Educare l’opinione pubblica alla cultura della prevenzione del tumore al seno continua ad essere la mission principale dell’associazione “Vibo in Rosa”, che torna sul territorio con la proposta di una giornata interamente dedicata alla salute e al benessere della donna.
L’appuntamento è per domenica 25 giugno nei locali della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, a Paravati, a partire dalle 9:30 quando avranno inizio le visite senologiche (precedentemente prenotate tramite email all’indirizzo viboinrosa@gmail.com) effettuate dall’oncologo Umberto Torchia e dalla dottoressa Nadia D’Amato.
In mattinata ci sarà spazio anche per qualche consiglio di bellezza. Se ne occuperanno gli esperti Antonio Polito e Nazzareno Carnovale che con i loro suggerimenti guideranno le donne, in particolare quelle oncologiche, a prendersi cura della propria pelle e a valorizzarsi con il make up. Non solo per un fattore meramente estetico, quanto per esercitarsi a prendersi cura di sé senza rischiare di perdere autostima, anche nelle delicate fasi della patologia oncologica. L’obiettivo è, infatti, aiutare soprattutto le pazienti provate fisicamente dai trattamenti oncologici a ritrovare il sorriso davanti allo specchio e la forza dentro di sé. In questo caso per partecipare non sarà prenotarsi: il laboratorio è gratuito e aperto a tutte.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16:00, sarà possibile partecipare al “Caffè Rosa”, un momento di riflessione che si aprirà con la lettura di un brano tratto dal libro “Dietro una porta ho atteso il tuo respiro” di Giuseppe Gervasi per poi proseguire con gli interventi dell’oncologo Umberto Torchia, della psicologa Emanuela Sorrenti e della nutrizionista Giada Boragina. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista Rosita Mercatante che al termine dell’incontro raccoglierà le significative testimonianze di donne oncologiche. Ciascuna racconterà la propria esperienza con la malattia lanciando un messaggio di forza e di speranza.
L’invito a sottoporsi allo screening gratuito arriva direttamente dalla presidente di “Vibo in Rosa”, Stefania Gatto: «Diagnosticare la malattia nella fase iniziale vuol dire avere più possibilità di intervenire in tempi rapidi e quindi riuscire a guarire da questo male. La prevenzione è una delle armi a nostro favore e a nostra disposizione che deve essere assolutamente usata. Educare alla prevenzione soprattutto le giovani donne significa inculcare il valore del prendersi cura di sé, di volersi bene, di conoscere il proprio corpo e soprattutto affrontare la vita con più consapevolezza».
Positiva la risposta registrata nelle precedenti giornate di prevenzione: «Sono state eseguite almeno trenta visite al giorno. L’utenza è soprattutto rappresentata da giovani donne ossia la fascia di età a cui noi puntiamo maggiormente. Per molte di loro – spiega Stefania Gatto – si tratta del primo screening, per altre invece di un ennesimo controllo in quanto nutrono la consapevolezza che corrono un rischio alto avendo avuto dei casi in famiglia. Dal 2019, anno abbiamo avviato le nostre attività, stiamo constatando una partecipazione più massiccia e anche più consapevole. Quasi come se parlarne sta aiutando la comunità a non ritenere più il tumore al seno come un tabù».
Una bella novità dell’incontro di domenica sarà dare spazio alle testimonianze di donne oncologiche: «Una scelta sostenuta da tutto il gruppo associativo – prosegue la presidente Gatto – perché crediamo che sentire parlare una donna che ha vissuto sulla propria pelle il cancro può essere davvero utile per convincersi che si può sconfiggere. Le loro parole trasmettono tutta la forza che hanno impiegato per combattere la bestia nera. Una battaglia per nulla facile ma che, con il sostegno delle persone care e dei medici, si può vincere». (rvv)