinanza».

Ai lavori hanno partecipato il Segretario nazionale Organizzativo UILTemp, Gianvincenzo Benito Petrassi, il segretario confederale della CST Di Cosenza, Paolo Cretella da sempre sensibile alle problematiche del precariato, il Segretario regionale della UILTemp Oreste Valente e Giorgio Turboli, precario e delegato UILTemp Calabria.

«Da tempo la UilTemp – si legge in una nota – porta avanti questa grande vertenza, insieme alla confedrazione regionale che non fa mai mancare il suo supporto alle iniziative per sensibilizzare sulla questione».

Ai lavori hanno partecipato il Segretario nazionale Organizzativo UILTemp, Gianvincenzo Benito Petrassi, il segretario confederale della CST Di Cosenza, Paolo Cretella da sempre sensibile alle problematiche del precariato, il Segretario regionale della UILTemp Oreste Valente e Giorgio Turboli, precario e delegato UILTemp Calabria.
«Qualora non riscontreremo dalle istituzioni la giusta attenzione e le proposte per offrire stabilità ai tirocinanti – conclude la nota – siamo pronti a una grande mobilitazione per far valere i loro diritti». (rcs)

 

La Regione avvia procedure per prorogare tirocini di inclusione sociale di 12 mesi

La Regione Calabria ha approvato una delibera con cui vengono avviate le procedute per la proroga dei percorsi dei Tirocini di inclusione sociale. Con la delibera, inoltre, ha demandato ai Dipartimenti Lavoro e Welfare e Programmazione Unitaria l’assunzione degli atti di propria competenza.

I circa 4.300 Tis, che interessano più di 460 enti del territorio calabrese, in scadenza a fine ottobre 2022, verranno dunque prorogati per altri 12 mesi.

Per questa iniziativa la Giunta della Regione Calabria ha stanziato circa 32 milioni di euro, utilizzando risorse del PAC Calabria 2014-2020, del PSC, e di altri Programmi della Programmazione regionale unitaria. (rcz)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Ai tirocinanti non servono soluzioni a buon mercato da periodi elettorali

Ivan FerraroGianni TripoliLuca Muzzopappa, rispettivamente segretari generali r di CidiL Cgil Calabria, FeLSa Calabria e UilTemp Calabria, hanno evidenziato come «ai tirocinanti non servono soluzioni a buon mercato da periodi elettorali» ma, piuttosto, «vere opportunità di lavoro vero, tutelato e dignitoso».

«Il disagio sociale di circa 4.500 soggetti che svolgono attività di tirocinio negli Enti Pubblici e Privati ed ormai prossima alla scadenza – hanno detto i sindacalisti – non può che destare una forte preoccupazione poiché questi percorsi, seppur precari, consentivano loro di percepire un minimo di reddito. Dal 2012 questi soggetti hanno consentito agli Enti utilizzatori, colpiti da un blocco del turn over che ha quasi svuotato gli organici, di continuare a garantire i servizi fondamentali ed essenziali a costo zero, utilizzandoli sia all’interno che all’esterno degli uffici dell’ente ospitante». 

«Il complesso contesto finanziario e normativo – hanno aggiunto – ha impedito però di dare prospettive certe a tanti calabresi di poter guardare al futuro con la necessaria serenità, mentre si sono affacciate più volte populistiche quanto improbabili soluzioni che, infatti, si sono presto rivelate l’ennesima delusione. Il recente caos che si è sviluppato attorno al concorso per i tirocinanti del Ministero della Cultura, ne è la riprova e non fa altro che confermare gli allarmi che più volte avevamo lanciato, sia nelle assemblee con i lavoratori che attraverso i media, e che troppo spesso sono caduti nel vuoto». 

«Non vorremmo che, parallelamente – hanno detto ancora – anche per altre componenti del variegato mondo dei tirocini, anche per la più consistente fetta dei TIS, si riproponga da parte di qualche politico, qualche amministratore, qualche sindacalista, la solita pratica di vendere soluzioni a buon mercato, facili da trovare “guarda caso” proprio quando si presentano i periodi elettorali».

«Occorrerebbe – hanno rimarcato – una seria valutazione di strade realmente percorribili per superare la stagione dei tirocini, a cominciare dagli effettivi spazi nella pubblica amministrazione alla luce della normativa vigente e delle modifiche all’art. 16 della Legge 56/87 recentemente approvata dalla Giunta regionale, che finalmente riconosce una premialità all’esperienza svolta negli Enti, per poi impegnare la progettualità e gli strumenti offerti dal PNRR e dai programmi di occupabilità che presto dovranno essere messi in campo».

«Ma accanto a questo – hanno concluso – rimangono le preoccupazioni per la mancanza di continuità lavorativa e, quindi, di quel sostegno economico che presto verrà a mancare a troppe famiglie che vedono con preoccupazione il trascorrere del tempo». (rrm)

Il 26 luglio la prova scritta del concorso per tirocinanti

Formez PA ha reso noto che sono state pubblicate le date delle prove scritte del concorso per il reclutamento di, complessive, 1956 unità di personale da destinare ai ministeri della Cultura, della Giustizia e dell’Istruzione, che si terranno il 26 luglio.

