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L'OPINIONE / Franco Cimino: «Che bello, sono alla festa di Mario Casalinuovo!»

“Via Norma Cossetto”: Il mio sì alla proposta di Chiara Verrengia

di FRANCO CIMINO – Concordo con la proposta, che in verità mi era sfuggita, della consigliera comunale Chiara Verrengia, che io ho conosciuto, apprezzandola come ragazza di buona educazione e di sani principi morali, nei suoi cinque anni sl Liceo delle Scienze Umane di Marina.

Non entro nel merito delle sue valutazioni politiche contenute, pur sempre educate e corrette, nella sua ultima nota per sollecitare la richiesta di intitolazione di un luogo della nostra città a Norma Cossetto, la giovane istriana rapita, imprigionata, torturata, violentata e massacrata dai soldati titini, che, con la scusa di liberare l’Italia dal fascismo, hanno compiuto, per conto e ordine del maresciallo Tito, un vero e proprio massacro di italiani in quanto tali. Mi soffermo solo sulla proposta, rifuggendo anche dalla preoccupazione che nelle scelte di un’amministrazione democratica debba essere sempre garantito il pluralismo, potendo esso assumere, in talune circostanze, il meccanismo della spartizione di una qualsiasi cosa.

Tanto che in assenza di questo, molti consiglieri comunali, non solo dell’opposizione, hanno potuto, con poco senso delle istituzioni, prima criticare e poi disertare l’evento della terrazza del San Giovanni dedicata a Sandro Pertini. La dedica di un luogo, pure significativo, alla giovane brillante studentessa di lettere e filosofia, di soli ventitré anni, riguarda la nostra Città più di tante altre realtà. Catanzaro, città della Pace e del rifiuto di ogni violenza, città della Democrazia e dell’accoglienza, della Libertà e della Giustizia, deve compiere questo atto importante in nome della sua peculiare caratteristica.

Portare qui la memoria di Cossetto, immortalare il suo nome, renderlo visibile alle migliaia di giovani, che da quella via passeranno, significa che Catanzaro mai rinuncerà a battersi per l’affermazione di questi ideali. Nel contempo indicando agli adulti di oggi, che furono giovani ieri e diventeranno anziani domani, gli errori commessi dal pregiudizio ideologico e da una falsa narrazione storica( l’occultamento di una verità o la finta distrazione sui fatti, é sempre narrazione falsa) e ai giovani, di oggi e di domani, la via della responsabilità intrasferibile verso la Democrazia. Democrazia mai conquistata per sempre, o da una sola parte acquisita, fino a quando lo spirito di Libertà non albergherà in tutta la società.

E, soprattutto, non sarà strumento per l’affermazione della dignità umana, nella piena e incondizionata esaltazione del valore della Vita. Per tutti. E per ciascun essere umano. Sì, pertanto, alla via o piazza Norma Cossetto, giovane barbaramente assassinata dall’ideologia dell’odio e dell’intolleranza. Un sì, pieno e convinto. Un sì di dolore e di gioia. (fc)