In tutto, i candidati al concorso, sono 5017 ma coloro che sono stati convocati per il 26 luglio, sono 1937, cioè solo i candidati per i profili per cui è prevista la prova scritta.

«Gli altri candidati – si legge nella nota del Formez – per cui è prevista soltanto la prova del colloquio di idoneità – spiega Formez PA – saranno convocati successivamente. Le prove scritte si svolgeranno, in contemporanea, su due sedi, a Rende: al Parco Acquatico, in via Santa Chiara e al Padiglione Luc. Mar., in via Via Amundsen, solo per i profili riportati nel calendario pubblicato sul sito».

Il dettaglio dei calendari delle prove e tutte le informazioni sono pubblicate e al seguente link:  http://riqualificazione.formez.it/content/procedura-selettiva-pubblica-reclutamento-1956-unita-personale-non-dirigenziale-tempo(rrm)

Cannizzaro (FI): A breve sarà pubblicato bando per assumere 1956 tirocinanti

Il deputato di Forza ItaliaFrancesco Cannizzaro, ha reso noto che è stato emanato e inviato alla Gazzetta Ufficiale il bando che prevede l’assunzione di 1956 tirocinanti ministeriali.

Cannizzaro, insieme a Roberto Occhiuto, hanno fatto della questione dei tirocinanti una questione personale, caricandosi sulle spalle l’impegno di dare dignità una volta per tutte a queste migliaia di fondamentali figure professionali, dopo oltre 10 anni di promesse e rimandi.

«Con Roberto Occhiuto – ha spiegato il deputato reggino – il cui lavoro è stato determinante, prima da Capogruppo alla Camera e poi da Presidente di Regione, abbiamo assunto degli impegni ben precisi senza elargire promesse da marinai. Dalla scorsa primavera ad oggi non è trascorso un giorno senza lavorare con l’obiettivo stabilizzazione. Lo può ben testimoniare il Ministro Renato Brunetta, a cui va il più sentito grazie per la concretezza e la tempestività, e per l’attenzione ancora una volta dimostrata nei confronti della Calabria; doveroso un ringraziamento anche alla sua grande Struttura, guidata dal Capo Dipartimento Marcello Fiore, il cui lavoro è stato preziosissimo. Abbiamo lavorato gomito a gomito con il personale della Funzione Pubblica per mesi, in favore dei lavoratori calabresi. fino al raggiungimento dell’obiettivo entro i tempi stabiliti. Ed eccoci qui!». 

Il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha adottato il bando di selezione per l’assunzione a tempo determinato di 1956 tirocinanti, che saranno poi impiegati negli uffici dei Ministeri: Cultura, Giustizia ed Istruzione, nelle sedi in cui hanno svolto il percorso di formazione e lavoro. Il bando in queste ore è stato formalmente inviato alla Gazzetta Ufficiale, per l’imminente pubblicazione. Così viene data attuazione al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 dicembre 2021 previsto dall’articolo 50-ter del decreto-legge n.73 2021.

«Facciamo presente ai diretti interessati che la prova si terrà già a Maggio – ha anticipato il deputato calabrese – e prevede prove articolate su differenti livelli di difficoltà, a seconda del profilo professionale».

Grande soddisfazione è stata espressa da Antonino Maiolino, consigliere comunale di Reggio Calabria, che è stato l’iniziale collante tra i tirocinanti e Cannizzaro.

«Ho seguito, seppur da dietro le quinte, tutto l’iter che pian piano sta portando a quello che nessuno pensava e sperava, ma tutti hanno chiesto: la stabilizzazione. E non per una dozzina di persone, bensì per migliaia di lavoratori che per oltre 10 anni sono stati beffati ripetutamente, con chiacchiere, promesse e rimandi. Eravamo al fianco dei tirocinanti ministeriali quando nessuno li voleva sentire e lo siamo anche oggi c’è da esultare per un risultato storico, insperato, mai raggiunto prima. È frutto del lavoro costante e della tenacia di Francesco Cannizzaro e Roberto Occhiuto, che sono riusciti a sensibilizzare finanche il Ministro in persona, che in Calabria qualche mese fa ha personalmente preso l’impegno di aiutare questi padri e madri calabresi… e lo ha fatto».

«È nato tutto il 26 aprile scorso, quando alcuni tirocinanti reggini mi segnalarono la manifestazione in corso a Piazza del Popolo. Chiamai Francesco Cannizzaro e si sentì subito coinvolto, tanto da voler andare immediatamente ad ascoltare le rimostranze dei lavoratori inferociti – racconta Maiolino – C’erano anche altri politici e sedicenti tali. Nessun altro però assunse impegni. Lo ringrazio quindi per la tenacia e per la passione con cui ha portato avanti questa grande e difficile battaglia, coinvolgendo Roberto Occhiuto (allora ancora Capogruppo alla Camera) e subito dopo il Ministro e tutta la Struttura della Funzione Pubblica. Nessuno ha mai ottenuto un risultato del genere per lavoratori precari calabresi. A tutti loro va il grazie mio e di tutti quei 1956 che verranno assunti nei prossimi mesi». (rp)